Addio onirico

L’occasione che ho per dirti

Fantastico!
Fantastico!
Oct 20, 2020

--

Questa notte ho sognato te,
se mi sono incazzata,
pure qui non trovo il senso
della tua presenza
imperante.
Io e te,
tu nera
o immersa nel buio?
Non ricordo di averti parlato,
ma ci guardavamo
occhi fissi,
freddi
assenti
i tuoi,
fuggiaschi
agitati
sperduti,
i miei
il mondo sembrava già finito
dentro quel niente scuro,
una mano alzata,
la tua,
il mio vestito
dal collo,
un nastro rosso,
tirato forte
senza dolore,
ma con inquietudine,
mi sentivo affogare
nel vuoto.
Tensione,
che crea distanza,
me ne stavo ferma
in quel disagio di situazione,
sopraffatta e sorpresa
dai tuoi occhi
sempre più freddi
glaciali
sintetici.
Ma chi ti vuole?
Ma vattene!
Perché ti permetto di abitare
Ancora lì dentro?
Punto i piedi,
che non mi vedo
e finalmente ho una dimensione.
Stabilità,
non riesco a vedere la tua,
solo la testa
e quella mano
uscite da un telo
logorato dal tempo,
del passato
mi ricordo uno schiaffo
dopo troppa grappa e pochi anni,
sarai li ad aspettarmi per ricambiare?
Ora che guardo bene
Non sembri più così definita,
ti vedo torbida,
qualche abbozzo di forme,
non mi sento gli occhiali sul naso
non ho certezza di ciò che vedo
sarai ancora tu?
O il mio ricordo di te
non ha aggiornamenti recenti,
non lo so più chi sei,
ma so chi sono io
e quella te
e queste parole
sono per mandarti un po’ affanculo
in modo più raffinato
di tutto quello che siamo state.

di Martina Ruffoni

Se ti è piaciuto questo racconto: condividilo. Se vuoi altre parole, leggi la nostra rivista su www.fantastico.pro

--

--

Fantastico!
Fantastico!

Fantastico! nasce a marzo 2019. È una newsletter letteraria, una rivista culturale e molto altro ancora.