GPD WIN, questo (semi)sconosciuto

David Rumignani
Frequenza Critica
Published in
5 min readJul 24, 2017

Andiamo alla scoperta di questo piccolo grande oggettino che mi ha fatto letteralmente innamorare.

Partiamo dalle basi: cos’è questo GPD WIN? È una console portatile? No, è semplicemente un notebook delle dimensioni di un 3DS XL.

GPD WIN è un progetto nato e supportato con successo sul sito di crowfunding Indiegogo, che ha ottenuto un successo incredibile, raccogliendo circa 720.000$, più di cinque volte la cifra richiesta dai produttori.

Alla versione iniziale venduta ai backers (montante un processore Atom Cherry Trail z8700) è seguita a inizio 2017 una nuova revisione hardware, con la sostituzione del vecchio 8700 col più prestante 8750, l’aggiunta di alluminio sullo chassis dell’apparecchio e una serie di miglioramenti ad alcune criticità riscontrate, quali problemi coi driver GPU, WiFi, e un nuovo BIOS. Ed è questa la versione che al 99% si troverà nei negozi.

Ecco la parte riguardante specifiche tecniche, anche se probabilmente qualunque persona sana di mente avrà già capito che un aggeggio simile non può far girare Battlefield 1 in 4K a 120fps.

Partiamo col dire che il device non è a buon mercato, con un prezzo che si aggira tra i 300 e i 330€ da siti quali Banggood, Gearbest e Aliexpress, per superare le 500€ se già importato in suolo Europeo

Come detto in precedenza, GPD WIN monta un processore Atom Cherry Trail z8750, una CPU quad-core a 1.6GHz con Turbo Boost fino a 2.3GHzLa stessa è accompagnata da 4GB di RAM e da una eMMC da 64GB marchiata Samsung in questa sua seconda iterazione. Memoria espandibile tramite MicroSD o chiavette USB.

Lo schermo è un IPS 5.5" con touch screen a 5 tocchi, con risoluzione 1280x720 e Gorilla Glass 3.

Il sistema è a dissipazione attiva e presenta sul fondo una piccola ventola regolabile che però date le dimensioni se sotto stress può fare abbastanza casino (e scalda, non scotta ma scalda).

È presente uno speaker MONO, che spesso andrete a coprire usando il pad, quindi una mano santa la dà il Jack cuffie da 3.5". Nella parte posteriore sono presenti una porta Mini HDMI, il jack di cui sopra, una porta USB 3.0 e una USB Type-C per ricaricare il Notebook.

Le connessioni del GPD WIN

Il controller integrato è un classico Xinput (pad 360) ed è presente una levetta centrale che permette di muoversi tra tre modalità:

  • Direct Input (Quasi in disuso)
  • -Mouse
  • -Xinput

Una funzione molto utile, ma che presenta dei limiti quando è necessario uno switch rapido, per quanto spesso risolvibile tramite l’utilizzo del touch.

Il controller di GPD WIN

Passiamo ora alle cose meno noiose, e cioè cosa PUÒ e cosa NON PUÒ fare ‘sto PC da tasca.

NON PUÒ:

-Con uno schermo così piccolo NON PUÒ offrire la stessa esperienza di un notebook full size. La tastiera minuscola inoltre non risulta molto comoda per la digitazione rapida, quindi armatevi di pazienza e bona lì.

-NON PUÒ far girare titoli tripla A degli ultimi, diciamo 5 anni, e anche per alcuni degli anni precedenti è necessario scendere ad alcuni compromessi ed utilizzare alcuni workaround per goderne in modo dignitoso. Stesso discorso per gli Indie, che hanno comunque una compatibilità molto più alta, ma in alcuni casi necessitano comunque di alcuni accorgimenti. Altro limite per i tripla A è il posizionamento dei tasti L3 ed R3, inseriti in modo inconcepibile e praticamente inutilizzabili.

I tasti L3 ed R3 in quella posizione sono praticamente inutili.

PUÒ:

-Può svolgere tutte le basilari funzioni di un PC, compresi editing video (con delle limitazioni), navigazione, multimedia.
-Emulazione
-Giochi

Ho effettuato un sacco di test su varie funzioni e riporterò qui i risultati, alcuni accompagnati da video, altri per cui dovete fidarvi delle mie parole.

Giochi Steam Nativi:

I test sono stati effettuati installando Steam direttamente sulla console, ed utilizzando giochi che di certo avrebbero funzionato. Quindi no, niente Gears of War 4. I risultati sono tutti buoni, e cercherò di essere più preciso possibile per ogni gioco.
-Wonder Boy — The Dragon’s Trap: Funziona perfettamente, risoluzione nativa 720p senza modificare nulla. Gioco perfetto per un portatile.
-Psychonauts: Capolavoro partorito dalla mente malata di Tim Schafer. Gioco vecchiotto che ovviamente funziona perfettamente.
-Guns, Gore & Cannoli: Perfetto, nessun problema da riportare
-Dead Cells: Qualche rallentamento dovuto al mancato supporto alle GPU Intel, ma risulta tranquillamente giocabile. Il supporto dovrebbe arrivare in futuro.
-Hollow Knight: Gioco non molto ottimizzato, gira discretamente utilizzando una risoluzione custom di 960x544 e disattivando alcune opzioni grafiche.
-N++: Gira perfettamente, ottimo gioco da trono.
-Volgarr the Viking: Assolutamente nessun problema, a parte le nuove bestemmie che il gioco ci porta a inventare.
-Hyper Light Drifter: Alcuni cali nelle zone più affollate, ma il gioco gira in maniera più che buona.

Emulazione:

L’emulazione è ottima fino a Playstation inclusa. Alcune difficoltà con i titoli N64 (notoriamente console ostica da emulare) e quelli PSP, spesso risolvibili smanettando con le opzioni dell’ottimo PPSSPP. Gamecube è un continuo prova e riprova, ma alcuni giochi assolutamente non risultano giocabili. Si può installare l’ottimo frontend Attract Mode, in modo da rendere tutto molto più bello. Ecco un video riguardante l’emulazione Gamecube e Attract Mode:

Remote Play Steam:

Iniziano le funzioni interessanti: è possibile utilizzare in remoto i giochi Steam installati sul proprio pc principale utilizzando il controller integrato nel GPD WIN. Praticamente uno Steam Link portatile! Testato con titoli esosi come Dying Light, Prey 2017 e Dark Souls 3, non ha mai ceduto un colpo. Ecco un video riguardante Dark Souls:

Remote Play Xbox One:

Essendo a tutti gli effetti un PC montante Windows 10, grazie all’app nativa Xbox è possibile streammare i giochi dalla console principale alla portatile. Funziona quindi in modo ottimo (ovviamente dipende da come sono connesse le due console alla rete). Ecco un’esempio con Forza Horizon 3:

Remote Play PS4:

Ed ecco la vera sorpresa: il Remote Play da PS4! Ebbene sì, è possibile streammare la propria PS4 su questo piccolo aggeggino. Ma non nativamente. L’applicazione originale Remote Play di Sony richiede l’utilizzo obbligatorio di un controller PS4, il che renderebbe poco sensata la natura portatile di GPD WIN.
Ecco allora venirci in aiuto l’applicazione Remote Play dello sviluppatore TMACDEV. Quest’app viene considerata LEGACY dallo stesso sviluppatore, ma funziona ottimamente sul piccolino, permettendo di usare il controller integrato al posto del Dualshock4. Non approfondirò il modo d’uso, ma lascerò un piccolo video di Persona 5 giocato su WIN:

Con questo concludo, e spero di aver suscitato il vostro interesse con questo articolo su un prodotto che dalle nostre parti è assolutamente di nicchia, ma dal grande potenziale.

--

--