Come ti informi sulle novità del settore?

Fifth Beat
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6 min readApr 24, 2024

Conferenze, newsletter, LinkedIn e interviste di settore. La lista è lunga, scopriamo insieme le buone pratiche per aggiornarsi. Le raccontano le persone di 15x30 in questo articolo.

Matteo Balocco

Seguo alcune newsletter di persone fidate che fanno la fatica di leggere molto al posto mio. Tra queste ci sono Fabricio Teixeira, Luca Sartoni, Dan Szuc, Shane Parrish, Vitaly Friedman.

A parte gli articoli e libri consigliati da queste persone, esploro il web spesso partendo da Medium, cui sono abbonato, affidandomi alla serendipity.

Elvira Berlingieri

Conferenze, mailing list, riviste, banche dati, corsi di aggiornamento professionale, podcast, colleghi, comunità su web.

Marco Bertoni

Sono abbonato a HBR, MIT Technology Review e Wired (USA). Leggo qualche blog e più raramente newsletter. Non amo i podcast, ho una soglia di attenzione minima e non ho mai imparato a fingere di essere multitasking. Spesso acquisto i libri di cui mi colpiscono gli estratti o dei quali stimo gli autori, ma mi riservo il diritto di non finirli senza sensi di colpa. Una volta anche i social media potevano riservare sorprese culturali, oggi francamente no.

Nicola Bonora

Twitter e LinkedIn, opportunamente impostati e filtrati, sono la mia buona sorgente di spunti da cui partire. Io poi non sono un fruitore compulsivo di contenuto, confesso di leggere poco e male, almeno rispetto a quanto e come mi sembra che le persone in rete dichiarino di leggere… Sono però fiero possessore di un vasto cimitero di bookmark, una specie di Père Lachaise del web, senza però il bonus dei pellegrinaggi.

Salvatore Chiarenza

In teoria sono abbonato a tantissime newsletter di settore. In pratica, apro LinkedIn e spesso trovo qualcosa di interessante. Nel tempo ho costruito una rete di contatti abbastanza settoriale, quindi spesso le cose che condividono mi interessano.

Alex Conconi

L’ambiente in cui lavoro è una continua fonte di informazione e ispirazione, nelle conversazioni quotidiane e nelle varie iniziative che organizziamo regolarmente per condividere le nostre esperienze. Per la tecnologia seguo alcuni siti di informazione e i blog di engineering di alcune grandi aziende. Quando ne ho l’opportunità mi piace confrontarmi con i clienti anche su temi non inerenti al progetto in corso: è una grande opportunità per imparare.

Mafe de Baggis

Leggo tantissime newsletter sugli argomenti più disparati. Non credo nella formazione verticale, credo di dover scoprire e approfondire tanti mondi diversi, soprattutto viaggiando (anche nel tempo, con la storia e la letteratura).

Giovanna de Vincenzo

Seguo moltissimi webinar sui digital trends e se c’è un corso che mi interessa, mi lancio senza pensarci troppo!

Andrea Ferraresi

Altre persone, newsletters, social media — immagino come tutti.

Federico (Chicco) Ferretti

Chiedo consigli (o leggo interviste come questa).

Roberta Grimaldi

Per tenermi aggiornata cerco di applicare un metodo che un ex-collega mi ha insegnato: dedicare mezz’ora, ogni mattina, alla lettura di articoli. Devo dire che però non sempre ci riesco, quindi molto semplicemente leggo, ogni qualvolta che posso, e non solo di argomenti strettamente legati al design. Leggo articoli su Medium o condivisi da colleghi oppure prendendo spunto dalle newsletter. Ascolto anche alcuni podcast e cerco di partecipare ad eventi e conferenze, online e non, perché, nel nostro ambito, credo sia molto importante il confronto diretto con il resto della comunità di pratica.

Sara Groblechner

In modo costante ma casuale online, su Instagram e YouTube, seguendo creatori di contenuti di settore e di studi di design, ma soprattutto grazie all’insegnamento: attraverso le domande degli studenti più curiosi e ogni volta che devo preparare o rivedere una lezione.

Daniela Iozzo

Adoro i podcast di settore, come “Writers in tech” di Yuval Keshtcher.

Maria Cristina Lavazza

Cerco di uscire dal mio ambito più stretto e di capire cosa succede in altri settori, è sempre una grande fonte di ispirazione.

Giovanni Marazita

Leggendo, ascoltando e vivendo il mondo.

Tobia Marconi

Su LinkedIn ho selezionato nel tempo personaggi di rilievo che postano contenuti sempre sul pezzo. Le persone nella mia rete che mi sono più vicine (ex colleghi di università o di lavoro) sono sempre pronte a lanciare stimoli. Seguo molte newsletter sui temi più disparati (anche se spesso molte non le leggo). Faccio una capatina quotidiana su Product Hunt per stare al passo con i tool. Se ho bisogno di informazioni su un tema specifico una ricerca su Google molto spesso mi porta su Medium. Dopodiché una qualunque di queste fonti diventa una tana del bianconiglio tra link e controlink presenti al loro interno.

Elena Marinoni

Come tutti, sono immersa in un overload di novità che arrivano prevalentemente tramite fonti digitali, per questo credo nell’importanza di imparare a selezionare, andare a toccare con mano, partecipare ad eventi e fiere, rimanere in contatto diretto con gli industry insiders.

Erica Moreti

Online, in fiere, conferenze (websummit, service design days, sdn, etc.), attraverso riviste (Maize, Domus, e diverse altre).

Nicole Nardelli

Twitter mi ha aiutato molto nell’ultimo periodo, seguo vari designer e persone che lavorano nell’ambito di prodotto, che spesso twittano di argomenti interessanti che poi approfondisco. Partecipo anche a conferenze ed eventi online, e sono iscritta a varie newsletter di settore.

Alice Orrù

Soprattutto tramite newsletter, LinkedIn e canali di community su Slack.

Beatrice Pedrini

I colleghi sono sempre un’ottima fonte. Poi i social (non pubblico, ma consumo) e siti di settore. Per approfondire però mi serve un libro, se l’argomento è molto ostico anche un corso.

Elena Piovan

Leggo, navigo, ascolto. Seguo i consigli di colleghi e persone di riferimento, su Medium e, sì, anche su Linkedin. Mi segno articoli, libri e podcast che vengono citati e cerco di leggerli/ascoltarli al momento opportuno. Cerco di partecipare ad eventi in presenza e online, ma non riesco a farlo quanto vorrei.

Donatella Ruggeri

Ho un alert su Google con la parola “design”, ma mi arrivano per lo più contenuti sull’interior design.

Credo che il mio strumento principale oggi sia LinkedIn. Ho scelto di seguire alcune persone strategiche. A partire dai loro post, mi prendo del tempo per approfondire quello che mi interessa o non conosco.

In passato anche gli eventi in presenza sul design mi interessavano, ma presto ho capito che era più l’entusiasmo di prendere parte a questi eventi — magari con speaker di rilievo — che le conoscenze che effettivamente mi portavo a casa. Quindi oggi li considero per allargare le mie relazioni, ma non necessariamente per crescere come professionista.

Daniele Tabellini

Surfing the internet. Networking.

Davide Tarasconi

Non ho tempo ed energie per seguire con costanza i canali “mainstream”. Mi informo e resto aggiornato in maniera indiretta, in realtà. Ultimamente, ad esempio, mi piace far parte di comunità di pratica, pur non praticando più, perché è interessante osservare, anche con un certo distacco, cosa interessa ai designer e alle designer di oggi, e magari avere un confronto diretto con loro. Poi resto un “praticone”: se esce un nuovo strumento o plugin non c’è modo migliore per me di provarlo per farmi un’idea, ignorando completamente le news.

Giorgio Trono

Newsletter e social sono sempre i punti di partenza per conoscere le novità.

Matteo Uggeri

Incontrando persone e parlando con loro del più e del meno, oppure di ciò che in quel periodo interessa me o loro professionalmente. Da giorni mi interesso, come molti, alle potenzialità, opportunità, rischi, fantasie e orrori della AI e di tool come ChatGPT. Ne parlo un po’ con chiunque, confrontandomi ed imparando un sacco di cose. Ovviamente leggo anche degli articoli, ma non ho una newsletter o fonte di riferimento. Sono molto refrattario a quelle cose, per non parlare dei social, anche se pure da lì, ogni tanto, arriva qualcosa di interessante. Posso onestamente dire che faccio come Dirk Gently, il detective olistico di Douglas Adams che si lascia portare dal caso, fiducioso del fatto che in tal modo troverà la soluzione.

Però stavo dimenticando la Rivista Bricks per l’innovazione didattica. Con quella collaboro (a titolo gratuito) da molti anni, ed imparo una marea di cose. Gli articoli li scrivono gli insegnanti più proattivi e innovativi che potete immaginare, e raccontano in dettaglio ciò che fanno ad esempio con i metaversi, o per insegnare l’educazione civica usando Minecraft. E’ illuminante: https://www.rivistabricks.it/

Lowie Vermeersch

Mi tengo aggiornato soprattutto attraverso i blog su ciò che accade e attraverso i numerosi dialoghi con le persone che lavorano nel mio campo. Inoltre, di tanto in tanto approfondisco un argomento leggendo libri e guardando documentari. Ad esempio per capire le nuove tecnologie in arrivo.

Pasquale Volpe

Assorbo tutto il più possibile (siti, magazine, libri, documentari, mostre…) ma soprattutto cerco il confronto.

Marco Ziero

Principalmente tramite newsletter verticali.

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