L’E3 2021 secondo Frequenza Critica

Il ritorno della fiera losangelina sarà stato all’altezza del passato?

Stefano “Revan” Castagnola
Frequenza Critica
10 min readJun 21, 2021

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I giochi dell’E3 2021

Dopo l’assenza dello scorso anno, l’E3 è tornato, sebbene per ovvi motivi in forma esclusivamente digitale, e in una manciata di giorni si sono susseguite conferenze che hanno visto protagoniste molte delle più grandi aziende del settore. Non tutte però, con Sony che continua a preferire il formato degli State of Play e EA presente solo indirettamente nelle conferenze altrui.

A prescindere dalle scelte del produttore giapponese, abbiamo comunque assistito a numerosi annunci nuovi di zecca, osservato un po’ più nel dettaglio giochi che si erano già mostrati mesi (o anni) fa, pure visto alcune interviste troppo lunghe che sarebbero state più appropriate in un altro evento (parlo di te, Koch Media) e alcune scenette di dubbio gusto che però fanno parte della tradizione dell’E3 da tempo immemore.

Senz’altro non è stato l’Electronic Entertainment Expo (anzi, dovrei dire Experience, visto il rebranding) più emozionante di sempre, e dopo tutto era anche preventivabile, viste le difficoltà del periodo e i continui rinvii, ma comunque qualcosa di interessante si è visto e siamo qui proprio per fare il nostro punto della situazione, dando il nostro parere sugli eventi e le conferenze appena concluse.

Il parere di Marco “Thresher3253” Accogli

L’opinione media su questo E3 2021, non solo all’interno di questo articolo, si potrebbe esprimere con un sonoro “meh”. L’emoticon del tipo che fa spallucce rappresenta alla perfezione una conferenza come quella di Ubisoft, che non ha portato novità particolarmente interessanti, così come quelle di Capcom e Take Two, che non ci hanno proprio provato. Il momento memetico dell’anno ce l’ha consegnato Square Enix con la sua lotta contro il caos di Final Fantasy Origin, mentre Nintendo ha lanciato il contentino ai fan con i soliti brand schivando accuratamente tutte le richieste di maggiori informazioni sulla cosiddetta Switch Pro.

Screenshot di Replaced
Replaced si è imposto come uno dei giochi da seguire con più attenzione, grazie anche a una direzione artistica di grande effetto.

Di conseguenza, data la decisione di saltare anche quest’anno l’evento da parte di Sony, Microsoft è stata l’unica tra le grosse case a consegnare una conferenza capace, se non di eccellere, quantomeno di distinguersi. S.T.A.L.K.E.R. 2 esiste davvero, Arkane sta sviluppando qualcosa di nuovo, Starfield arriverà (forse) l’anno prossimo, Atomic Heart sembra un titolo davvero folle, Replaced appare molto intrigante e insomma, di materiale ce n’è. Peccato solo che la tanto agognata ribalta di Xbox pare essere ancora lontana in un panorama dove c’è ancora bisogno delle esclusive per vendere hardware, in quanto buona parte dei titoli presentati, siano essi multipiattaforma o esclusivi, non arriveranno prima del 2022, lasciando una line-up del 2021 nelle mani dei soliti Halo e Forza. In compenso, quasi tutti i titoli visti saranno disponibili al lancio nel Game Pass, per cui di certo non mi posso lamentare.

Ma la vera sorpresa di quest’anno è arrivata dal mondo indipendente. Pacchi di titoli sono stati annunciati e mostrati nelle conferenze di Devolver Digital, Limited Run Games e soprattutto Guerrilla Collective. Soprattutto quest’ultima ha portato uno show davvero molto interessante: si sono finalmente viste IDEE FRESCHE e originali, nelle quali si denota tanta voglia di provare qualcosa di nuovo, di apporre nuovi twist a meccaniche già esistenti e abusate all’infinito. Tra le produzioni più interessanti cito BPM: Bullets per Minute, Aragami 2, Batora: Lost Haven, Loot River, Severed Steel, Behind The Frame, Grime e Aeon Drive; di sicuro non riceveranno la stessa attenzione di altre produzioni, ma sembrano effettivamente molto divertenti e sono videogiochi ancora progettati attorno all’esperienza ludica — e non commerciale — del giocatore.

Il parere di Luca “Jonsy Duke” Polletta

Molti bassi, pochi alti e ancor meno sorprese durante questo E3 del 2021, che è sembrato più un promemoria su giochi già annunciati nei mesi passati che una vetrina per nuovi e inediti annunci. Per fortuna qualche comparsata inaspettata c’è stata, in particolare non mi aspettavo un trailer così corposo di S.T.A.L.K.E.R. 2: Heart of Chernobyl.

S.T.A.L.K.E.R. 2 screenshot
L’attesissimo S.T.A.L.K.E.R. 2 è tornato a mostrarsi con nuovi e interessanti spezzoni di gameplay.

Il nuovo capitolo dell’ormai storica serie di sparatutto in prima persona si mostra finalmente in un trailer di gameplay a base di sparatorie contro umani e mutanti ed esplorazione della Zona devastata dalle anomalie, e lo fa con un comparto tecnico ben più che decente, anni luce avanti rispetto a quanto visto nei predecessori.

Il parere di Stefano Lucchi

Era difficile capire cosa aspettarsi da questo E3, dato che arrivava a ridosso di più di un anno in cui un po’ tutta l’industria era rimasta ferma al palo a causa del Covid. Personalmente speravo che potesse costituire una ripartenza rivolta al futuro con un po’ di annunci di progetti a venire, mentre invece si è rivelata cartina al tornasole di un periodo di staticità che a quanto pare ci accompagnerà ancora per un po’. Se da una parte c’è Ubisoft che ha riciclato un po’ di contenuti ma che è riuscita comunque a portare a casa la sua conferenza, dall’altra abbiamo gente come Capcom, Square Enix e Gearbox che hanno faticato a mettere insieme 4–5 titoli da mostrare, Bandai Namco che addirittura ne ha portato solo uno e Take Two che non aveva manco quello (seriamente, a cosa stessero pensando quando hanno pianificato quella chiacchierata di Zoom Dio solo lo sa).

Immagine di Tales of Arise
Un po’ di spazio anche al Giappone, con Tales of Arise che si è guadagnato la palma di titolo più atteso di uno dei nostri redattori.

A fare la voce grossa rimangono giocoforza solamente i produttori hardware con le loro divisioni First Party, Nintendo e Microsoft (Sony continua a farsi gli eventi suoi, con black jack e squillo di lusso [cit.]). La prima che è andata sul sicuro proponendo la solita carrellata di titoli “nintendosi” nuovi e non, la seconda è rimasta da sola a far la voce grossa con titoli suoi e di terzi parti in una conferenza solida ma che per me non ha brillato, visto che tutta la roba più interessante come Redfall, Replaced e The Outer Worlds 2 non la vedremo per almeno un anno. Nel frattempo quello che ci rimane sono i soliti Halo e Forza, che rappresentano un po’ la solita minestra a cui gli utenti Xbox sono stati abituati negli ultimi anni: buona, ma dopo un po’ stufa.

Più che mai questa è stata la fiera degli indie. Summer Game Fest, Guerilla Collective, Wholesome Direct, Devolver Direct, Future Games Show e Freedom Games Showcase ci hanno portato in dote UNA VALANGA di giochi indie fighi che hanno allungato a dismisura la mia wishlist di Steam e su cui non vedo l’ora di mettere le mani. A tutto questo si aggiunge la conferenza di Limited Run Games, sul cui portale spendo sempre troppi soldi.

Di questo E3 il mio titolo più atteso è Tales of Arise. Ci sono altri giochi che mi interessano ovviamente, ma non so se li prenderò al day one o se mi affiderò al recupero postumo come spesso accade.

Il parere di Ioannis Largo

Ah, Dama, vuoi una mia opinione su questo E3? Sicuro? Non è l’evento che fa per me: troppo veloce e luccicante, Randy Pitchford che entra sulle note di Living in America cantata da James Brown. Ah, giusto, quello è Rocky IV.

Copertina di Starfield
Di Starfield abbiamo visto pochissimo e l’attesa si preannuncia ancora molta lunga, ma il nuovo lavoro di Bethesda sta già facendo parlare di sé. E parecchio.

Possiamo tutti affermare tranquillamente che Super Smash Bros si è trasformato in M.U.G.E.N. così gradualmente che non ce ne siamo nemmeno accorti. Debutta Kazuya Mishima! Scommetto che la seiyu che ha dato la voce a Mai Shiranui ha fatto qualche sgarro a qualche alto papavero della Nintendo.

Sono contento di aver visto l’ennesimo trailer di Age of Empires IV, ma sono rimasto sorpreso dall’annuncio di Elex 2. Siamo sinceri, il trailer non era niente di che, ma provai di sfuggita il primo e posso affermare che era il tipico gioco che ha le qualità ma non si impegna. Vediamo cosa avranno in mente i ragazzi di Piranha Bytes e se si saranno resi conto che non è possibile ripetere all’infinito le meccaniche del primissimo Gothic.

A novembre 2022 arriverà anche Starfield, che dovrebbe spremere a puntino l’hardware delle console di nuova generazione. Probabilmente non lo proverò perché privo di tal hardware, ma incrocio le dita, potrebbe arrivare la space opera definitiva che manderà in soffitta le avventure di quel brutale comandante Shepard.

Ci sarebbe anche The Outer Worlds 2 di Obsidian, ma a stento ho provato il primo (e lo guardo pure con sospetto). Ennesimo trailer di Far Cry 6, 2K si tira e non propone nessuna anticipazione del misterioso Bioshock 4. Tirata di orecchie per i Rabbit and Bear, perché il trailer di Eiyuden Chronicle: Hundred Heroes è troppo banale. Sembrava quello di un eroge gacha (e i trailer di quest’ultimi sembrano un servizio shock della D’Urso con la musica dei Two Steps from Hell). Idem per Stranger of Paradise: Final Fantasy Origin, per un attimo lo avevo confuso per un The King of Fighters: Maximum Tamarro Impact III.

Il parere di Stefano “Revan” Castagnola

Non è stato un E3 stupefacente e in passato abbiamo senza dubbio assistito a conferenze ben più spettacolari, su questo credo saremo d’accordo un po’ tutti. Tuttavia, considerando anche il periodo, non me la sento di essere troppo negativo… e poi qualcosa di interessante l’abbiamo visto, perfino nell’evento di Koch Media, che per qualche motivo ha pensato di imbastire uno show di quasi due ore occupandone i tre quarti con approfondite interviste ai propri team. Anche così comunque qualche nome da appuntarsi sul taccuino c’è: oltre all’ovvio King’s Bounty II, che dovrebbe arrivare ad agosto, mi sono senz’altro segnato Encased, che pare un GdR vecchia scuola piuttosto interessante, nonché ispirato da nomi come Fallout (i primi due), Baldur’s Gate e Divinity: Original Sin.

Encased in azione
Da questa schermata si intravedono già diverse opzioni “ruolistiche” tra cui scegliere in Encased, nuova produzione che è sembrata avere un buon potenziale.

Fra le grandi conferenze, la più scoppiettante è senz’altro stata quella di Microsoft, che non poteva permettersi di deludere e non l’ha fatto, mostrando diversi giochi interessanti, tra cui numerose produzioni first-party. Il grande nome è senza dubbio quello di Starfield, il prossimo lavoro di Bethesda Softworks, che però onestamente non è l’opera che mi interessa di più fra quelle mostrate, mentre sono decisamente più curioso nei confronti di Age of Empires IV, The Outer Worlds 2, Psychonauts 2, S.T.A.L.K.E.R. 2, Somerville, Replaced e Twelve Minutes.

Quella di Microsoft è stata senza dubbio una bella conferenza, ma non priva di alcune sbavature. Innanzitutto, gran parte dei giochi annunciati arriveranno soltanto nel corso del 2022 (o anche più tardi), inoltre dopo la fredda accoglienza dell’anno scorso ci si aspettava di vedere un bello spezzone di gameplay di Halo Infinite, che mostrasse la campagna di gioco e soprattutto i passi in avanti rispetto alla build del 2020. Invece no, al suo posto c’è stato un trailer cinematografico, per quanto 343 Industries abbia comunque mostrato il gameplay della componente multiplayer, che tra l’altro sarà pure free to play. Rimane un evento convincente, ma Halo rappresenta il principale simbolo di Xbox Game Studios e mi sarei aspettato qualcosa in più, anche per dissipare i dubbi dei giocatori più scettici.

Il parere di Fabrizio “Bix” Salis

Era da anni che non mi capitava di essere così poco interessato all’E3, avevo già annusato un’edizione non esattamente scintillante. Perciò per farmi un’idea non ho seguito le conferenze in diretta, ma mi sono limitato a guardare i trailer dei titoli che più mi incuriosivano.

Immagine di Age of Empires 4
Age of Empires IV arriverà a fine anno, direttamente sul Game Pass PC, aggiungendosi ad altri giochi attesi come Psychonauts 2, Forza Horizon 5 e Halo Infinite.

Messa da parte le doverose citazioni agli indie spacciati per AAA e al CAOS, è indubbio che l’unico produttore ad averci davvero creduto è stato Microsoft. Per l’ennesima volta (e per fortuna) il focus è stato sul Game Pass e sul marasma di giochi che il servizio accoglierà nei prossimi due anni. Non mi metterò a citarli tutti, ma l’impressione è che sia ancora troppo presto per vedere qualche risultato concreto delle acquisizioni a raffica della casa di Redmond: Hellblade 2 scopriamo essere ancora in fase di pre-produzione, Obsidian ha annunciato The Outer Worlds 2 ma Avowed è disperso in azione, Starfield ha una data e nient’altro, idem per Redfall… e la lista è ancora più lunga. Sul prossimo gioco di ruolo Bethesda mi voglio soffermare un secondo in più per dire che mi fa un po’ paura l’idea che si tratti di uno “Skyrim fantascientifico”; davvero non è possibile andare oltre quella formula che inizia a essere un po’ stantia?

Alla fine quest’anno si punterà tutto su Forza Horizon 5, Halo Infinite e Age of Empires IV. Il primo sembra aver fatto un salto tecnico notevole, ma non mi aspetto chissà quali innovazioni a livello di gameplay (come è successo nel salto tra 3 e 4 del resto). Di Halo è stato rivelato il multiplayer free to play, che potrebbe contribuire a rendere la community ancora più grande, ma della campagna non si è sentito niente, e questo mi fa ipotizzare un possibile ulteriore rinvio della sola componente single player. Age of Empires IV sembra il II con grafica migliorata, per cui non potrà che far felici i fan. Si sarà capito che non mi sto mettendo le mani nei capelli per quanto proposto in questo triste 2021, ma il fatto che sarà tutto incluso nel mio abbonamento non può che rendermi felice; senza dimenticare il prossimo arrivo nel catalogo di diversi indie molto interessanti, come Sable, Twelve Minutes e Hades.

Chiudo con un accenno al concentrato di trash che è il trailer di Elex 2, gioco di cui non si sentiva proprio il bisogno. A questo punto forse è meglio che i tedeschi concentrino tutte le loro forze su quello che sanno fare meglio: i simulatori di lavoro.

Insomma, un E3 tutt’altro che scoppiettante, almeno secondo la nostra redazione. Qualche gioco da osservare comunque c’è stato e in particolare S.T.A.L.K.E.R. 2 è probabilmente quello che si è fatto notare di più, non solo per l’eccellente veste grafica con cui si è presentato. Certo, bisognerà capire se arriverà davvero ad aprile 2022 o se invece toccherà aspettare un po’ di più; in ogni caso il ritorno degli ucraini di GSC Game World è una delle notizie più interessanti e da seguire con più curiosità.

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Stefano “Revan” Castagnola
Frequenza Critica

Si è innamorato dei giochi di ruolo esplorando la Costa della Spada tra l’Amn e Baldur’s Gate, ma non disdegna anche altri generi di avventure.