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QAnon sta scomparendo dalle visualizzazioni online, il ricercato che minaccia i virologi, il giocatore più odiato nella storia dell’NBA e le altre notizie — Reagire al velleitarismo #106

Fabio Malagnino
Fabio Malagnino
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3 min readJun 4, 2021

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La newsletter torna dopo qualche settimana di pausa dovuta a un sovraccarico lavoro/famiglia/studio e mi dispiace davvero essere così discontinuo in questo periodo.
Ma questa settimana mi sono imposto di ritagliarmi uno spazio, per cui in questo numero parliamo di:
- Perché le visualizzazioni online di QAnon stanno scomparendo
- 50 milioni di persone credono alle teorie di QAnon
- L’incredibile vicenda del soldato belga di estrema destra ricercato dalla polizia per aver minacciato politici e virologi
- Il giocatore più odiato nella storia dell’NBA
- Il superlavoro uccide

Perché le visualizzazioni online di QAnon stanno scomparendo
I ricercatori del Digital Forensics Lab dell’Atlantic Council hanno scoperto che il volume dei contenuti QAnon disponibili online è crollato a seguito delle principali misure di moderazione di Google, Facebook e Twitter. Wired spiega come Facebook sta intervenendo. I ricercatori hanno analizzato più di 45 milioni di menzioni di QAnon e termini correlati dal 1 aprile 2020 al 1 aprile 2021 sulle piattaforme tradizionali e su quelle alternative come Gab e Parler, che però non sono riuscite a compensare la riduzione dei volumi delle piattaforme tradizionali.
Se ne parla anche su Axios.

50 milioni di persone credono alle teorie di QAnon
Un nuovo sondaggio del Public Religion Research Institute ha cercato di capire quanto facciano presa la fantasie complottiste di QAnon sull’elettorato americano.
Il 15% degli americani concorda con l’affermazione secondo cui “il governo, i media e il mondo finanziario negli Stati Uniti sono controllati da un gruppo di pedofili adoratori di Satana che gestiscono un’operazione globale di traffico sessuale di bambini”. I Repubblicani (23%) sono significativamente più propensi degli indipendenti (14%) e dei Democratici (8%) ad accettare che questa teoria.
Allo stesso modo, un americano su cinque (20%) concorda con l’affermazione “È in arrivo una tempesta che spazzerà via le élite al potere e ripristinerà i leader legittimi”. Quasi tre Repubblicani su dieci (28%), rispetto al 18% degli indipendenti e al 14% dei Democratici sono d’accordo.
Il sondaggio completo.

L’incredibile vicenda del soldato belga di estrema destra ricercato dalla polizia per aver minacciato politici e virologi
Marc Van Ranst è uno dei più noti e importanti virologi del Belgio. Già prima della pandemia era molto attivo sui social network e in particolar modo su Twitter, dove spesso si è scontrato con militanti di estrema destra ed esponenti di partiti nazionalisti fiamminghi. Qualche anno fa, giusto per dare un’idea, l’ex ministro per l’immigrazione Theo Francken (del partito Alleanza Neo-Fiamminga) l’aveva ribattezzato “Dottor Odio” al termine di un serrato confronto.
Ma la mattina del 18 maggio del 2021 la situazione è radicalmente cambiata: Van Ranst e la sua famiglia sono stati prelevati d’urgenza dalle forze dell’ordine e nascosti in una località segreta. Questa volta, la minaccia era decisamente più concreta delle altre.
La sera prima, infatti, un uomo si è aggirato per circa due ore nel comune nelle Fiandre dove abita il virologo ed è sparito nel nulla. Per le autorità belghe è un militare di 46 anni, di nome Jürgen Conings, “armato e pericoloso”. Si sospetta che abbia rubato munizioni (tra cui alcuni missili anticarro) e armi da fuoco nella caserma in cui presta servizio.
La vicenda intera è raccontata da Valigia Blu.

Il giocatore più odiato nella storia dell’NBA
William Laimbeer Jr., detto Bill, è ricordato quindi ancora oggi nella NBA come il più arcigno, violento, scorretto, cattivo, simulatore e piagnucolone di tutti coloro che hanno vestito una casacca della National Basketball Association. Qualsiasi insider mondiale degno di tale nome indicherà lui come re incontrastato della magica trasformazione del basket in bagarre con soluzioni extra-cestistiche.
Un magnifico ritratto de La Giornata Tipo.

Il superlavoro uccide
I rapporti usciti di recente confermano che l’orario di lavoro si estende alla vita intera. Una tendenza che ammazza centinaia di migliaia di persone ogni anno.
Alex N. Press su Jacobin Italia.

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Fabio Malagnino
Fabio Malagnino

Giornalista del Consiglio regionale del Piemonte, social, egov/wegov, open knowledge, Torino Digitale. #sansalvario con il cuore alla Puglia. RT is not endorse