Progettare in 3D: reale e virtuale alla Milano Design Week

Francesco La Trofa
Professioni Digitali
4 min readApr 9, 2019

La Milano Design Week si conferma ogni anno un’occasione preziosissima per chiunque sappia spingersi oltre i migliaia di happening che l’agenda mediatica propone. Per i designer, oltre a costituire una irrinunciabile opportunità di networking, la vera fortuna è quella di potersela permettere da osservatori interessati, liberi di esplorare e fare scouting delle idee, dei prototipi e dei prodotti che ogni anno invadono tutti i distretti della città.

Il design è da sempre un campo fertile per l’ innovazione, intrinseca alla vocazione di una disciplina in perenne ricerca di nuovi spunti, utili a soddisfare funzionalmente le esigenze di un mercato che si evolve sempre più rapidamente e in maniera sempre più personalizzata in termini di esigenze. Sono le stesse ragioni per cui le tecnologie 3D, se utilizzate in maniera consapevole, si rivelano un prezioso alleato per tutte le fasi della vita di un prodotto, dal concept alla vendita, grazie alla capacità di ridurre sensibilmente i costi di progettazione, il time to market del prodotto e di creare un livello di coinvolgimento unico tra il prodotto e il suo utilizzatore.

Tracciamo allora una sintesi dei principali vantaggi delle tecnologie 3D ormai consolidate al servizio dei designer e delle aziende di prodotto, grazie alla sinergia tutta digitale tra il 3D visual e il 3D manufacturing, il digital twin di qualsiasi esperienza di design: prendere un’idea astratta, funzionalizzarla e renderla realizzabile con

  • CONCEPT — Sviluppare l’idea in 3D e in Realtà Virtuale consente al designer di “toccare con mano” il prodotto sin dalla sua genesi formale;
  • PROGETTAZIONE — Modellazione 3D e Stampa 3D consentono di realizzare qualsiasi forma, dando campo libero alla creatività del designer, che può sfruttare in pieno i principi dell’Additive Manufacturing.
  • PROTOTIPAZIONE — La Stampa 3D consente di realizzare in house o in ogni caso molto velocemente i pezzi, il Rendering fotorealistico offre la possibilità di valutare molte alternative che, oltre a ridurre costi e tempi di sviluppo, consente di ridurre il ricorso all’outsourcing, a tutto vantaggio della privacy delle idee di progetto.
  • PRE-PRODUZIONE — In maniera analoga a quanto accade per le valutazioni in sede di progettazione preliminare, anche durante la progettazione esecutiva il rendering fotorealistico e la stampa 3D sono in grado di offrire un costante controllo di coerenza tra idea e prodotto, riducendo in questo caso ai minimi termini la possibilità di errori.
  • PRODUZIONE E LOGISTICA — L’Additive Manufacturing offre la possibilità di implementare concretamente il paradigma della Mass Customization nei processi produttivi, realizzando “on demand” i prodotti, con conseguente riduzione del magazzino e di tutti i costi correlati.
  • MARKETING E VENDITE — Rendering e Animazioni in Computer Grafica consentono di realizzare un set fotografico virtuale in grado di generare visual e contenuti interattivi funzionali a tutte le strategie di marketing e vendita, dalla produzione dei cataloghi e dei materiali per la comunicazione, fino ai configuratori online e retail per coinvolgere i potenziali clienti.

In questo contesto non fa certamente eccezione la Realtà Virtuale, la più immersiva delle tecnologie 3D, quella che più di ogni altra riesce a simulare e rendere diretto il rapporto tra l’idea del designer e la sua formalizzazione concreta, visualizzando in tempo reale il risultato di ogni scelta progettuale.

Ne sa qualcosa il reparto design e sviluppo di McLaren, che ha creato una soluzione VR proprietaria su tecnologia Unreal Engine, oppure Ford, che ha ufficialmente inserito nella propria pipeline di sviluppo un tool come Gravity Sketch VR, sviluppato da una delle più sorprendenti startup in questo settore.

Uno strumento VR di questo genere consente al designer di creare la propria visione in uno spazio 3D effettivamente tridimensionale, non proiettato su un display come avviene nel caso della “tradizionale” modellazione 3D.

https://youtu.be/FdFsRWodTqI

Gli strumenti VR consentono ai creativi di dare forma alle loro idee in vari ambiti, che vanno dal design industriale fino alla produzione artistica, con soluzioni e software sempre più performanti e numerosi. Una varietà in cui giocano accanto colossi come Google (Tilt Brush) e Facebook (Oculus Medium, Quill), piuttosto che progetti indie di grande valore come Masterpiece VR.

Mai per un designer ci sono state tante possibilità per esprimere la propria creatività. Se la varietà può disorientare, l’approccio corretto per sfruttare le nuove tecnologie è quella di renderle funzionali ai propri obiettivi. Occorre andare oltre alle tentazioni modaiole e correggere la miopia del technology driven duro e puro. Se non serve davvero, la tecnologia da sola non si impone. La VR non è un media in grado di generare soluzioni a priori, né di scrivere autonomamente delle storie, ma uno straordinario strumento di simulazione al servizio di chi produce. Ed è proprio il suo aspetto strumentale a renderla così trasversale e preziosa ovunque si profili la necessità di avere dei contenuti visuali interattivi.

La capacità distopica della VR è in grado di dare forma a qualsiasi realtà alternativa, ma per essere sostenibile necessita di intelligenze in grado di rendere la visione virtuale funzionale ai bisogni reali. A livello etico e pratico, la realtà virtuale è di fatto design, ancor prima di sapere di diventarlo.

Per una visione più ampia sugli aspetti chiave del VR Design vi suggerisco la lettura dell’articolo VR Design — Pensare, Progettare, Interagire in Realtà Virtuale su vrdeveloper.info, sito ufficiale dell’omonimo libro pubblicato nella collana Professioni Digitali.

Per tutto il resto, vi aspetto alla Milano Design Week!

Originally published at http://blog.francoangeli.it on April 9, 2019.

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Francesco La Trofa
Professioni Digitali

Architect. Journalist. 3D Copywriter. Consultant about 3D, VR and Computer Graphics. Communication Strategies for 3D and Archviz companies.