Cartoline da… la fotografia virtuale in Italia — Parte II

Prosegue il nostro viaggio all’interno della community italiana di fotografi virtuali.

Daniele “Alteridan” Dolce
Frequenza Critica
10 min readMar 17, 2021

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Copertina articolo fotografia virtuale
Le immagini della copertina sono state fornite da Captain Eos, HotGamingShots, Rachel Casper e virtualnina.

Nel caso in cui non abbiate ancora letto la prima parte di questo appuntamento speciale con la rubrica dedicata alla fotografia virtuale, l’invito è chiaramente quello di rimediare immediatamente. Nell’eventualità in cui non lo facciate rischiereste di perdere l’occasione di conoscere sette artisti di grande talento.

Se invece avete già dato un’occhiata al pezzo che abbiamo pubblicato una settimana fa, o se siete di ritorno dopo aver recuperato l’articolo precedente, sappiate che anche questa volta vi porterò alla scoperta di sette fotografi virtuali che costituiscono la spina dorsale della community nostrana. Sette artisti che hanno fatto degli scatti all’interno dei mondi digitali la loro passione e che oggi ci deliziano con una selezione delle loro opere, nonché con delle brevi biografie per farsi conoscere meglio.

Come già precisato la volta scorsa, ribadisco che l’ordine delle diverse presentazioni che andrete a leggere rispecchia l’ordine in cui mi è stato fatto pervenire il materiale.

Tutte e tre le immagini provengono da Red Dead Redemption 2. [Foto di BlackPearl.]

Iniziamo questa seconda carrellata con Silvia, in arte BlackPearl, che possiede non uno, ma ben due account su Instagram dedicati alla fotografia virtuale. La giovane ventiduenne si è avvicinata a questo ambiente grazie a Red Dead Redemption 2, al quale ha dedicato il profilo van.der.linde.ballads.

Ho scoperto le potenzialità della photo mode solamente all’inizio del 2020, dopo aver terminato il magnifico viaggio offerto da Red Dead Redemption 2. Lanciando un occhio qua e là su Instagram, ho scovato questa bellissima community e ho deciso di mettermi alla prova con qualche scatto.

Successivamente, la nostra Silvia ha deciso di dedicarsi anche ad altri titoli. Gli scatti di questi altri videogiochi non avrebbero però potuto trovare spazio nel profilo rivolto alle foto catturate in RDR2, per questo ha deciso di aprire un secondo account: così che è nato blackpearl.vp.

Sono tutto fuorché un’esperta di videogiochi, dato che ho iniziato a prendere il controller in mano soltanto quattro anni fa. Quando gioco, non cerco la sfida, non cerco la difficoltà, ma cerco le grandi storie che il mondo videoludico è capace di offrire, e con la Virtual Photography ho trovato finalmente l’occasione per condividere tutto il mio amore per queste storie.

Le tre immagini che Silvia ha voluto condividere con noi sono tutte tratte dal suo primo amore e racchiudono i tre elementi che più di tutti ricerca all’interno dei suoi scatti: le emozioni, i dettagli, le ombre. BlackPearl spiega che ogni fotografia di questo tris è frutto di situazioni fortuite, dal momento che è sempre alla ricerca di attimi sfuggenti, dettagli all’apparenza irrilevanti, giochi di ombre che fanno emergere forme nuove, concentrandosi principalmente sulla personalità dei personaggi. Lo stile di Silvia punta a catturare soggetti semplici all’interno di un’atmosfera ammantata di malinconia e inquietudine.

Non avrei mai immaginato di trovare nella VP proprio la forma di espressione più adatta a me, e non avrei mai immaginato di conoscere una community tanto vasta e in continua espansione. Le potenzialità della photo mode sono pronte per essere esplorate e ampliate in prodotti futuri, per cui credo proprio che il mondo della Virtual Photography non possa far altro che arricchirsi di nuovi membri, pronti a mettersi alla prova e trovare il loro stile per poter raccontare queste grandi storie virtuali.

A sinistra un’immagine tratta da Assassin’s Creed Valhalla. Al centro una foto di Devil May Cry 5. A destra uno scatto di Control. [Foto di Shotsfromthestation.]

Proseguiamo a bomba con Cesare, alias Shotsfromthestation su Instagram. Cesare non è di certo nuovo al mondo dei videogiochi, essendo un trentenne appassionato di mondi virtuali sin dai tempi del Super Nintendo, quando trascorreva i pomeriggi su Castlevania IV, per poi approdare successivamente ai Final Fantasy, fino ai tempi recenti quando ha scoperto l’amore per i titoli targati FromSoftware.

Alla fotografia virtuale, però, il buon Cesare si è avvicinato solamente da poco e un po’ per caso. Giocando con la sua fida PS4 si è spesso ritrovato a immortalare qualche scorcio affascinante, ma è solo un anno fa che ha deciso di fare ordine tra le sue opere e iniziare a pubblicarle sui social.

Non credo di avere uno stile particolare. Mi limito a sperimentare con quello che vedo, modificando poco, e solamente quelli che possono essere i canonici filtri fotografici, colori e contrasti.

Insomma, Cesare è relativamente nuovo sulla scena della fotografia virtuale, ma di sicuro non gli mancano la passione e il talento, come dimostrato dai tre scatti proposti qui in alto.

A sinistra Death Stranding. Al centro Ghost of Tsushima. A destra The Last of Us: Parte II. [Foto di g4mes_m0ments.]

Il terzo fotografo virtuale di cui vado a parlarvi quest’oggi è Luca, che potete trovare su Instagram con il nickname di g4mes_m0ments. Anche in questo caso ci troviamo al cospetto di un videogiocatore di vecchia data con un sogno nel cassetto ben preciso: riuscire a sviluppare un titolo tutto suo, o perlomeno lavorare nell’industria videoludica.

Avendo anche una passione per la fotografia e il cinema, anche se come studi ho seguito una strada completamente diversa, appena avuta la possibilità — prima con la PS4 poi con il PC — ho iniziato a fare foto e screenshot dei vari giochi a cui giocavo.

Luca afferma di non avere uno stile particolare quando si destreggia nel campo della fotografia virtuale, tuttavia preferisce non esagerare con i filtri o con gli effetti che le varie photo mode mettono a disposizione degli utenti. Il risultato finale, come potete certamente notare nelle tre immagini che ci propone, è uno scatto quanto più naturale possibile.

Spero che le nuove tecnologie grafiche aiutino sempre di più lo sviluppo di questo ramo della fotografia. Come ho detto ho la passione per la fotografia, ma per altre ragioni ho scelto un percorso di studi diverso, e la possibilità di poter fare foto anche in scenari virtuali mi ha permesso di non abbandonare del tutto questo hobby.

Per il futuro, il nostro Luca auspica che gli strumenti utilizzati per la fotografia virtuale si evolvano ulteriormente, e che magari questi vengano impiegati anche in ambito accademico per tutti gli interessati ai percorsi formativi di carattere artistico.

The Last of Us: Parte II sulla sinista, mentre al centro troviamo uno scatto di Marvel’s Spider-Man. Infine a destra Aloy di Horizon Zero Dawn. [Foto di virtualnina_photo.]

Il tris di fotografie che avete appena visto è opera di Vanessa, proprietaria dell’account Instagram virtualnina_photo. La nostra Vanessa/Nina è una ragazza di diciannove anni estremamente riservata, quindi la sua presentazione sarà più compatta rispetto a quelle che avete letto fin qui.

Ahimè, arrivo parecchio in ritardo nel mondo del gaming, ma sto cercando di recuperare. Ad aprile dell’anno scorso comprai Spider-Man per PS4 e quando vidi la sezione “modalità fotografica” fu amore a prima vista. Iniziai a scattare foto in ogni angolo di New York.

Attiva solo da pochi mesi nella community italiana, Vanessa è subito riuscita a farsi un nome nell’ambiente dalla fotografia virtuale. Ora ammette che la virtual photography è diventata parte della sua routine quotidiana, quel momento della giornata in cui decide di staccare la spina e godersi la bellezza dei videogiochi. Si definisce una persona molto lunatica, per questo — pur non avendo ancora uno stile particolare — i suoi scatti rispecchiano molto questo tratto della sua personalità.

A sinistra “Arctic friend” da Assassin’s Creed Valhalla. Al centro “Real world” sempre da AC Valhalla. Infine a destra “Caliburns” da Cyberpunk 2077. [Foto di virtualnobru.]

Videogiocatore di vecchia data, il quinto fotografo virtuale di cui voglio parlarvi quest’oggi si chiama Bruno, anche noto come virtualnobru su Instagram.

Conosco la virtual photography da qualche anno, ma è solo un paio di mesi fa che ho iniziato a praticarla grazie alla photo mode di Cyberpunk 2077. Pur non avendo alcun tipo di competenza fotografica o artistica in generale, l’ambientazione e i personaggi del gioco mi hanno profondamente ispirato e invogliato a esplorare questa fantastica forma d’arte.

Bruno afferma che grazie alla fotografia virtuale ha scoperto un lato creativo della sua personalità che non conosceva e che gli sta dando molte soddisfazioni. In più, in un periodo così complesso, questa sua nuova passione ha riempito le sue giornate così piatte scongiurando il rischio di annoiarsi.

Come molti artisti di cui ho scritto in queste pagine, anche Bruno non ha uno stile fotografico che contraddistingue le sue opere, invece preferisce operare d’istinto. È il caso della prima fotografia che ci ha proposto oggi.

Non c’è molto da dire se non che stavo girando tra le montagne innevate della Norvegia di Assassin’s Creed Valhalla quando mi son imbattuto in un gruppo di volpi artiche e ovviamente ho provato ad avvicinarmi per fotografarle. Incredibilmente non sono scappate subito come immaginavo e son riuscito ad immortalarle. L’espressione di questa mi pareva molto amichevole e da qui il nome della foto. Purtroppo in seguito è stata massacrata da un orso polare.

Bruno ama molto anche i paesaggi, e sempre Assassin’s Creed Valhalla ne offre a bizzeffe. Solo che la seconda immagine che ci propone non proviene dalla simulazione dell’Animus, bensì dal mondo reale (ma sempre virtuale) in cui si muove la protagonista della linea narrativa ambientata nel presente. Si tratta di uno scatto editato in post-produzione, ma comunque va dato atto agli artisti di Ubisoft Montreal di aver costruito un universo digitale molto dettagliato.

Per finire, l’ultimo scatto che ci ha portato virtualnobru è anche uno dei suoi primi in assoluto. Nato anch’esso in circostanze fortuite, Bruno stava sfrecciando con la sua Caliburn sulle strade di Night City quando venne affiancato da un’auto simile guidata da un PNG.

Ovviamente nella mia testa balenò subito l’idea di una gara da immortalare. Sono abbastanza orgoglioso di questa foto, oltre che per la fortunata circostanza dello scatto, anche perché senza avere alcuna competenza di composizione fotografica e inquadratura, credo di aver ottenuto un ottimo risultato.

Bruno ha poi deciso di sfruttare il filtro rosa/giallo della photo mode di Cyberpunk 2077 per dare all’immagine uno stile hollywoodiano ed enfatizzare così l’appariscenza delle due vetture.

Essere entrato a fare parte della community della VP mi rende molto fiero e conoscere ogni giorno nuovi talentuosi artisti che vi si cimentano è fantastico. Spero che l’espansione del fenomeno continui a gonfie vele e che abbia il giusto riconoscimento che si merita in quanto forma d’arte.

A sinistra “Spellbound” catturato in Metro Exodus. Al centro “Tensity” da The Last of Us: Parte II. Infine a destra “Twisted” da Uncharted 4: Fine di un Ladro. [Foto di theeighteenth_vp.]

Il penultimo fotografo virtuale di questa carrellata è Andrea Quintabà, in arte theeighteenth_vp. Videogiocatore sin dalla tenera età, si è avvicinato alla fotografia virtuale poco più di un anno fa, quando ha scoperto che su Instagram vi è una nutrita community che condivide quotidianamente gli scatti virtuali.

In quel momento mi si è aperto un mondo e, da appassionato di videogiochi e piacendomi la fotografia (pur essendo ignorante in materia), ho pensato “perché non provare?”

Da allora Andrea pubblica nuove immagini praticamente ogni giorno, prediligendo soprattutto ritratti e scatti verticali cercando di ottenere il miglior risultato possibile, o perlomeno — a suo dire — il risultato che più riesca a soddisfarlo.

Spero che venga data più visibilità e importanza alla virtual photography. Ciò favorirebbe un avvicinamento da parte di persone che non fanno parte di questo mondo, come fotografi o altri tipi di professionisti.

Andrea quindi si augura che in futuro la fotografia virtuale riesca a fare quel giusto salto di qualità che possa servire a dare più visibilità a tanti artisti di talento. Un obiettivo condivisibile dal momento che questa nuova forma di espressione artistica meriterebbe più considerazione, soprattutto dai non addetti ai lavori.

A sinistra Ghost of Tsushima. Al centro uno scatto tratto da Devil May Cry 5. A destra un’immagine di The Last of Us: Parte II. [Foto di Hannya_VP]

Questo secondo speciale si chiude con Claudio, meglio conosciuto nell’ambito della fotografia virtuale come Hannya_VP, uno studente di lingue e culture orientali appassionato di videogiochi sin da quando aveva appena tre anni.

Claudio si è avvicinato per la prima volta all’ambiente della virtual photography pubblicando sporadicamente immagini di Horizon Zero Dawn e Infamous: Second Son su Twitter, per poi aprire un apposito profilo Instagram e iniziare a postare con più regolarità su questo social network.

Come stile fotografico prediligo gli scatti verticali, in quanto punto a mostrare le mie foto ai possessori di cellulari, ma di recente sto puntando anche a scatti orizzontali con l’aggiunta di letterbox per dare un aspetto più cinematografico allo scatto.

Dei tre scatti che ci propone, il primo catturato durante una sessione di gioco su Ghost of Tsushima è stato scattato mentre Jin colpisce un nemico con un fendente della sua katana. Claudio spiega che ama gli effetti particellari delle foglie e dei petali, pertanto ha voluto dare un senso di maggiore dinamicità alla foto includendoli nella composizione.

Il secondo, invece, proviene da uno dei suoi videogiochi preferiti: Devil May Cry 5. Nonostante le limitazioni della modalità foto di questo titolo, invero decisamente povera di feature, il risultato è comunque notevole. Da non sottovalutare nemmeno il fatto che lo scatto sia stato catturato su PS4, dunque su una versione del gioco decisamente inferiore alla controparte per PC (o di quelle che girano sulle console next-gen).

Per finire, l’ultima fotografia è un ritratto di Ellie, protagonista di The Last of Us: Parte II. L’autore ha voluto catturare lo sguardo penetrante della giovane ragazza mentre sotto la pioggia battente si ripara il capo con il cappuccio.

Mi ha colpito molto lo sguardo di Ellie e pensai ne sarebbe valsa la pena scattare una foto.

Purtroppo anche il secondo appuntamento è giunto al termine. Vi ricordo che la terza e ultima parte di questa carrellata dedicata alla community italiana dei fotografi virtuali verrà pubblicata tra una settimana esatta. Alla prossima!

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Daniele “Alteridan” Dolce
Frequenza Critica

Mi piace scrivere di ciò che mi passa per la testa. Prevalentemente di videogiochi, film e serie TV.