Italia Cashless: le misure 2020 per rendere l’Italia più competitiva e innovativa

FINOM
FINOM Italia
Published in
4 min readFeb 3, 2020
Il piano Cashless e la sua graduale attuale nel corso del 2020

Si chiama Italia Cashless, ed è il piano di intervento messo a punto dal nostro Governo per stimolare e accelerare lo sviluppo dei pagamenti elettronici da un lato; contrastare in maniera più incisiva e drastica evasione ed elusione fiscale, dall’altro.

Questo piano, infatti, si sostanzia di un insieme di misure, alcune di natura sanzionatoria, altre di natura premiale, che intendono agire su più livelli:

  • incoraggiare i cittadini ad effettuare i pagamenti, di qualsiasi entità essi siano, ricorrendo non più ai contanti ma ai pagamenti digitali, come le app bancarie o le carte;
  • incoraggiare artigiani, commercianti e professionisti all’utilizzo degli strumenti di gestione dei pagamenti elettronici (pensiamo ai POS).

Il piano Italia Cashless, inserito ad ottobre nella bozza del decreto fiscale collegato alla Manovra di Bilancio 2020, verrà attuato gradualmente nel corso del 2020.

Scopriamo quali sono le novità più importanti e quando entreranno in vigore.

Il tetto ai contanti

Dal primo luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, il limite ai pagamenti cash dagli attuali 3.000 euro diminuirà a 2.000 euro. Dal primo gennaio 2022 tale limite scenderà ulteriormente a 1.000 euro. Scatta invece subito la tracciabilità per le spese che godono della detrazione al 19%, con la sola esclusione delle spesa sanitarie, che del resto per essere utilizzate hanno bisogno di uno ‘scontrino parlante”. Per il resto, dalle erogazioni liberali ai pagamenti per le spese sportive ai figli, dalle spese funebri a quelle per l’acquisto di uno strumento musicale il pagamento non potrà essere cash per ottenere lo sconto del 19%.

La lotteria degli scontrini

Attiva in alcuni Paesi europei, come ad esempio Malta, già dalla fine degli anni Novanta, a luglio 2020, dopo numerosi rinvii, scatterà anche in Italia la lotteria degli scontrini. Per prenderne parte il cittadino dovrà richiedere un codice lotteria su un portale dedicato e comunicarlo al commerciante prima dello scontrino elettronico. Se il pagamento è in contanti sarà necessario comunicare il codice fiscale, mentre tutto diventa più facile se si paga con la carta, con la quale si avrà una possibilità di vincita doppia. Inoltre, il pagamento con carta, per alcune tipologie di servizi, “ad alto rischio evasione” come il parrucchiere, il meccanico, l’idraulico o il ristoratore, attiverà da luglio anche un altro meccanismo chiamato cashback, grazie al quale a gennaio 2021 a coloro che, a partire dal primo luglio 2020, hanno pagato con carta o bancomat questi servizi, verrà restituita una parte dei pagamenti. È il famoso “Bonus Befana”, nominato così proprio perché entrerà in vigore nel mese di gennaio.

Credito di imposta sulle commissioni per i pagamenti elettronici

In fase di conversione del decreto fiscale, sono cadute le sanzioni amministrative per la violazione dell’obbligo, da parte di commercianti e professionisti, di accettare pagamenti con carte di debito o di credito, da molti ritenute indispensabili per poter concretamente attuare l’obbligo previsto dalla legge, e inizialmente previste nel piano Italia Cashless.

Tuttavia, per incentivare gli esercenti, il decreto fiscale ha introdotto un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni richieste per i pagamenti effettuati dai consumatori a decorrere dal 1° luglio 2020, con carte di credito, debito o prepagate.

Il credito di imposta sarà utilizzabile da esercenti attività di impresa, arte o professioni i cui ricavi o compensi, riferiti all’anno d’imposta precedente, non eccedano l’importo di 400.000 euro. Il credito d’imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante modello F24 a decorrere dal mese successivo a quello in cui sono state effettuate le spese agevolabili.

Obbligo POS per i commercianti e professionisti: una marcia indietro nella costruzione di un Paese innovativo

Con la cancellazione, in fase di approvazione della Manovra di Bilancio 2020, dell’articolo 23 del decreto fiscale ad essa collegata, sono invece decadute le sanzioni per i commercianti privi di POS e quindi impossibilitati ad accettare pagamenti elettronici.

L’articolo 23 del decreto fiscale prevedeva, a partire dal 1° luglio 2020, nei casi di soggetti obbligati ad accettare i pagamenti da effettuare mediante POS di qualsiasi importo, la sanzione amministrativa pecuniaria di importo pari a 30,00 euro aumentata del 4% del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento elettronico.

Questa disposizione si proponeva, appunto, di disincentivare comportamenti cash-based e si inserisce in una più ampia strategia di riduzione del contante e di promozione di strumenti di pagamento alternativi al contante, in ottica di emersione dell’economia sommersa ma anche di stimolo allo sviluppo tecnologico con ricadute positive in termini di modernizzazione della società e dell’economia.

--

--

FINOM
FINOM Italia

FINOM — the only financial service that combines a business account, invoicing and accounting software integration