La Casa Museo Giovanni Pascoli di Castelvecchio di Barga

A Barga, nel cuore della verde Valle del Serchio, incastonata tra gli Appennini e le Alpi Apuane, si trova la Casa dove Giovanni Pascoli dimorò dal 1895 al 1912. L’abitazione mantiene ancora oggi gli spazi e gli arredi dell’epoca: tutto è rimasto come al tempo in cui il poeta vi risiedeva con la sorella Maria.

La Casa Pascoli di Castelvecchio di Barga
La facciata della Casa con il giardino all’italiana

La storia dell’arrivo di Pascoli a Barga è tanto affascinante quanto frutto del caso. Durante il periodo di insegnamento a Livorno, il poeta cominciò a meditare sulla necessità di trovarsi un buen retiro in campagna: conobbe casualmente l’esistenza di Barga tramite due amici originari del luogo.
Nella frazione di Castelvecchio Giovanni decise di prendere in affitto una villa che successivamente acquistò: da quel momento alternò i soggiorni nella “bicocca di Caprona” ai periodi trascorsi nelle città dove lo portavano gli impegni di docenza. Castelvecchio divenne il centro di uno dei più prolifici e felici periodi di creazione letteraria. Il luogo e i suoi abitanti gli furono fonte di ispirazione continua: le persone che Pascoli frequentava più volentieri erano quelle di campagna, di cui studiò gli usi e le tradizioni, analizzò i problemi di particolare risonanza sociale e umana come l’emigrazione, assorbì il linguaggio parco e ricco di metafore, trasferendolo poi nella poesia.

Il giardino con il vigneto; sullo sfondo, la chiesina di San Niccolò
Il vigneto e, sullo sfondo, la chiesa di San Niccolò

Alla Casa, oggi proprietà del Comune di Barga e visitabile come museo, si accede da un vasto giardino corredato da una zona destinata a orto. All’interno, insieme agli arredi e agli oggetti dell’epoca, si conservano le migliaia di volumi della biblioteca del poeta e il suo ricchissimo archivio. Attigua alla Casa è la cappella dove riposano le spoglie di Pascoli e della sorella Maria.

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