Il busto di Papa Benedetto XVI “messo a nudo” e venduto in quote

Il nuovo progetto partecipativo di Jago darà la possibilità a chiunque di comprare un pezzo di “Habemus Hominem”, opera iconica dell’artista ciociaro.

Feral Horses
Feral Horses | Blog
4 min readOct 24, 2018

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Habemus Hominem di Jago — Venduto in shares via Feral Horses a breve

A PROPOSITO DELL’ARTISTA

Jago, l’artista ciociaro che vuole essere il prossimo Michelangelo

Jacopo Cardillo, in arte Jago, è uno scultore italiano che lavora il marmo e con il quale collaboriamo fin dal primo giorno a Feral Horses.

Jago ha sviluppato negli anni uno stile unico e noi, da amanti d’arte quali siamo, non abbiamo avuto altra scelta se non quella di rimanere estasiati di fronte ad un artista così ostinato e notevole dal punto di vista tecnico — un vero prodotto del “made in Italy” così come lo conosciamo: innovativo e fortemente contemporaneo, ma pur sempre profondamente radicato nelle tradizioni e nell’artigianato.

Habemus Hominem di Jago — Venduto in shares via Feral Horses a breve

Fin da subito, il suo lavoro ha attirato l’attenzione di influenti critici e curatori, uno su tutti:Vittorio Sgarbi. Crescendo e affinando la sua arte Jago inizia a scoprire anche un linguaggio diverso da quello prettamente istituzionale; un linguaggio piu “giovane”, piu contemporaneo: il linguaggio dei social. Inizia con facebook e raggiunge velocemente numeri da capogiro. La sua pagina diventa una finestra sul suo mondo, una finestra sulla fatica dietro l’arte: poca mondanità e tanto duro lavoro. Spesso addirittura lascia la telecamera accesa e lavora in diretta, davanti a migliaia di persone in tutto il mondo, come un esibizionista di fronte a voyeur artistici. La stampa nazionale e non inizia a chiamarlo un “Social Artist”, e i suoi video raggiungono centinaia di migliaia di visualizzazioni. Un artista così intimamente legato alla comunicazione “di massa” non poteva che essere rapito dall’idea della comproprietà.

A PROPOSITO DELLA SUA ARTE

Habemus Hominem, “Abbiamo un Uomo”

Curiosità: la statua “spogliata” “Habemus Hominem” raffigurante Papa Benedetto XVI un tempo era… vestita! (o, piuttosto, coperta)

Habemus Hominem di Jago — Venduto in shares via Feral Horses a breve

“Habemus Papam” è un termine utilizzato in riferimento alla nomina di un nuovo Papa. La statua di Papa Benedetto XVI era stata inizialmente commissionata dal Vaticano nel 2009. Nel 2011, quando Jago aveva appena 24 anni, il busto del Papa venne selezionato per il Padiglione italiano della 54esima edizione della Biennale di Venezia.

Nonostante l’opera non sia stata accettata dalla commissione vaticana in quanto non rispettava i canoni prestabiliti, il Vaticano ha comunque riconosciuto e lodato l’abilità artistica di Jago: nel 2012, infatti, ha ricevuto la Medaglia Pontificia da parte del Cardinale Ravasi e del Cardinale Bertone per l’opera “Habemus Papam”.

Quando, nel 2013, Papa Benedetto XVI si dimise, Jago ebbe un’idea geniale: decise di “spogliare” Benedetto XVI e di rappresentarlo senza vesti in modo da rivelare l’uomo dietro alla carica ricoperta. Ed ecco quindi “Habemus Hominem”, che significa “Abbiamo un Uomo”, una dichiarazione deliziosamente provocatoria.

Di fronte ad “Habemus Hominem”, lo spettatore è inizialmente affascinato dalla sensazione iper-realistica del busto e dalla lavorazione della pelle. La profondità degli occhi di Papa Benedetto XVI è poi ciò che cattura maggiormente l’attenzione. Infine, il fatto che gli occhi della statua seguano con lo sguardo lo spettatore è un dettaglio allo stesso tempo inquietante e stupefacente.

Molte persone si chiederanno quale sia stata la reazione di Papa Benedetto XVI di fronte al risultato finale.

Tuttavia, è importante ricordare che lo stesso Papa Benedetto XVI ha dichiarato pubblicamente come la bellezza non dovrebbe essere qualcosa di illusorio o ingannevole, ma piuttosto qualcosa che “ci dà le ali”, e che allo stesso tempo “disturbi” e porti sofferenza. Citando il filosofo greco Platone, ha anche aggiunto che il principale effetto della bellezza, vista attraverso l’arte, dovrebbe essere quello di dare allo spettatore un sano “shock”.

Habemus Hominem di Jago — Venduto in shares via Feral Horses a breve

Quindi… Dove si trova ora “Habemus Hominem”?

Dopo l’acquisto da parte di un collezionista privato, l’opera è stata esposta l’anno scorso alla mostra personale di Jago a Villa Borghese a Roma (al Museo Carlo Bilotti Aranciera) . Quest’anno il collezionista, il quale desidera rimanere anonimo, ha espresso la sua volontà di trovare uno spazio pubblico in cui esporre l’opera a Carlotta Mastroianni, la sua consulente artistica nonché fondatrice di ADA.

Essendo l’obiettivo quello di riportare l’opera d’arte alla fruizione collettiva, è nata la collaborazione tra ADA e Feral Horses: insieme, ci occuperemo prima della vendita dell’opera in quote, in un primo momento alla fiera Paratissima di Torino; in un secondo momento, sulla nostra piattaforma. L’opera verrà poi messa in esposizione per un periodo determinato di tempo in un museo a Roma (ancora da definirsi), in modo tale che sia i suoi comproprietari che il pubblico abbia la possibilità di fruirne.

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