Rete? Blog? Blatte?

Matteo Bordone
Freddy Nietzsche
Published in
2 min readMar 6, 2017

Ogni tanto si parla della rete degli anni Zero, dei blog e di quanto si stava larghi, quando internet sembrava uno stradone di provincia frequentato solo nelle rotonde, prima che i social lo rendesseo simile a un gigantesco albergo senza serrature. Lo si fa spesso con quel tono lì che uno dice ah, quanti bei ricordi.

Spesso in questi casi parte la gara a chi è più autentico, chi c’era più da prima. Alcuni, a sentirli oggi, salta fuori che dirigevano forum e community prima che esistessero i cavi di rame. Ma va be’, è normale. Tanto sono sempre discussioni che vengono segate dai pisani. Se c’è uno che studiava a Pisa nei posti giusti quando è arrivato internet in Italia, lui c’era e gli altri no. Avere per le mani “pisani” informatici a volte è risolutivo (tipo Maurizio Codogno).

Io dell’epoca dei blog forsennati adoravo il puntiglio con cui ciascuno rendeva disponibile agli altri, a modo suo, le proprie fissazioni. Mi ricordo che, poco prima di avere un blog, a un certo punto mi ero intrippato con la società britannica dei fasmidi, che sono degli insetti: avevo trovato il sito, e da lì era partita la follia. Mi arrivavano dentro a degli scatolini le uova di insetti originari di Papua, luogo dove è difficile andare di persona perché ci sono i cannibali. E dal Devon, dal Cambridgeshire, dall’Essex ricevevo le uova e godevo come fossi un assassino dentro al Silenzio degli innocenti. Io ero tutto preso bene. Mia madre meno, va detto.

L’altro giorno ho rivisto esattamente quello, scartabellando nell’insonnia tra canali youtube, e ne sono stato felice. Magari non per tutti, non così visibile, a patto di metterci un po’ di attenzione, ma quella rete lì c’è ancora.

Auguri di Natale CON BESTIE.

C’è una comunità, intorno a Terrarium channel. Ed è esaltata e camerettata come nel 1998, ma decisamente più informata.

Modena: patria del buon cibo, dei motori e dei larvoni.

Volete allevare scarafaggi testa di morto? Nessun problema.

E invece cosa ne dite di un carabide cangiante?

E un millepiedi gigante africano?

Non so chi sia Luca, questo ragazzo impallinato di terrari, rettili, insetti eccetera. Non avevo mai visto il suo canale ed è stata una scoperta esaltante.

Ma ricordiamoci che fuori da facebook c’è ancora tutto un mondo che brulica (vuoi con due, vuoi con molte più gambe). Poi che uno abbia meno voglia di andarci, quelli sono un po’ fatti suoi.

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