10 RISTO MUSEI DA NON PERDERE

Riempire gli occhi di bellezza con l’arte e il palato di gusto. Tutto in una volta sola, per un’esperienza multisensoriale che non si dimentica. Ecco dove

Aceto Balsamico di Modena
Fabiana Salsi

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di Fabiana Salsi

Uno sguardo a un quadro d’autore, poi a un piatto gourmet, magari opera di uno chef stellato. Entrambi opere d’arte che riempiono gli occhi di bellezza, e nel secondo caso anche il palato di gusto. Perché adesso non bisogna più scegliere: entrambi i piaceri si possono provare contemporaneamente.

Il motivo è che all’interno di piccoli e grandi musei di tutto il mondo ci sono ristoranti dove una visita è imprescindibile per vivere fino in fondo l’esperienza. Sono ritrovi gourmet dove la cucina e lo stile tengono il passo dell’arte, e che hanno stuzzicato la fantasia anche dei più grandi chef del mondo.

Tra tutti ne abbiamo scelti dieci, secondo noi particolarmente speciali. Prendete nota, scegliete il prossimo e partite.

COMBAL.ZERO (RIVOLI)
Opere d’arte, ovunque si guardi. Attraverso la vetrata, con lo sguardo puntato verso il Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli (To), o nel piatto. Perché qui in cucina c’è un vero artista: il due stelle Michelin Davide Scabin che ha sempre un modo diverso per stupire. La novità di adesso, ad esempio, sono i due menù: Up&Down e Down&Up. Un crescendo (o decrescendo) di sapori: a voi la scelta.
Info: www.combal.org/

OPEN COLONNA (ROMA)
Per un pranzo a regola d’arte a Roma si passa dal Palazzo delle Esposizioni. Nel roof garden di questo edificio neoclassico, il più grande centro espositivo multidisciplinare della capitale, c’è il ristorante dello chef Antonello Colonna. Atmosfera minimal chic con pavimenti bianchi, tavoli e sedie dai colori pastello e tutto intorno una grande vetrata. Qui ogni giorno si mangiano anche a buffet piatti gourmet e il brunch del weekend è un appuntamento da non perdere.
Info: www.opencolonna.it

AMO VERONA
Must per chi passa dalla città di Romeo e Giulietta per uno spettacolo all’Arena, non solo Amo — il Museo della Fondazione Arena di Verona tutto dedicato all’Opera — ma anche il suo ristorante. Provare per credere: qui, tra le stanze di Palazzo Forti, si mangia a tema perché i piatti dello chef Vincenzo Buonocore vengono accompagnati ogni volta anche da liriche memorabili.
Info: http://ristoranteamoverona.com/ristorante

BAR LUCE (MILANO)
Ok, non è proprio un ristorante, ma in una lista sui luoghi top dove mangiare all’interno dei musei, proprio non poteva mancare il Bar Luce progettato da Wes Anderson nella neonata Fondazione Prada. Pit stop d’obbligo se si visitano questi nuovi spazi dedicati all’arte, è anche un posto perfetto di passaggio per colazioni, pranzi, aperitivi sognanti. Stile vecchia Milano, il soffitto a volta riproduce in piccolo quello della Galleria Vittorio Emanuele. “Credo che sarebbe un ottimo set, ma anche un bellissimo posto per scrivere un film. Ho cercato — ha spiegato Wes Anderson — di dare forma a un luogo in cui mi piacerebbe trascorrere i miei pomeriggi non cinematografici”.
Info: www.fondazioneprada.org/visit/visit-milano/

MONSIEUR BLEU (PARIGI)
Validissimo pretesto per allontanarsi dai ristoranti per turisti intorno alla Tour Eiffel, il Monsieur Bleu è l’elegante bistrot del Palais de Tokyo, centro di arte moderna e contemporanea affacciato sulla torre più famosa del mondo. I parigini adorano fermarsi qui per mangiare croque monsieur e patisserie, o approfittarne per pranzi e cene più tranquilli, magari nel dehors con vista, tra i posti dove essere assolutamente in città.
Info: www.palaisdetokyo.com/fr/lifestyle/saveurs/monsieur-bleu

WELLS DINETTE E THE MODERN (NEW YORK)
È da vero newyorker andare al Wells Dinette: sedersi tra i tavoli che qui sono ancora vecchi banchi di scuola, ordinare un sandwich e poi passare al vernissage della mostra di un giovane artista. Perché questo è il ristorante del Moma PS1, “succursale” del Queens dedicata all’arte emergente del più blasonato Moma, nel centro di Manhattan. E questa è un’altra imprescindibile tappa per placare il palato oltre che la curiosità. Perché anche al Moma, dopo aver visto una delle collezioni di design più belle e ampie del mondo, si passa al ristorante: The Modern, affacciato sul giardino del museo, fa cucina francese valutata con tre stelle dal New York Times.
Info: www.moma.org

RISTORANTE IDAM (DOHA)
Tiene il ritmo della grandeur del luogo in cui si trova il primo ristorante di Alain Ducasse in Medio Oriente. È all’interno del Museo di Arte islamica di Doha, che vanta una delle collezioni permanenti più complete sull’arte orientale: quadri, gioielli, manufatti dal VII al XIX secolo. Per restare in tema lo chef propone cucina franco-mediterranea con contaminazioni mediorientali, da assaggiare provando a non farsi distrarre dalla bellezza della sala firmata Philippe Starck.
Info: www.mia.org.qa/en/

RISTORANTE MUSEU DA FARMACIA (LISBONA)
Se questo è uno dei musei più frequentati di Lisbona è anche merito del suo ristorante, completamente ispirato all’esposizione permanente dedicata al mondo della farmacia e della medicina. Negli arredi anzitutto, ma anche nel cibo: qui, ad esempio, i condimenti per accompagnare le tapas ad esempio li servono in una cassetta del pronto soccorso!
Info: www.museudafarmacia.pt

TATE MODERN RESTAURANT (LONDRA)
Settimo piano, con una vista invidiabile sulla City e la Cattedrale di San Paul. La cucina è superlativa a base di piatti stagionali, ma qui si resta a bocca aperta anche solo sfogliando la lista dei vini: 16 pagine considerate leggendarie dagli intenditori, in cui il sommelier Hamish Anderson ha raggruppato i migliori produttori del mondo. E sì, anche solo una bottiglia all’ora dell’aperitivo, vale assolutamente una sosta nel ristorante del tempio dell’arte moderna internazionale.
Info: www.tate.org.uk/visit/tate-modern/eat-drink-and-shop/level-6-restaurant

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Aceto Balsamico di Modena
Fabiana Salsi

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