Online le immagini di una grandiosa opera del primo Cinquecento

Online la vita del Re Bianco, Massimiliano I Imperatore del Sacro Romano Impero fino al 1519

3 min readMar 20, 2018

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Non avevo mai sentito parlare prima d’ora di questa bellissima Opera letteraria del Tardo Medioevo e del primissimo Rinascimento. L’ho conosciuta grazie a Moreno Dei Ricci, che l’ha segnalata nel gruppo Facebook “Amici di Zhistorica”.

Der Weisskunig (in italiano “Il re bianco”) è un romanzo cavalleresco e una biografia camuffata dell’Imperatore del Sacro Romano Impero Massimiliano I, scritta in tedesco dallo stesso Massimiliano I (1459–1519) e dal suo segretario, Marx Treitzsauerwein, tra il 1505 e il 1516 ad Augusta (Germania).

Da sinistra a destra: Victoria&Albert Museum Digital Collection; Met Museum Digital Collection.

L’Imperatore non è esplicitamente identificato nel libro, ma sembrerebbe apparire come il Giovane Re bianco, in contrapposizione al padre, Federico III d’Asburgo (1415–1493), rappresentato come il Vecchio Re bianco.

L’Opera è ricca di illustrazioni in xilografia davvero straordinarie, che per noi, appassionati di Storia medievale, rappresentano vere e proprie fotografie dell’epoca.

Le immagini furono realizzate da importanti artisti, tra cui Hans Burgkmair, l’Anziano (Germania, 1473–1531), Leonhard Beck (Germania, ca. 1480–1542), Hans Springinklee (Germania, morto nel 1549), Hans Leonhard Schäufelein (Germania, circa 1484–1539/1540).

Pare che Der Weisskunig sia stata scritta interamente dal segretario di Massimiliano I, Marx Treitzsauerwein, probabilmente sotto dettato. Treitzsauerwein è passato alla Storia come ghostwriter di Massimiliano I.

Dopo la morte di Massimiliano I nel 1519, suo nipote Ferdinando I d’Asburgo (1503–1564), ordinò a Treitzsauerwein di completare il libro, ma rimase incompiuto a causa della morte del Segretario nel 1527.

Tavola originale delle 92 iniziali. Datazione xilografia e filigrana fra il 1510 e il 1520.

La cosa che più trovo curiosa è che Massimiliano I non intendeva che il lavoro fosse pubblicato commercialmente. Le copie, infatti, dovevano essere presentate a un gruppo di destinatari appositamente selezionati dall’Imperatore.

Nel 1526 venne stampata una copia parziale dell’Opera, ma il lavoro completo non vide mai la luce.

Per più di cent’anni l’Opera cadde nell’oblio. Non se ne seppe più nulla. Fino al 1665, quando vennero ritrovati in Austria 92 fogli originali, probabilmente alcuni dei quali erano bozzetti.

L’intera Opera letteraria, purtroppo, non fu mai completata e una nuova edizione parziale venne pubblicata solo nel 1775. Più di due secoli dopo, quando l’editore Kurzbeockens acquistò le pagine ritrovate a Graz (Austria) e decise di pubblicarle.

In seguito l’editore inglese J.Edwards ritrovò e acquisì tutte le xilografie originali, ben 236 pezzi autentici e l’Opera venne nuovamente stampata come nel 1526.

Oggi i fogli dell’opera Der Weisskunig sono conservati in diversi musei, sparsi per il mondo, ma grazie al potere di internet puoi consultarli in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo.

Per fortuna, alcuni dei musei che conservano le parti dell’Opera letteraria hanno messo a nostra disposizione biblioteche digitali ad accesso libero.

La collezione più completa la trovi nella digital library del Museum of Fine Arts di Boston:

Altri archivi digitali ad accesso libero che puoi consultare, sono quelli del:

Met Museum di New York City

Victoria and Albert Museum di Londra

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