Piattaforme e politica, Facebook contro l’Australia, i Daft Punk si sciolgono — Reagire al velleitarismo #100

Fabio Malagnino
Fabio Malagnino

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Giovedì 25 febbraio alle 18 sulle pagine dell’Istituto Gramsci del Piemonte presenterò il nuovo numero di Pandora Rivista, parleremo di piattaforme digitali, politica e partecipazione.
Gli altri argomenti della newsletter.
Quando la persona che ti ha cresciuto appartiene a una setta di estrema destra.
Facebook contro Australia.
Gli assalitori di Capitol Hill e altre figure di estrema destra si stanno radunando sulla piattaforma di gioco Trovo.
Lo studente contro l’algoritmo.
I Daft Punk dicono addio.

Politica, partiti e partecipazione. Come cambia la politica nella società delle piattaforme.
Negli ultimi anni, negli ambiti più diversi, abbiamo sentito parlare di piattaforme. Dalle relazioni sociali all’e-commerce, dall’industria alle consegne a domicilio, le piattaforme sembrano diffondersi ovunque. Un fenomeno che sta interessando in maniera particolare la politica e le forme di partecipazione alla vita pubblica, con la pandemia che ha accelerato questi processi. Per questo oggi è più che mai urgente un dibattito approfondito su cosa dobbiamo aspettarci in futuro. Ne discuterò, a partire dal nuovo numero di Pandora Rivista, giovedì 25 febbraio alle 18 con Giacomo Bottos, Paolo Gerbaudo, Emiliana De Blasio. Organizza l’Istituto Gramsci del Piemonte.

Quando la persona che ti ha cresciuto appartiene a una setta di estrema destra
I figli degli adepti di QAnon stanno cercando disperatamente di deradicalizzare i propri genitori.
Jesselyn Cook su Huffington Post.

Facebook contro Australia
Una proposta di legge australiana, che obbligherebbe le aziende tech (inizialmente Facebook e Google) a pagare gli editori per i contenuti che appaiono sulle stesse piattaforme, compresi i link (ma non le anteprime) scatena la guerra con il gigante di Menlo Park.
Fabio Chiusi su Valigia Blu spiega la questione.
Tim Berners-Lee, considerato il padre di internet, già qualche mese fa sosteneva come la proposta australiana avrebbe violato “un principio fondamentale del web” e che avrebbe potuto bloccarne il funzionamento in tutto il mondo.
Le reazioni non si sono fatte attendere. Google ha deciso di arrivare a un accordo con la News Corp di Murdoch per non bloccare i suoi servizi in Australia.
Durissima invece la presa di posizione di Facebook che ha bloccato la condivisione e visualizzazione di notizie, facendo la scelta giusta secondo Casey Newton.
Il rischio che abbiamo davanti è una internet la cui apertura e libertà potrà variare a seconda della zona del pianeta. Non una buona notizia.

Gli assalitori di Capitol Hill e altre figure di estrema destra si stanno radunando sulla piattaforma di gioco Trovo
Diversi personaggi nazionalisti di estrema destra e suprematisti bianchi, compresi alcuni coinvolti nell’insurrezione del 6 gennaio, sono passati alla piattaforma di streaming di giochi Trovo.
Anche se le le politiche di Trovo apparentemente proibiscono contenuti nazionalisti bianchi e contenuti non correlati ai videogiochi, alcuni hanno utilizzato la piattaforma per difendere l’attacco al Congresso. Uno di loro ha utilizzato la piattaforma per monetizzare i contenuti.
Ne parla Alex Caplan su Media Matters.

Lo studente contro l’algoritmo
Josiah Elleston-Burrell aveva fatto di tutto per trasformare il suo sogno di studiare architettura in realtà. Ma è membro della generazione che nell’estate 2020 è stata valutata da un algoritmo informatico. E il suo destino non era più nelle sue mani.
Tom Lamont sul Guardian.

I Daft Punk dicono addio
Il duo che ha rivoluzionato la musica elettronica mondiale si scioglie e dice addio con un ultimo video.
Da queste parti siamo in lutto.

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Fabio Malagnino
Fabio Malagnino

Giornalista del Consiglio regionale del Piemonte, social, egov/wegov, open knowledge, Torino Digitale. #sansalvario con il cuore alla Puglia. RT is not endorse