Lo studente zingaro

Alessandra Rigano
evidenziature
3 min readNov 1, 2020

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da Magia di W.B. Yeats

«[…] Lo studente zingaro, descritta l’indigenza ch lo aveva indotto a una vita del genere, disse che i tipi a cui si accompagnava non erano quegli impostori per i quali venivano scambiati, ma che avevano una loro sapienza tradizionale e sapevano far miracoli con la forza dell’immaginazione, e che lui stesso aveva appreso molto della loro arte, per di più migliorandola rispetto a loro. E per provar la verità di ciò che sosteneva disse che si sarebbe spostato in un’altra stanza lasciandoli lì a conversar e al ritorno avrebbe riferito il senso dei loro discorsi; il che poi fece, offrendo un resoconto completo di quanto si erano scambiati in sua assenza.

Gli studenti, sbigottiti davanti a una scoperta così inattesa, desideravano ardentemente che svelasse il mistero. E lui non mancò di dargli soddisfazione, dicendo che quanto appena fatto derivava dalla forza dell’immaginazione: la sua fantasia aveva indirizzato la loro; e che lui stesso aveva imposto il discorso da loro tenuto mentre era fuori; che c’erano modi validi di portare l’immaginazione a un’intensità tale da piegare quella di un altro, e che una volta compreso il segreto nella sua interezza — ne ignorava ancora alcuni aspetti — intendeva lasciare quella compagnia e offrire al mondo intero un resoconto di ciò che aveva appreso ».

Se tutti quelli che hanno descritto episodi simili non hanno sognato, ci toccherà riscrivere le nostre storie, perché tutti gli uomini. di certo tutti gli uomini immaginosi, non fanno altro che proiettare incantesimi, malie, illusioni; e tutti gli uomini, specie i tipi tranquilli che non hanno una vigorosa vita egotistica, non fanno che sottostare ininterrottamente al loro potere. I nostri pensieri più elaborati, i propositi elaborati, le emozioni precise, spesso non sono, come io ritengo, realmente nostri, ma sono spuntati all’improvviso, per così dire, su dall’Inferno o giù dal cielo.

Lo storico dovrebbe ricordare — o no? — angeli e diavoli non meno che re e soldati, cospiratori e pensatori. Che cosa importa se l’angelo oil diavolo, come invero credevano certi scrittori antichi, si avvolsero dapprima in una forma ben congegnata nell’immaginazione di un uomo? Che cosa importa « se solo Dio in persona agisce ed è negli esseri esistenti o uomini », come credeva Blake? Dobbiamo nondimeno ammettere che esseri invisibili, influenze peregrine, forme forse affluite da un eremita del deserto, aleggiano su camere di consiglio, studi e campi di battaglia.

Non dovremmo mai esser certi che non sia stata una donna ch pigliava l’uva nel torchio ad avviare quel sottile mutamento nella mente umana, quel poderoso movimento di pensiero e d’immaginazione di cui hanno scritto tanti tedeschi; o che la passione, a causa della quale tanti paesi furono passati a fil di spada, non sia partita dalla mente di un pastorello, illuminandone per un attimo gli occhi prima di riprender la sua strada.

Magia
di W.B. Yeats
1901

Edizione del 2019
Biblioteca Adephi n°695
Adelphi Edizioni
a cura di Ottavio Fatica

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Alessandra Rigano
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prof at Abadir, creative director at Suq.Magazine, one of AVAJA, cat feeder, good girl.