Approvazione ZES Unica 2024: un’occasione di crescita per le Imprese del Mezzogiorno

Scopri tutto sul Decreto ZES, un’iniziativa che consente alle imprese del Mezzogiorno di accedere al credito d’imposta. Finanza.tech ti supporta nell’accesso ai fondi e nell’ottimizzazione degli investimenti.

Giovanni Stifano
Finanza.tech
Published in
4 min readJun 5, 2024

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Il Decreto ZES rappresenta una straordinaria opportunità per le imprese che operano nel Mezzogiorno d’Italia. L’iniziativa mira a incentivare gli investimenti nelle Zone Economiche Speciali (ZES) attraverso crediti d’imposta, favorendo così il rilancio economico e lo sviluppo industriale delle regioni meridionali. In questo articolo, esploreremo dettagliatamente il Decreto ZES, i suoi benefici e come Finanza.tech può supportare le aziende nell’accedere a nuovi fondi.

Cos’è il Decreto ZES

Il Decreto ZES è un provvedimento attuativo che introduce una serie di agevolazioni fiscali per le imprese che investono nelle Zone Economiche Speciali del Mezzogiorno. Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 117 del 21 maggio 2024, il decreto prevede crediti d’imposta rivolti a tutte le imprese operanti nelle regioni dell’area ZES, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile, che acquisiscono beni strumentali destinati a strutture produttive.

Le Zone Economiche Speciali

Le Zone Economiche Speciali (ZES) sono aree geografiche definite che beneficiano di incentivi fiscali e amministrativi per attrarre investimenti e stimolare lo sviluppo economico. Le regioni interessate dal ZES Unica sono:

  • Basilicata
  • Calabria
  • Campania
  • Molise
  • Puglia
  • Sardegna
  • Sicilia
  • Abruzzo (zone assistite)

Soggetti ammissibili

Possono beneficiare del credito d’imposta ZES tutte le imprese operanti nelle regioni dell’area ZES, con alcune eccezioni. Sono esclusi:

  • Industria siderurgica, carbonifera e della lignite
  • Settori dei trasporti (con eccezioni per magazzinaggio e supporto ai trasporti)
  • Produzione, stoccaggio, trasmissione e distribuzione di energia
  • Infrastrutture energetiche e banda larga
  • Settori creditizio, finanziario e assicurativo

Investimenti ammissibili

Gli investimenti agevolabili devono essere compresi tra i 200.000 euro e i 100 milioni di euro, o tra i 50.000 e i 40 milioni di euro per le imprese del settore agricolo e della pesca.

Gli investimenti devono essere realizzati tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024 e riguardano:

  • Macchinari, impianti e attrezzature (anche tramite locazione finanziaria)
  • Terreni e fabbricati
  • Acquisizione, realizzazione, ampliamento di immobili strumentali agli investimenti

Gli investimenti in terreni e fabbricati sono agevolabili nel limite massimo del 50% del progetto.

Entità del contributo e benefici fiscali

Il contributo è riconosciuto sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione. Le aliquote variano in base alla regione, alla dimensione dell’impresa e all’entità dell’investimento. Le risorse finanziarie destinate all’incentivo ammontano a 1,8 miliardi di euro. Se le richieste superano questa soglia, il credito d’imposta sarà riparametrato proporzionalmente.

Esempio di aliquote

Esempio aliquote delle regione appartenenti alla zona ZES

Adempimenti e condizioni per il credito d’imposta

Per usufruire del credito d’imposta, le imprese devono rispettare alcune condizioni:

  • Gli acquisti non devono avvenire tra soggetti con rapporti di controllo o collegamento.
  • L’attività deve essere mantenuta nelle zone ZES per almeno cinque anni dopo il completamento dell’investimento.
  • I beni agevolati non devono essere dismessi o modificati entro cinque anni e devono essere operativi entro due anni dall’acquisizione.

Se queste condizioni non sono rispettate, il credito d’imposta verrà ridotto escludendo il costo dei beni non conformi.

Procedura di accesso

Le imprese interessate devono comunicare all’Agenzia delle Entrate, tra il 12 giugno e il 12 luglio 2024, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2024 e quelle previste fino al 15 novembre 2024. La comunicazione deve essere effettuata tramite un modello apposito rilasciato dall’Agenzia delle Entrate. Inoltre, è necessaria una certificazione dei costi rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti.

Cumulo con altri incentivi

Il credito d’imposta è cumulabile con altri aiuti di Stato e con aiuti De minimis, a condizione che il cumulo non superi l’intensità dell’importo di aiuto consentito dalle normative europee. È vietato il cumulo con il credito d’imposta “Transizione 5.0”. Il credito è cumulabile con altre misure agevolative, nei limiti delle spese effettivamente sostenute, che non siano qualificabili come aiuti di Stato.

Come Finanza.tech può aiutarti

Finanza.tech si propone come partner ideale per accompagnare le imprese nel percorso di accesso al credito d’imposta, al fine di:

  • Fornire un supporto nella predisposizione della domanda: aiutiamo le imprese a preparare e inoltrare correttamente la domanda per ottenere il credito d’imposta previsto dal Decreto ZES, garantendo che ogni dettaglio sia in linea con i requisiti normativi.
  • Assistere le imprese nell’accesso al mercato dei capitali: offriamo supporto nella ricerca di risorse finanziarie per sostenere gli investimenti previsti dal Decreto ZES. Inoltre, grazie al nostro servizio on demand, IllimiT.E.D.CFO, permettiamo alle imprese abbonate di avere accesso ad una serie di vantaggi associati ai servizi offerti da Finanza.tech per i propri clienti.
  • Assistenza nella certificazione dell’effettivo sostenimento delle spese ammissibili grazie a prestigiose società di revisione partner.
  • Calcolatore ZES gratuito: Finanza.tech offre un calcolatore gratuito che permette alle aziende di stimare il credito d’imposta a cui possono accedere. Per utilizzare il calcolatore, è necessario fornire alcune informazioni: la Partita IVA dell’azienda, la regione di provenienza, la dimensione dell’azienda (specificando se è piccola, media o grande) e l’importo dell’investimento.

Il Decreto ZES rappresenta un’importante opportunità per le imprese del Mezzogiorno di accedere a incentivi fiscali significativi e promuovere lo sviluppo economico delle regioni meno sviluppate. Con il supporto di Finanza.tech, le aziende possono navigare con successo attraverso il processo di richiesta e ottenere i benefici previsti dal decreto.

Contattaci per maggiori informazioni. Un team di esperti analisti è a disposizione per ogni tua esigenza.

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