Racconti e consigli per una community

Davide Giordano
GDG Torino
Published in
6 min readJan 27, 2017

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Ciao a tutti!

In origine questa doveva essere una chiacchierata tra me e il community manager che in Google segue il lavoro dei Google Developer Group in Italia. Poi mi sono lasciato prendere dal mio consueto vizio: parlo troppo.

E da una chiacchierata è nato prima un documento e oggi un articolo sul mio blog Medium personale, dateci un’occhiata e scoprite la vita da insider in una community fantastica negli ultimi 12 mesi.

Le premesse: mi sembra più che onesto dare qualche informazione extra ai non addetti ai lavori. In primis, cosa sono questi Google Developer Group?

Ecco, una slide tutta per voi :)

All’inizio siamo partiti in 4 persone, circa un anno fa infatti hanno cominciato ad interessarsi al GDG sia Wilfried Mbouenda che Alessia De Marco.

Cos’ha portato Alessia e Wilfried a dare una mano a questa community?

Questi ragazzi del Google Developer Group iniziavano a fare cose interessanti e perché no, potevano essere quelli giusti per dare vita a nuovi progetti.

Valentina (che presto conosceremo) e Alessia

Con loro è nata la track di quattro incontri Trendroid con l’obiettivo di fornire gli strumenti per creare un’app perfetta.

A fianco di Trendroid si è tenuto StudyJam, un corso per imparare a programmare in Android, adatto a chiunque: anche chi non ha mai toccato una riga di codice. Entrambi i progetti hanno rappresentato una forte cassa di risonanza per il GDG Torino e ci hanno fatto capire che molte persone potevano essere interessate a collaborare in diversi modi con questa realtà.

May the code be with you — StudyJam 2016

Forse possiamo fare di più?

A scatenare l’idea di allargare il nostro team è stato però DroidCamp, il “sogno nel cassetto” di questo GDG Torino, un evento di una giornata intera dedicato al racconto e agli strumenti che si celano dietro un’app di successo.

Abbiamo cominciato a pensarci a maggio del 2016, dopo essere stati al 42accelerator:

Si tratta di un acceleratore a Torino che voleva collaborare con noi per realizzare qualche evento o talk: uno spazio super informale e molto aperto.

Quando l’ho visto mi sono detto, perché non fare un evento in grande qua dentro?

L’idea iniziale era infatti di fare DroidCamp all’interno di questo spazio, utilizzando un palco principale per i talk e una saletta chiusa per i workshop.

Fase 1: allargamento del core-team (chiama gli amici)

Ci siamo subito resi conto che da soli non saremmo riusciti a combinare molto, eravamo troppo pochi e mancavano certe competenze, ad esempio qualcuno che gestisse i social al posto di Alessia, che nel frattempo doveva terminare gli esami, e qualcuno che si occupasse dell’identità grafica dell’evento.

Per colmare questo vuoto ho cominciato a rivolgermi personalmente ad amici con i quali avevo già fatto grandi cose nell’anno precedente in JEToP, ad esempio Davide e Andrea Arcoraci che si occupano di design, entrambi studenti laureandi.

Disperato ho chiesto ad un amico se conosceva qualcuno che potesse darci una mano con i social ed è così che abbiamo conosciuto Valentina e ci siamo anche aperti ad un’altra realtà dopo il Poli e l’Università, la Scuola Holden.

Con questo team abbiamo organizzato l’ultimo episodio di Trendroid a giugno, dedicato al mondo del gaming, durante il quale abbiamo anche svolto la premiazione di StudyJam.

Quella sera stessa abbiamo dato vita a un team building improvvisato: ci siamo presi un birra con alcuni partecipanti e abbiamo scoperto che molti volevano conoscere meglio il GDG e dare una mano.

Nel mese di giugno completiamo anche l’identità e la definizione di DroidCamp, ma ci accorgiamo che non siamo ancora abbastanza volontari nel core-team per realizzare l’evento.

ho chiamato gli amici!!! — Il GDG Torino in una calda giornata d’estate

Fase 2: together for more

A metà giugno rinviamo la data di DroidCamp e lanciamo un’altra iniziativa Together For More per trovare persone che vogliano collaborare attivamente con il GDG.

Tra giugno e fine luglio realizziamo quattro incontri, il primo in un locale, il secondo nell’ufficio di una startup ed il terzo alla Scuola Holden, quest’ultimo segna anche l’inizio della collaborazione con la Scuola che presto ci ospiterà per l’altro evento Sognando la realtà.

Infine l’ultimo incontro in Talent Garden Torino.

Tutti gli incontri avevano delle prove piu’ o meno informali, per valutare come i ragazzi si relazionano, la loro volonta’ e le loro capacita’.

Fase 3: tenere unite le persone

Da questo momento in poi diventiamo 33 persone, ci ritroviamo tutti la prima volta dopo le vacanze all’Istituto Superiore Mario Boella.

Per tenerci tutti uniti innanzitutto ci vediamo ogni settimana: abbiamo una partnership con TAG Torino che in diverse sere ci da accesso agli spazi per delle riunioni. Ogni team (relazioni esterne, comunicazione etc.) si ritrova, tutti si sentono coinvolti e sempre “sul pezzo” e chiaramente ognuno fa una parte del lavoro, portandosi a casa soddisfazioni e la consapevolezza di aver imparato qualcosa di nuovo.

Per esperienza personale nel team di relazioni esterne posso dirvi che cerchiamo di proporre sempre nuove attività, andare a eventi, fare formazione, berci una birra assieme o andare al sushi.

Ogni momento, come l’ultima immagine, relativa all’hangout del 29 dicembre, oppure quella prima dove abbiamo fatto gli scatti per la locandina di Sognando la realta, diventa un’occasione di divertimento.

La multidisciplinarietà, la diversità di competenze e la curiosità ci portano spesso a strafare, poi puntualmente ci tocca rincorrere i nostri stessi impegni.

Ma la soddisfazione è sempre tanta e ci permette di dare vita a cose così:

In conclusione penso che la gente venga perché si sente parte di una famiglia, si diverte, fa cose importanti e soprattutto vede i risultati del proprio lavoro (una locandina sui social, una pagina Facebook che cresce, un talk preparato personalmente, uno speaker importante da fuori, un partner che vuole collaborare etc.)

Non tutto è “rosa e fiori”, qualcuno l’abbiamo perso per strada, ma l’obiettivo di realizzare questo DroidCamp, OpenGDG e tutti gli altri appuntamenti che ci sono nel mezzo è un forte collante e i buoni risultati ci motivano e ci spingono a fare sempre meglio.

Davide Giordano — davide.giordano1991@gmail.com

GDG Torino

Per qualsiasi domanda, dubbio o curiosità scrivetemi pure!

ps. vi aspetto a Sognando la realtà, un evento sulla realtà virtuale tutto nostro, dai modelli/e delle foto (quella in alto è Giada) alla macchina da scrivere vintage usata!

Il 2 febbraio alla Scuola Holden! Qui per iscriversi!

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Davide Giordano
GDG Torino

Startup & Technology enthusiast | Product Owner @bunq