GIM in musica

Sergio Farruggia
G I M
Published in
2 min readJan 5, 2018

Questo post è stato pubblicato il 23 marzo 2015.

Mentre è ancora in corso l’inchiesta pubblica definitiva UNI del progetto di norma riguardante i profili professionali per l’Informazione Geografica (vedi qui), viene riproposto, accompagnandolo con i sentiti ringraziamenti a tutti coloro che in questo biennio hanno preso a cuore e hanno sostenuto -con suggerimenti, proposte e fattivi contributi- la proposta della nuova figura professionale del GIM e l’inizitiva avviata da UNINFO su sollecitazione di AgID.

Assumendo questo primo risultato quale sprone che ci guidi verso nuove tappe nell’anno entrante, auguriamo a tutti i sostenitori del GIM un prospero 2018.

music — IMG_0995 _ N i c o l a _ Flickr

I dizionari ci dicono che la musica è l’arte di ideare e produrre successioni di suoni e si manifesta come forma di espressione culturale integrata con le varie attività sociali, concorrendo al collegamento fra conoscenza ed espressione, alla coesione sociale ed etnica, nonché alla trasmissione culturale.

Immaginando anche per il Geographic Information Manager una forma di espressione analoga, forniamogli le geo-note che potrà usare perché svolga il suo compito creando opere armoniose.

DOcumentare la produzione e il consumo dell’informazione geografica della città/comunità.

REgistrare l’evoluzione nel tempo dei flussi d’informazione geografica prodotta e consumata e REcepire le indicazioni per la programmazione delle attività.

MIsurare la capacità di fruizione dei geo-dati (spatial enablement), contribuendo con proposte a MIgliorare la conoscenza e la condivisione di questo valore.

FAvorire la partecipazione della comunità e FAcilitare la collaborazione sia tra le diverse componenti e categorie, sia all’interno di ognuna.

SOLlecitare l’attenzione e il coinvolgimento di componenti della comunità sfavorite, demotivate o disinteressate.

LAvorare in rete, mantenendo rapporti con organismi e progetti “smart” a tutti i livelli (regionale, nazionale e internazionale), promuovendo iniziative di networking.

SIncerarsi costantemente che il proprio comportamento sia in sintonia con i bisogni di una comunità geo-consapevole, recependo i feedback ricevuti dalla comunità stessa.

L’ottava nota: il Silenzio. Le pause sono indispensabili per ascoltare “i suoni” della comunità geo-consapevole.

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