Il competitivismo estremo di Tetris 99

Del perché anche questa ennesima versione del gioco può avere il suo posto sul mercato.

Stefano Lucchi
Frequenza Critica
6 min readOct 14, 2019

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Premessa dell’autore: questa recensione è scritta dando per scontato che ognuno di voi non sia così senzadio da non aver mai giocato una partita di Tetris in vita propria e da non sapere di cosa si stia attualmente parlando.. nel caso contrario: a) vergogna b) link.

Circa un annetto fa uscì sul mercato Tetris Effect, la rivisitazione di Tetris realizzata da Tetsuya Mizuguchi; il gioco, esattamente come il suo Rez, era pieno di effetti visivi acidi e lisergici, ed esattamente come il suo Lumines aveva la musica che si “componeva” dinamicamente tramite le azioni effettuate dal giocatore durante la partita, contribuendo a trasformare ogni partita in una sorta di viaggio lisergico ai limiti del trip da droga sintetica. Ecco, a me quel Tetris Effect non è che sia proprio piaciutissimo, diciamo. Mi piacciono le produzioni di Mizuguchi (Lumines penso di averglielo ricomprato su ogni piattaforma possibile immaginabile) e sono da sempre giocatore piuttosto appassionato di Tetris; di conseguenza ero effettivamente ansioso di mettere le mani sul prodotto che sommava le due parti, ma quando finalmente lo ebbi tra le mani.. non c’è stato amore. Il primo motivo è che la nuova meccanica introdotta, quella della “zona” (immaginate una sorta di bullet time — il tempo rallentato di Max Payne — in cui completare quante più righe possibili per poi farle esplodere tutte insieme), era qualcosa di impossibile da integrare negli scontri multiplayer, venendo così relegata alla sola campagna in singolo, che peraltro era solo una serie di livelli che si completavano in appena un paio d’ore. Il secondo è che le skin “acide” intercambiabili in partita erano sì stilose, ma anche e soprattutto un handicap, perché rendevano più difficoltosa la leggibilità dello schermo, cosa che, per quello che è e rimane un gioco di abilità arcade “vecchia scuola”, è sostanzialmente un controsenso. Il titolo rimaneva una gradevole esperienza in single player, mentre il multiplayer lasciava un po’ il tempo che trovava e inevitabilmente dopo un po’ lo abbandonai.

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Prima di Tetris 99 c’è stato Tetris Effect. Belle le mante e le balene, eh, però levatevi di mezzo che vorrei vedere cosa sto giocando, grazie.

Come si rapporta invece il qui presente Tetris 99? Risposta: con l’approccio diametralmente opposto.

Con il passare degli anni, i team di sviluppo giapponesi hanno evoluto la formula di Tetris, non mancando occasionalmente di sviluppare meccaniche e/o modalità alternative, ma anche e soprattutto integrando velocità maggiori e una maggiore mobilità del pezzo nella fase precedente all’incastro; queste ultime due scelte sono volte a velocizzare il gioco e renderlo più impegnativo, ma anche più spettacolare. L’estremizzazione di questo concetto la si è raggiunta anni fa quando la Arika, casa di sviluppo storica per gli amanti del Tetris, realizzò Tetris: The Grand Master 3. Per quanto riguarda questo gioco, ecco un link su YouTube della versione arcade, dove un giocatore fa una partita raggiungendo il grado finale di Gran Master da far impallidire lo storico Evo Moment #37 di Street Fighter: guarda e impara (se non volete vedere tutto il video potete guardare anche solo gli ultimi due minuti, la parte “al buio” è da mani nei capelli).

Ebbene, questo nuovo Tetris è realizzato proprio dalla Arika di cui sopra e, come è lecito aspettarsi, si tratta di un’altra versione decisamente “aggressiva” del Tetris, votata alla competitività più pura: l’idea alla base di Tetris 99 è semplice: si mettono all’interno di una singola sessione 99 giocatori (da cui il titolo del gioco) e ci si scontra fino a quando non ne rimane solamente uno, che risulterà il vincitore finale; è la stessa meccanica che negli shooter viene usata per i Battle Royale, solo che qua ci si sfida a Tetris. Completare delle righe equivale a mandare righe di mattoncini “di fastidio” nelle colonne degli avversari ed è qui che arriva la seconda idea di rilievo di questa versione dello storico rompicapo russo: con lo stick destro è possibile scegliere come gestire il contrattacco (le righe mandate agli avversari), decidendo se inviarlo casualmente, mandarlo al giocatore più vicino al KO, se usarlo come contrattacco diretto nei confronti di chi ci ha appena attaccato — l’unico caso in cui si possono attaccare più bersagli contemporaneamente — o se mandarlo a chi ha più medaglie, le quali vengono assegnate eliminando concorrenti e di fatto mettono in mostra i giocatori più pericolosi. Tecnicamente per i contrattacchi ci sarebbe anche la possibilità di usare la mira manuale, ma si gioca a velocità talmente sostenute e con talmente tanti giocatori contemporaneamente che probabilmente lascerete perdere quest’opzione, senza contare che comunque la cpu occasionalmente cambia il vostro obiettivo perché comunque mantiene come prioritaria l’impostazione scelta con lo stick destro invece della vostra scelta manuale, rendendo quest’ultima molto meno utile di quanto avrebbe potuto essere; è invece importante alternare spesso i sistemi di contrattacco durante la partita perché certe impostazioni sono più utili in determinati frangenti piuttosto che in altri (per esempio usare il sistema delle medaglie ad inizio partita è praticamente inutile).

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Vedete tutte quelle colonnine ai lati della vostra colonna di gioco? Ecco, quella è tutta gente che è li per eliminarvi. Tanti auguri.

Giocare online è un’esperienza decisamente catartica, visto che inevitabilmente un titolo strutturato in questa maniera ha finito per attirare online i giocatori più appassionati e inevitabilmente ci si trova a scontrarsi contro veri e propri mostri di bravura che renderanno difficile anche solo raggiungere la top 20, figuriamoci vincere; se si vuole provare a sfidare altra gente online bisogna mettersi in testa che il gioco è altamente competitivo e che è necessario affinare il proprio metodo di gioco e imparare a sfruttare bene tutto ciò che questo Tetris ha da offrire, sia che si tratti delle meccaniche classiche come il T-Spin o l’hold del pezzo, sia che si tratti di meccaniche nuove come la sopra citata meccanica di mira manuale.

Le modalità di gioco al momento in cui scrivo sono quella a 99 giocatori contro altri avversari umani o contro la cpu, la Rissa Reale, che è quella in cui due giocatori si spartiscono un Joy-Con a testa, l’Arena Locale, dove si può giocare fino a sette giocatori più la cpu, e la classica modalità maratona, dove si devono completare 150 righe con diversi gradi di handicap o le famigerate 999 righe. Il gioco è arricchito di icone e sfondi sbloccabili per il profilo; le prime si ottengono completando traguardi progressivi prefissati internamente al gioco mentre i secondi con dei ticket che si possono guadagnare completando fino a quattro missioni giornaliere per volta.

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Tra le skin sbloccabili non potevano certo mancare quelle a tema Nintendo

Tetris 99 è stato originariamente pubblicato come titolo da scaricare gratuitamente dall’eShop e richiede l’abbonamento per essere giocato online; con il tempo il titolo ha visto integrare nuove modalità e da qualche settimana è disponibile anche una versione fisica, che comprende già gli aggiornamenti e le modalità di gioco offline per “giustificare” lo scatolato e soprattutto un abbonamento online di un anno, che rende il pacchetto piuttosto interessante; chi invece non è interessato può banalmente scaricare il gioco dall’eShop ed eventualmente farsi l’abbonamento.

Si tratta di un gioco che richiede dedizione, ma che sa regalare anche grandi soddisfazioni; dopo la mezza delusione di Tetris Effect era proprio quello che ci voleva.

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