Uno sguardo alle professioni tech in Italia. Competenze, Caratteristiche, Stipendi [Report 2018]

Luca GeekandJob
GeekandJob Blog
Published in
6 min readJun 14, 2018

Il settore ICT oggi vale il 4,8% dell’economia europea, e incide per il 50% sulla produttività dell’UE.

Ed è in continua evoluzione: la richiesta di talenti tech aumenta in media del 26% ogni anno.

Ma cosa si sa del mondo del lavoro ICT in Italia?

Troppo poco.

Che competenze ci sono, e quali invece mancano? Quanto sono pagate? Quanto è soddisfatto chi ci lavora?

Avere queste informazioni è fondamentale per capire in che direzione sta evolvendo il settore tecnologico, e quindi il mercato del lavoro italiano.

Fondamentale per gli sviluppatori: perché siano più consapevoli della loro situazione rispetto a quella del loro settore e dei loro colleghi. (Se sei uno sviluppatore, speriamo di averti nella nostra community!)

E allo stesso tempo fondamentale per le aziende: solo avendo informazioni di prima mano sui desideri e sulle richieste dei talenti tech possono mettere in atto strategie efficaci per attirarli e trattenerli. (Se sei un datore di lavoro, siamo pronti ad aiutarti a raggiungere questi sviluppatori)

Consapevoli di questa necessità, noi di GeekandJob abbiamo deciso di mettere in campo la nostra community di esperti dell’ICT: abbiamo chiesto quali sono le tecnologie che usano, qual è la loro realtà lavorativa e qual è la realtà che vorrebbero.

Prima di passare all’analisi dei risultati, ecco alcuni degli aspetti più interessanti che ne sono emersi.

  • Sviluppatore Full Stack” è il titolo lavorativo più diffuso
  • Milano è la città che offre il maggior numero di posto di lavoro per professionisti digitali
  • L’86% dei lavoratori tech non riesce a sfruttare il lavoro da remoto in modo consistente
  • La maggior parte dei talenti digitali ritiene di dover essere pagato tra il 10% e il 30% in più di quanto percepisce
  • L’84% dei lavoratori ICT è pronto ad accettare nuove offerte di lavoro, ma solo il 25% le cerca attivamente.

Anagrafica

La fascia più rappresentata è quella dei trentenni, che da sola comprende quasi la metà dei partecipanti; seguono i ventenni. Passati i 50 anni, il numero di professionisti cala drasticamente.

Istruzione

Poco più di un terzo è diplomato (36,6%), mentre il 62,5% ha almeno una laurea triennale.

Informatica (38,9%) e Ingegneria (24,4%) sono le lauree numericamente più rilevanti, mentre gli Istituti tecnici sono più rappresentati dei Licei (l’11,5% degli Istituti contro il 6,1% dei Licei).

Posizione e categoria lavorativa

Gli sviluppatori costituiscono la maggior parte dei partecipanti: più di uno su 3 si è definito “Sviluppatore Full Stack”, di gran lunga la posizione più numerosa. Seguono gli Sviluppatori Back End (quasi il 12%) e Front End (5,8%). Insieme, queste tre tipologie di sviluppatori rappresentano il 60% di chi ha risposto al questionario.

Il mondo tech è composto per lo più da dipendenti (oltre il 70%). Il 12,6% si è classificato freelance; su numeri simili (11,2%) si attesta chi affianca attività da freelance al lavoro dipendente.

Circa il 3% è invece proprietario di azienda e/o agenzia.

Orario lavorativo

Le 40 ore settimanali sono di gran lunga l’orario più diffuso (66%).

Linguaggi di programmazione

I linguaggi di programmazione più diffusi sono HTML, MySQL e JavaScript, sommando i diversi livelli di conoscenza (base, medio, avanzato) che sono stati espressi dagli intervistati.

Tra i meno conosciuti si sono posizionati GO, ABAP e F#.

Interrogati su quale linguaggio di programmazione volessero imparare, i talenti tech si sono espressi in particolare a favore di GO, il linguaggio di programmazione open source sviluppato da Google. Seguono poi Python, Scala e Ruby.

Luogo

Il podio delle città che offrono il maggior numero di lavori high tech è composto da Milano in prima posizione, seguita da Roma e Torino.

La situazione per quanto riguarda le regioni rispecchia in parte quest’ordine, con Lombardia e Lazio nelle prime due posizioni, seguite da Emilia Romagna e Piemonte.

Lavoro da remoto

Il lavoro da remoto, una delle caratteristiche più comunemente collegate al lavoro in ambito tecnologico, non è ancora diffuso in modo consistente: quasi il 40% di chi ha risposto al questionario non lavora mai da remoto.

E se si aggiunge questo dato al 46% delle persone che sfruttano il remote working solo saltuariamente, si evince che l’86% dei lavoratori tech non è nelle condizioni di poter utilizzare il lavoro da remoto in modo consistente e continuativo.

Grandezza dell’azienda

I professionisti digitali lavorano in aziende di tutte le dimensioni, da start up a grandi organizzazioni aziendali. Se il 30% degli intervistati lavora in grandi aziende, con più di 250 dipendenti, la metà lavora per piccole aziende (40%) o start-up (10%).

Esperienza Lavorativa

Il range di esperienza è ampio per i lavoratori informatici italiani, e distribuito abbastanza uniformemente.

È un dato che contrasta con la tendenza evidenziata dalla ricerca di Stack Overflow, in cui circa un terzo dei programmatori ha un’esperienza professionale che si concentra negli ultimi 5 anni.

La mappa del Salario Tech

Più del 40% degli intervistati percepisce uno stipendio annuo che va dai 20 ai 30 mila euro, mentre un altro 27% rientra nella fascia dei 30/40.000 €. Poco più del 5% arriva a prendere più di 50.000€ all’anno.

Ma i talenti tech pensano di essere pagati quanto meritano?

A quanto risulta, no. Confrontando lo stipendio desiderato e quello percepito, le percentuali di incremento più frequenti sono comprese tra il 10 e il 30% in più.

Quasi un intervistato su 3 crede che il proprio lavoro dovrebbe essere pagato tra i 30/40.000€ annui, e più del 16% pensa di meritare oltre 50.000€.

Benefit

I talenti tech non percepiscono solo il salario in cambio del loro lavoro. Sempre più spesso infatti le aziende forniscono dei benefit. I più diffusi sono il pc aziendale e i buoni pasto. Seguono i corsi di formazione, anche attraverso forme di e-learning, e la copertura assicurativa sanitaria.

Ma i lavoratori cosa vorrebbero?

I benefit desiderati rispecchiano quelli che non vengono forniti dalle aziende: spiccano quindi palestra e auto aziendale.

È rilevante notare che i corsi di formazione occupano anche in questo caso una posizione alta: è indice dell’importanza percepita del lifelong learning.

Soddisfazione

In definitiva, i professionisti digitali sono soddisfatti del loro lavoro?

Le risposte sono composite: in molti sono concordi nel dirsi soddisfatti dei linguaggi di programmazione utilizzati, degli orari di lavoro e dell’autonomia decisionale.

I punti critici restano invece salario e benefit, che sono ritenuti inadeguati, seguiti dall’impossibilità di sfruttare il lavoro da remoto e dalle scarse opportunità di carriera.

L’insoddisfazione quanto incide sul desiderio di cambiare lavoro?

Ricerca nuovo lavoro

La ricerca di lavoro è soprattutto passiva: l’84% dei lavoratori sarebbe disponibile a cambiare lavoro, e più del 57% lo cerca passivamente.

Sono due i dati rilevanti: da una parte significa che il processo di selezione deve essere particolarmente proattivo nell’individuare e acquisire i talenti.

Dall’altra parte, viene evidenziato un problema nelle aziende nell’employee retention, ovvero nel mantenimento dei talenti: meno di 1 lavoratore su 5 si dice contento della posizione lavorativa in cui si trova.

Ma che cosa cerca chi vuole un nuovo lavoro?

Caratteristiche del nuovo lavoro

L’utilizzo di tecnologie avanzate è tra le priorità indicate.

Seguono poi gli elementi su cui si concentra l’insoddisfazione: opportunità di carriera, possibilità di lavorare da remoto e uno stipendio di base elevato.

Note & Contatti

Le risposte al questionario sono state 780. Le risposte non erano obbligatorie, per cui il numero di risposte effettive varia per ogni singola domanda.

Ringraziamo tutti gli utenti di GeekandJob che hanno contribuito al questionario con le loro risposte.

GEEKANDJOB è la piattaforma leader italiana per l’incontro tra le aziende e i talenti tech, la cui tecnologia permette di identificare e raggiungere rapidamente candidati in linea con i requisiti ricercati ed interessati al ruolo, rendendo il processo di ricerca più rapido ed efficiente.

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