IL VINO VENUTO DAL FREDDO E DAL GHIACCIO

Alessandro Cossa
Food&Wine
Published in
3 min readApr 17, 2021

Se non li avete mai sentiti, niente di strano: definire i Vini di ghiaccio una nicchia è quasi dire troppo. Meglio conosciuti sotto il nome di Eiswein o Icewine, questi vini sono rari, e preziosi nettari dolci, estratti da acini di uva appassiti e congelati, che vengono raccolti quando il gelo colpisce le vigne.

Si dice che questo tipo di vino sia nato alla fine del Settecento in Franconia (Germania) a causa di una gelata precoce che avrebbe dovuto rovinare il raccolto e che invece si rivelò come qualcosa di inedito e di prezioso. Sembra però, che la sua origine ufficiale vada rintracciata nella vendemmia dell’11 febbraio 1830 a Dromersheim, vicino a Bingen, in Rheinhessen.

La vendemmia avviene in inverno, generalmente prima dell’alba, a temperature molto rigide, quasi impossibili, comprese tra gli 8 e i 13 gradi sotto lo zero. L’uva lasciata appositamente appassire in vigna, viene raccolta da novembre a gennaio in grappoli imprigionati nel gelo a una temperatura inferiore a quella in cui ghiaccia l’acqua, che rimane intrappolata nell’acino mentre dal torchio fuoriesce un liquido denso e fragrante.

Il vino che si ottiene è un vino raro, un vino ricco, ottenuto da quei pochi e preziosi grappoli che lottano contro il tempo e le condizioni atmosferiche avverse, portando a chi poi lo assaggia un’esplosione di note e sensazione legate profondamente al vitigno. Il vino di ghiaccio è prodotto usando uve di tipo aromatico, come il Riesling in Germania o come il Vidal in Canada, ed è contraddistinto da una bassa percentuale alcolica (in media intorno ai 10–11 gradi). Altro elemento che caratterizza gli Eiswine è il perfetto equilibrio tra acidità e dolcezza, che lo rende ottimo abbinamento per dolci, ma anche formaggi stagionati o erborinati.

Questi vini per tradizione sono legati a territori come la Germania e il Canada, dove grazie alle giuste condizioni climatiche si producono annualmente e inoltre oramai sono attrazioni per gli enoturisti. Alcuni nomi importanti come il vino Vidal Icewine prodotto dalla cantina Inniskillin, in Ontario, ma anche produzioni europee come il Riesling Eiswein della cantina Weingut Dr. Loosen in Germania, regalano al turista una nuova esperienza del mondo enologico.

In Italia la produzione e la scommessa su questo tipo di vino è quasi inesistente, va ricercata con il lanternino. Nella Valle D’Aosta a 1150–1200 metri di quota la cantina Cave Mont Blanc, guidata dal giovane enologo Nicola Del Negro, produce dal 2000 un Vin de glace chiamato Chaudelune, ottenuto da uve di Priè blanc (vitigno autoctono). In Piemonte, a Chiomonte, in Alta Val di Susa, all’estremità occidentale della provincia di Torino e a un passo dal confine francese, c’è Casa Ronsil. L’azienda è la prima a cimentarsi con un Icewine rosso, da uve Avanà, Becuet e Chatus, varietà autoctone coltivate a 700 metri di altitudine, con una parcella che arriva fino a 1100 metri.

Cosa bisogna aspettarsi da un Icewine una volta che lo abbiamo nel bicchiere? Per prima cosa, ritenetevi fortunati e preparatevi a un’esperienza fuori dall’ordinario. Non esistono vini che possono essere paragonati: gli Icewine sono Icewine e basta. Alla vista, se il vino è frutto di uve a bacca bianca, troveremo un bel giallo paglierino/dorato a vari livelli di intensità; nel caso di varietà a bacca nera, avremo toni che vanno dal rosato-buccia di cipolla a un leggero aranciato-bruno. Gli aromi saranno principalmente floreali e fruttati (agrumi, mela, frutti tropicali), in alcuni casi strettamente tipici della varietà utilizzata, note di miele e, nei vini più complessi, leggere sfumature di legno o balsamiche. L’acidità sarà sostenuta e fresca, il vino setoso, avvolgente, a volte “caldo”, mai opulento. Il glicerolo c’è, si sente ma non predomina, regna invece l’equilibrio tra le varie componenti acide e zuccherine. Il tenore alcolico, come già precedentemente detto, sarà verosimilmente medio-basso, il finale piacevole, invitante, persistente.

Che dire, l’Icewine è l’Icewine.

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