Introduzione

Quanto è grande l’impatto di Internet nei campi della politica, della partecipazione politica e, più in generale, della partecipazione collettiva?

Dare una risposta misurabile e definitivamente certa è impossibile perché si tratta in tutti i casi di attività e sistemi complessi e in costante evoluzione. Politica, partecipazione e Internet sono comunque accomunati dal fatto che si tratta di tre dimensioni derivanti dalla capacità umana di definire se stessa, stabilire relazioni, costruire senso, comunicare e dare vita a un ecosistema. Internet, in particolare, ha cominciato a suscitare interesse sul piano degli effetti e delle ricadute sulla politica a partire da un paio di decenni. Alcuni studi si sono inoltre focalizzati sul ruolo di Internet nella sfera dell’azione collettiva. Si tratta di ricerche e approfondimenti che coinvolgono diverse discipline tra cui la sociologia, la psicologia e la scienza politica.

La condizione di sempre maggiore connessione alla Rete di persone e cose apre la strada a nuove modalità di organizzazione e gestione degli ecosistemi in generale e, sul fronte della politica e della partecipazione, delle associazioni partitiche, dei movimenti e dei cittadini che aderiscono a una causa o partecipano alla vita politica.

Negli ultimi anni si parla molto dei vantaggi e degli strumenti offerti da Internet ai partiti e ai movimenti per organizzare eventi, campagne elettorali e vincere competizioni elettorali, soprattutto in seguito alle elezioni negli Stati Uniti nel 2008 e nel 2012 e alle positive esperienze di Barack Obama e delle sue organizzazioni elettorali. Nel descrivere gli eventi, è stato detto anche che le elezioni furono vinte grazie a Internet. Come spesso accade quando si cerca di riassumere fenomeni complessi, il rischio è quello di un eccessiva semplificazione, e di fatto la descrizione del risultato di Obama in quel modo è imprecisa da molti punti di vista, ma di certo plausibile e giustificabile se si porta l’attenzione su alcuni dati e diverse evidenze.

Dalle elezioni del 2000, negli Stati Uniti i candidati alla presidenza non possono più fare a meno di Internet per fare campagna elettorale e ottenere risultati politici, perché diventa uno strumento integrante e indispensabile a cui dedicare risorse e impegno. Nel 2012, per la sua rielezione alla presidenza, Barack Obama ha speso quarantasette milioni di dollari in attività digitali, superando di dieci volte la stessa voce di spesa del candidato repubblicano sfidante, Mitt Romney. Allo stesso tempo, ha raccolto cinquecentoquattro milioni di dollari online grazie alle donazioni effettuate dai supporter attraverso le email, i social media e il sito internet della campagna elettorale.

In quello stesso anno, gli americani su Facebook erano circa centocinquantaquattro milioni, ovvero circa il 50% della popolazione totale. Di questi utenti, il 98% aveva tra gli amici almeno un fan di Barack Obama. Secondo Jim Messina, campaign manager di Barack Obama, il 78% delle persone ancora indecise e invitate a votare per Obama attraverso i social media dai loro amici, alla fine andarono effettivamente a votare Obama. Si tratta soltanto di alcuni elementi, che però forniscono una solida base per ragionare della concretezza degli effetti di Internet su alcuni aspetti della vita collettiva e politica.

In questa tesi si approfondisce proprio questo aspetto, procedendo secondo uno schema che parte dal generale e termina nel particolare. Si analizzano le definizioni e le percezioni di Internet e della partecipazione, si descrive l’evoluzione del dibattito sul tema dell’influenza di Internet sui comportamenti delle persone in politica, si evidenziano gli effetti sulla politica dal punto di vista delle strutture organizzative. Inoltre, si pone l’accento sui parallelismi delle strutture a rete di Internet, dell’individuo e dei gruppi, si analizzano gli effetti sull’azione collettiva da un punto di vista psicosociale e si dedica un focus all’approccio del community organizing quale fenomeno organizzativo dell’azione collettiva che ha come fine il cambiamento sociale. Si procede, quindi, all’osservazione dei principali strumenti digitali utilizzati da Barack Obama per le elezioni del 2012 e si termina con due analisi, una strutturale e l’altra qualitativa basata su alcuni criteri psicosociali dell’azione collettiva, di un campione selezionato di sessanta email inviate dal team della campagna elettorale ai supporter del presidente.

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