Il Coronavirus e il boom dei pagamenti digitali

Emilia Costantini
FINOM Italia
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3 min readMay 12, 2020

Abbiamo più volte parlato, nei precedenti post, dell’evoluzione del mondo bancario soprattutto in relazione a nuove modalità di pagamento quali e-payment, mobile payment e contactless payments.

Tra i numerosi cambiamenti derivanti dall'emergenza Covid-19, sicuramente è importante analizzare come sono cambiate le modalità di effettuare acquisti da parte degli italiani. I contanti, infatti, hanno dovuto fare spazio a metodi di pagamento digitali, considerati più agili e sicuri in questo periodo di social distancing.

Il boom dei pagamenti digitali negli ultimi due mesi

Secondo gli ultimi dati diramati dall’Osservatorio E-Payments del Politecnico di Milano, già nel 2019 si erano registrati dati positivi sull’utilizzo del denaro elettronico (+11%), mentre il settore dei contactless payments ha registrato un +55% e quello del mobile payment addirittura ha fatto un balzo in avanti del 109% rispetto al 2018.

Quello che è successo nelle settimane di lockdown ha di gran lunga superato questi dati, tanto che il Politecnico ha rivisto le sue previsioni fino al 2022 perché abbondantemente superate.

Il motivo principale va ricercato nel boom che tra marzo e aprile si è registrato nel settore e-commerce.

Migliaia di piccoli imprenditori non operanti nei servizi essenziali hanno dovuto abbassare le saracinesche dei propri negozi e hanno visto nella consegna a domicilio l’unica opportunità nelle loro mani per non rischiare di chiudere definitivamente. Il pagamento da remoto è stato il primo effetto. Tanto che dal +11% di transazioni attraverso il denaro elettronico registrato a fine 2019, in poche settimane si è avuto un balzo del +17%.

Inoltre, grazie al lockdown è sceso anche il valore dello scontrino medio, fino al 5%: questo significa che abbiamo imparato, sia per necessità sia per una nuova sensibilità verso il digitale , a pagare importi di piccola entità senza ricorso al contante.

I nuovi sistemi di pagamento: una breve spiegazione

Per capire bene come si sta evolvendo il mondo dei pagamenti digitali, è utile ricordare in cosa consistono questi nuovi metodi di pagamento.

Sebbene la maggior parte degli e-payments avviene ancora tramite bancomat o carta di credito, nuovi sistemi si stanno affermando con forza.

Innanzitutto il contactless payment, di cui avevamo parlato in questo post. Si tratta di una modalità attiva sul 90% degli oltre 2 milioni di POS italiani, sui quali basta avvicinare la carta senza consegnarla all'esercente. Questa assenza di contatto, ricordiamo, riguarda tutti quei pagamenti inferiori ai 25 euro; per importi superiori, infatti, è necessario inserire il PIN su dispositivo della cassa.

Anche i mobile payments stanno crescendo esponenzialmente, tanto da raggiungere oggi i 3 miliardi di transato. Quando parliamo di pagamenti via smartphone facciamo riferimento a due casi specifici. Nel primo caso, è necessario associare la propria carta di credito allo smartphone e il pagamento verrà gestito dalle piattaforme di pagamento delle Big Tech come Apple Pay, Google Pay e Alipay, tra le altre.

Nel secondo caso, invece, è sufficiente installare sul proprio smartphone una ( o più) “app indipendenti” che, nate per lo scambio immediato di denaro tra privati, ora sono utilizzate anche per i pagamenti in negozio. In questo caso, ai negozianti non è richiesto di avere una piattaforma e-commerce.

Tra le tante realtà già esistenti, anche Finom è in procinto di ritagliarsi il suo spazio. Stiamo infatti lavorando per lanciare una nuova soluzione di pagamento pensata appositamente per gli imprenditori.

Per saperne di più scriveteci a hello@finom.co

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