Il miglior batterista di sempre

Matteo Bordone
Freddy Nietzsche
Published in
1 min readAug 2, 2017

Circa sei mesi fa si è inabissato il capodoglio più simpatico che avessi mai incontrato. Non è stato bello, ma è successo.

Questo è uno di quei casi in cui avrei volentieri condiviso con lui un contenuto. Ma più per godere della conferma di un punto di vista solido che per convincerlo di qualcosa. Anche perché non è mai stata una questione dibattuta. Lo abbiamo sempre saputo e sostenuto ridendo, scuotendo la testa, con angoli della bocca abbassati ai lati, con degli improperi felici e delle bestemmie di gioia. Bravo e meraviglioso tanto che o ridi, oppure fingi che sia una tragedia da quanto è inarrivabile. Nessuno ha mai sfiorato questo livello di grandezza; nessuno è mai stato così tecnico senza essere mai lezioso; nessuno ha mai unito tanta bravura manifesta a una pacca così viscerale, calda.

Ecco.

Vorrei anche scrivere di più qui, ma molto spesso sono pigro. Adesso vedo se mi viene o no.

Resta il fatto che non c’è mai stato nessuno come John Bonham, e il capodoglio lo ha sempre saputo.

Grazie a Nicola Paltrinieri che mi ha passato il video.

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