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Reagire al velleitarismo #111 — Il Great Reset, il caso di un nuovo software di sorveglianza, il complotto falso sulle voting machine e le altre notizie

Fabio Malagnino
Fabio Malagnino
Published in
4 min readSep 27, 2021

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Dopo una pausa estiva un po’ lunga torna la newsletter. Un grazie a quanti in questi mesi mi hanno chiesto quando sarebbe ripartita e mi hanno manifestato, anche pubblicamente, l’apprezzamento per questo progetto.

Questa settimana parliamo di:
- Il «Grande reset»: dalla teoria del complotto QAnon sulla «pandemia inventata» alle opinioni di Freccero
- C’è un giudice a Norimberga
- Il “complotto” delle voting machine nelle elezioni Usa? Tutte invenzioni: lo dice lo staff di Trump
- Shadowdragon: dentro il software di sorveglianza dei social media in grado di monitorare ogni nostra mossa
- Le macchine digitali mi interessano
- Vent’anni di fantasie complottiste sull’11 settembre
- Le due tragedie dell’11 settembre

Il «Grande reset»: dalla teoria del complotto QAnon sulla «pandemia inventata» alle opinioni di Freccero
Il Great reset è una proposta del World Economic Forum (WEF), presentata nel maggio 2020 dal principe Carlo di Galles e dal tedesco Klaus Schwab, per costruire una economia sostenibile per il post pandemia Covid-19.
La sola idea di un “grande piano” da parte delle élite mondiali di riformare il mondo “creando una pandemia” è stata recepita come la prova dell’instaurazione del cosiddetto Nuovo Ordine Mondiale (NWO). Il Great reset è così diventata una delle teorie del complotto sostenute da vari personaggi, dal movimento di estrema destra QAnon fino a intellettuali nostrani come Carlo Freccero. Una lunga analisi di Pili e Puente su Open.

C’è un giudice a Norimberga
In Europa, negli Stati Uniti e anche in Australia l’equiparazione tra i medici in prima linea contro la pandemia e quelli nazisti è stata una costante nelle manifestazioni anti-restrizioni, e il processo di Norimberga viene evocato continuamente nelle parole e nei simboli esposti.
Leonardo Bianchi spiega con molta accuratezza come lo storico processo di Norimberga ai gerarchi nazisti sia diventato un feticcio per gli antivaccinisti e gli scettici della pandemia.

Il “complotto” delle voting machine nelle elezioni Usa? Tutte invenzioni: lo dice lo staff di Trump
Due settimane dopo le elezioni del 2020, il team di avvocati di Trump ha tenuto una conferenza stampa ampiamente seguita presso la sede del Partito Repubblicano a Washington. All’evento hanno presentato una bizzarra teoria della cospirazione secondo cui la Dominion, la società che fornisce di macchine per il voto, aveva lavorato con una società di software elettorale, il finanziere George Soros e il Venezuela per “rubare” le elezioni a Trump.
La settimana scorsa un tribunale ha rilasciato dei documenti che dicono ciò che era del tutto evidente.
Quando si è tenuta la conferenza stampa il 19 novembre, lo staff di campagna di Trump aveva già preparato un promemoria interno su molte delle stravaganti affermazioni sulla società, Dominion, e sulla società di software Smartmatic. La nota aveva stabilito che quelle accuse erano completamente false. Ne parla il New York Times.

Le “teorie” sui brogli hanno fatto scuola anche in Europa.
Alternative für Deutschland nelle settimane scorse ha insinuato che le elezioni in Germania sarebbero state falsate da brogli. Björn Höcke, leader del partito in Turingia, ha invitato i sostenitori a non votare per corrispondenza, prefigurando frodi nelle schede inviate per posta, e ha incoraggiato a recarsi ai seggi per sorvegliare lo spoglio.
La menzogna trumpiana non viene propagandata solo da Afd, che la usa per giustificare una performance elettorale probabilmente sotto tono (attorno all’11%), ma anche da circoli del complottismo, come i seguaci di Q e i negazionisti della pandemia. Fra di loro molti denunciano che ai non vaccinati non sarà permesso votare, nonostante sia falso: a tutti è garantito il voto purché venga indossata la mascherina ai seggi.
Secondo il sondaggio citato da Der Stagesspiegel, le bugie hanno già fatto breccia fra gli elettori: il 18% degli intervistati si aspetta frodi di vasta portata. Fra i sostenitori di Afd la percentuale sale al 67%.

Shadowdragon: dentro il software di sorveglianza dei social media in grado di monitorare ogni nostra mossa
Dei documenti ottenuti da The Intercept gettano nuova luce sul crescente utilizzo di software di sorveglianza poco conosciuti che aiutano le forze dell’ordine e le aziende a monitore i social media e altre attività sulla rete.
Il software Shadowdragon, distribuito da una società del Wyoming, consente alla polizia di assorbire dati dai social media e da altre fonti internet, tra cui Amazon, app di appuntamenti e il dark web, in modo da poter identificare le persone “attenzionate” e mappare le loro reti durante le indagini. Fornendo potenti ricerche provenienti da oltre 120 diverse piattaforme online e un decennio di archivi, l’azienda afferma di poter fare un lavoro di profilazione in un tempo compreso tra mesi e pochi minuti. ShadowDragon afferma persino che il suo software può regolare automaticamente il monitoraggio e aiutare a prevedere la violenza e i disordini. La polizia del Michigan ha acquisito il software attraverso un contratto con un’altra oscura società di società di crime intelligence chiamata Kaseware.
Un nuovo capitolo sul tema della sorveglianza globale e sulla preoccupante pervasività dei sistemi basati su dati e algoritmi.

Le macchine digitali mi interessano
Una riflessione “a ruota libera” di Juan Carlos De Martin, docente del Politecnico di Torino, sul presente, sul futuro e sull’impatto che le macchine digitali potranno avere sull’umanità e sul pianeta.

Vent’anni di fantasie complottiste sull’11 settembre
Una lunga scia di fantasie fatte circolare da ogni corrente politica, strumentalizzate e ampiamente rilanciate dai social network. In comune hanno la pretesa di raccontare la “faccia nascosta” degli attentati alle Torri gemelle, volutamente taciuta dalle fonti ufficiali.

Le due tragedie dell’11 settembre
L’11 settembre è una storia doppiamente drammatica. Per le migliaia di vite perse per mano di fanatici. E per un popolo che, ingannato da politici e media, ha trascorso i 20 anni successivi trasformandosi in chi che diceva di voler combattere. Branko Marcetic su Jacobin Italia.

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Fabio Malagnino
Fabio Malagnino

Giornalista del Consiglio regionale del Piemonte, social, egov/wegov, open knowledge, Torino Digitale. #sansalvario con il cuore alla Puglia. RT is not endorse