Il potere dell’arte in comproprietà
Habemus Hominem, l’iconica opera dell’artista “ciociaro” Jago venduta in quote a partire da €20.
Il progetto: Come funziona la co-proprietà di Habemus Hominem
Grazie all’interesse scatenatosi da parte degli appassionati d’arte nei confronti dell’idea dell’arte in co-proprietà, è stato possibile concretizzare la collaborazione tra Feral Horses e Jago. Il tutto parte dalla volontà di interagire con una nuova generazione di appassionati d’arte, pronti a contribuire ai continui dibattiti che si svolgono all’interno del mondo dell’Arte.
Il modello di comproprietà proposto da Feral Horses, infatti, ha affascinato un collezionista privato (che desidera rimanere anonimo) il quale ha deciso, in comune accordo con Jago, di vendere l’opera “Habemus Hominem” in quote e collocarla all’interno di una collezione aperta al pubblico. Pertanto, Feral Horses ha deciso di collaborare con l’art advisor ADA per organizzare la vendita in quote di “Habemus Hominem” ad un pubblico che spazia da esperti collezionisti a curiosi del mondo dell’arte.
La prevendita dell’opera avverrà in esclusiva la settimana prossima alla fiera d’arte contemporanea Paratissima, a Torino. I visitatori della fiera saranno quindi i primi ad avere la possibilità di far parte del progetto e di comprare quote per partecipare alla comproprietà di un’opera degna di un museo. Inoltre, chi deciderà di acquistare una o più quote direttamente in fiera avrà diritto a ricevere ricompense esclusive (ad es. stampe in edizione limitata)proporzionalmente al numero di quote acquistate (a partire da un minimo di €20). Successivamente a Paratissima, l’opera inizierà il suo periodo di vendita online e coloro che hanno acquistato le quote potranno vederle nel loro profilo sulla piattaforma.
Una volta venduta, l’opera verrà data in prestito ad una collezione aperta al pubblico a Roma, per un predefinito periodo di tempo. Al momento, sono in corso le trattative con quattro importanti musei e a breve verrà annunciato il luogo esatto in cui sarà esposta l’opera “Habemus Hominem”.
