9 botteghe del cioccolato (+1) da conoscere in Italia

Da Torino a Modica, ecco gli indirizzi dei grandi mâitre chocolatier dello Stivale. Luoghi che hanno fatto storia e dettano tendenza, con dolcissime opere d’arte

Aceto Balsamico di Modena
Fabiana Salsi

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Niente è più rinfrancante del cioccolato: una coccola per il palato, ma anche per il cuore. Non è solo un modo di dire: il cioccolato è un grande alleato del buonumore perché libera endorfine e perciò rende più felici, ma anche più belli e sani perché è un potente antiossidante. Poi, ora che l’inverno incalza, non dovremmo nemmeno aver troppo timore delle calorie: per combattere il freddo l’organismo ha bisogno di fare scorta. Vi viene in mente un modo più dolce per riuscirci?

Per cominciare abbiamo pensato a dieci indirizzi da veri intenditori: nove cioccolaterie (più un produttore da primato) dove quella per il cibo degli dei è una vera dedizione e lavorarlo è un’arte. Sono delle boutique del gusto, in molti casi con più di un secolo di storia, dove il cioccolato viene rigorosamente prodotto in modo artigianale come un tempo.

Scegliete la vostra!

Guido Gobino
Il classico, il “maximo” da 10 grammi o il gusto che ha contribuito a renderlo uno dei mâitre chocolatier più famosi del mondo: il Tourinot, gianduiotto ancora più dolce e avvolgente. Per non parlare di cremini, spalmabili e ganache che nelle boutique di Torino e in quella di Milano sono un’istituzione. Ma l’eclettico Guido Gobino è arrivato fino nello Spazio perché ha anche addolcito la missione “Volare” che ha portato in orbita Luca Parmitano preparando dolcezze ad hoc: Cialdine Bitter Extra Blend e Chicchi di caffè ricoperti di fondente.
Info: www.guidogobino.it

Maglio
Tra i primi produttori di delizie con il cioccolato degli dei nel Salento. Tutto è cominciato a fine ‘800 in quella che oggi è una vera boutique in uno dei paesi più eleganti della provincia — Maglie — che, insieme al negozio di Lecce, è un punto di riferimento dei golosi che da qui passano per assaggiare tavolette, cioccolatini, frutta ricoperta (una vera specialità) e deliziose praline. Da non perdere per chi passa in zona anche il nuovissimo museo Maglio, che inaugura a dicembre per rendere omaggio a una storia lunga 140 anni.
Info: www.cioccolatomaglio.it

Bonajiuto
Questa di Modica (Ragusa) è la più antica “fabbrica” di cioccolato della Sicilia, e la sua fama non è affatto dovuta semplicemente a una questione anagrafica, ma alla qualità. Qui sono solo per il cioccolato puro, che viene ancora lavorato a freddo con la sola aggiunta di zucchero e spezie e mai di burro o altri grassi: proprio come facevano gli Aztechi che ricavano la “Xocoàtl” macinando i semi di cacao su uno strumento chiamato “metate”. Provare per credere, cominciando dai grandi classici fondenti, ai gusti di cannella e vaniglia e biscotti ripieni.
Info: www.bonajuto.it

Gay Odin
Questa è la storia felice di un immigrato “al contrario”: Isidoro Odin, che a inizio ‘900 mollò Alba in cerca di una città che ispirasse il suo estro creativo. Ci volle poco perché la sua meravigliosa bottega di Chiaia, la zona più elegante di Napoli, si facesse notare dalla borghesia. Da allora Odin con il suo cioccolato ha fatto il giro del mondo. Entrando nelle cioccolaterie del marchio, vorrete assaggiare tutto. Per non perdervi il top, cominciate dal Vesuvio: pasta di cacao, zucchero, burro di cacao, nocciole, mandorle, gianduia, latte in polvere. Una goduria!
Info: www.gay-odin.it

Majiani
Bologna la “Grassa” non poteva non avere il suo tempio del cioccolato. Dal 1876 sotto le Torri Majani è un’istituzione. Dalla splendida “bottega” di via de’ Carbonesi non si può non passare per assaggiare il vellutato cremino a quattro strati a base di mandorle e nocciole tostate che l’azienda creò nel 1911 per Fiat, per il lancio della Tipo 4. O la leggendaria Sfoglia Nera, realizzata ancora prima: era il 1832 e i cioccolatai bolognesi avevano creato la prima ricetta per solidificare il cacao, prima conosciuto solo come bevanda.
Info: www.majani.it

Knam
Tra tante cioccolaterie di Milano, perché cominciamo a suggerirvi proprio questa? Perché Ernst Knam è un vulcano, e ne ha sempre una nuova da farti assaggiare. Ora, che ha appena rinnovato il suo tempio in zona Porta Vittoria, ha messo a punto una nuova linea di torte e cioccolatini dai gusti insoliti ma libidinosi, ciascuno associato a un colore. Qualche esempio? L’arancione unisce cioccolato fondente Equador 74%, arancia e cumino, il viola ha un sablé alla vaniglia, limoni neri dell’Oman e mirtilli selvatici. Bianco, invece, è il connubio perfetto tra cioccolato bianco e cocco, limoni e capperi.
Info: www.eknam.com

Augusta Perusia
A Perugia il cioccolato è una religione. Le praline di ogni gusto e le barrette di questa boutique (che ha anche una sede a Roma), una volta assaggiate restano così impresse nella mente (e nel palato) da non poterne più fare a meno. Così come il resto delle creazioni artigianali: per scegliere, cominciate bevendo. Ci sono 35 gusti di cioccolata calda, e ogni volta vorrete tornare per assaggiarne uno diverso.
Info: www.cioccolatoaugustaperusia.it

Peratoner
Non è difficile capire il motivo per cui Joanne Harris, seduta in questa cioccolateria di Pordenone, abbia trovato ispirazione per scrivere Chocolat, il libro che è poi diventato la pellicola cult con Johnny Depp e Juliette Binoche. Arredi di fine Ottocento, boiserie, ma soprattutto il bancone dove il maître chocolatier Giuseppe Fagiotto espone tavolette, praline, sculture. Come resistere?
Info: www.peratoner.it

Quetzalcoatl Chocolatier
Non solo i turisti: per primi sono i cittadini di Roma ad essere convinti che un pit stop in questo tempio del gusto sia un ottimo modo per dimenticare la frenesia della città. Basta un boccone: per esempio un tartufo al cognac o ricoperto di cioccolato bianco, o di una praline di quelle che magistralmente il maître chocolatier Jacque Olivier Petrillo riempie di pasta di mandorle. Se siete a dieta ferrea, limitatevi a dare uno sguardo: in vetrina qui ci sono anche oggetti meravigliosi. Fatti di cioccolato, ovvio!
Info: www.chocolatissimo.it

Domori
Siamo a None, in provincia di Torino. Sì, la città sabauda in questa lista merita il bis, anche perché questo è un altro cioccolato da primato. In vendita nei migliori negozi e on line, è infatti l’unico italiano a comparire nella Top 25 di The Chocolate Taster, la guida ai migliori cioccolatai del mondo stilata dall’esperto Georg Bernardini dopo l’assaggio di 4.000 prodotti di 550 marchi di 70 Paesi. Il motivo? Oltre al gusto inconfondibile, anche l’etica dell’azienda: Domori è infatti anche uno dei pochi ad avere (in Venezuela) una propria piantagione di cacao che produce in modo sostenibile rispettando l’ambiente e le persone che ci lavorano.
Info: www.domori.com

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Aceto Balsamico di Modena
Fabiana Salsi

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