Chi sono i tuoi maestri di vita?

E se incontrassi un Amministratore Delegato al supermercato?

Valeriano Donzelli (Vale)
Gli Insoliti e i Sospetti
6 min readAug 16, 2017

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Come riesci a fare tante cose accanto al tuo lavoro da dirigente? Come trovi il tempo per imparare continuamente?

Questa è la domanda che mi è stata posta qualche mese fa’ durante un forum aziendale sul miglioramento personale.
Una delle risposte che ho dato è che mi sono ‘creato’ del tempo per me stesso, eliminando qualsiasi cosa che non aggiunga valore alla mia vita. A questo proposito, mi piace raccontare la storia di come ho smesso quasi completamente di guardare la TV negli ultimi anni: credo che il 99% del tempo speso di fronte alla “piccolo schermo” sia un’opportunità persa per nutrire la nostra consapevolezza, le nostre relazioni o il nostro sviluppo come esseri umani. Se pensate che vi ‘rilassi’, vi capisco. Lo pensavo anch’io, fino ad un paio di anni fa’. Poi ho scoperto che attività quali leggere, scrivere, e incontrare persone, non solo mi facevano sentire meglio, ma mi davano più energie e voglia di vivere. Ciao ciao “relax da TV”.
Ovviamente rispetto chi sceglie diversamente… ma lasciamo queste tema per un’altra occasione e torniamo al forum.

Proseguendo con la mia risposta, ho poi aggiunto che la tecnologia, se usata consapevolmente, può aiutare a sfruttare meglio il nostro tempo. Ad esempio, alcuni brand di supermercati già offrono un negozio online: un click e i prodotti sono a casa tua in qualche giorno. Per ció che mi riguarda, questo servizio sarà vantaggioso. Per alcune persone, lo shopping alimentare è un’attività divertente. Buon per loro. Per me non lo è, quindi perché non usare questa occasione per regalare tempo alla mia vita e create spazio per concentrarmi su ciò che amo fare?

A questo punto qualcuno del pubblico ha posto una domanda interessante. Suonava piú o meno così: “Ho l’impressione che se ti escludi da alcune di queste attività, come guardare la TV o la spesa settimanale, stai restringendo la tua visione e questo potrebbe impedirti di vedere altre prospettive o di catturare alcune opportunità … ad esempio nel supermercato potresti incontrare l’amministratore delegato di una società importante e l’incontro potrebbe creare un’opportunità per te di connetterti o di imparare qualcosa”

La mia risposta è stata questa: “Buona osservazione. Sono d’accordo che essere in grado di mantenerci aperti a diversi punti di vista é importante. Tuttavia, per me è solo una questione di probabilità e di utilizzo efficiente del mio tempo. Qual è la probabilità che possa incontrare questo fantomatico personaggio al supermercato? Relativamente bassa. Se leggo un libro, sono abbastanza sicuro che imparerò qualcosa. Per evitare di restringere la mia visione cerco di leggere da diverse fonti sugli argomenti che mi interessano. Ad esempio, quando ho letto un articolo sul web, sempre passo in rassegna tutte le risposte per capire le opinioni alternative rispetto a quelle proposte dall’autore

Ho pensato che fosse una buona risposta… fino a qualche giorno dopo. Raccontando questa storia a un collega, grazie ad una sua osservazione, mi sono reso conto che con la mia risposta ho perso un’occasione per sfidare l’idea che un incontro con una persona percepita come “di successo” sia un’esperienza d'apprendimento di valore più elevato che incontrare chiunque altro. Penso che questa idea vada quantomeno messa in discussione.

Si può imparare da qualsiasi essere umano. Da qualsiasi situazione. Da ogni interazione. Anche dai nostri sentimenti e dalle nostre emozioni.

Il nostro stato interiore e i nostri “trigger”

Negli ultimi mesi ho sviluppato l’abitudine di prestare maggiore attenzione alle mie reazioni con persone e situazioni che generano in me energie positive o negative. Mentre osservo il mio stato emotivo e le risposte del mio corpo, cerco di capire quale sia la ragione più profonda per la sensazione e qual è il meccanismo che lo innesca (“trigger”- un movimento, una parola, un mio stato interiore, ecc.).
Ad esempio, anche se negli ultimi 3 anni ho abbassato con successo il mio livello generale di stress, avverto ancora un senso di pressione quando devo rispondere molto rapidamente a richieste improvvise, al lavoro per esempio. Ancora di più, quando queste richieste si sovrappongono.
Un altro esempio: mi sono reso conto che se qualcuno suggerisce direttamente o indirettamente che io mi sia comportato in modo egoista, immediatamente divento difensivo. Questo è perché mi sono sempre percepito come una persona generosa ed empatica, e questo particolare feedback mi tocca su uno dei miei valori più cari.
In conclusione: le richieste urgenti e il disagio di essere percepito come egoista sono (alcuni dei miei) trigger: esserne consapevole mi permette di gestire meglio le situazioni in cui mi rendo conto che qualcuno o qualcosa sta toccando quelle corde. Questa consapevolezza mi permette di lavorare con me stesso (per esempio con la meditazione) e di lasciar andare l’energia negativa connessa a queste particolari emozioni.
Potrete notare come questi due scenari siano praticamente disgiunti da come “importante” o “di successo” sia la persona che é di fronte a me. Sono connessi al mio stato interiore.
Penso che sia importante essere in grado di rispondere a domande come: Quali sono i miei trigger? Come reagisco generalmente quando si manifestano? Come posso modificare il mio comportamento?

La scoperta di se stessi è l’esperienza di apprendimento per eccellenza.

Dov’é la lezione?

Un altro modo per favorire le esperienze di apprendimento da situazioni o interazioni umane deriva dalla consapevolezza che esiste sempre una lezione da imparare: bisogna solo di sviluppare la mentalità adatta per vederla. Come ogni altra abilità, questo approaccio ha bisogno di pratica. Il modo di praticarlo è questo: in qualsiasi momento in cui ci si sente sfidati dalla vita, bisogna guardare la situazione da un’altro punto di vista.
Ecco alcuni scenari in cui questo modo di pensare sembra essere particolarmente difficile: dove è la lezione quando sei bloccato in un ingorgo? O quando perdi il treno? Oppure quando ti rubano il portafoglio?
Anche in queste situazioni potenzialmente fastidiose si possono trovare una vasta gamma di opportunità per invertire le istintuali reazioni negative:

  • Sei bloccato in coda. Puoi iniziare a creare qualcosa nella tua mente. Pensa al prossimo libro che vuoi leggere. Elenca gli amici con cui vorresti riconnettersi dopo molto tempo. Pensa ai regali di Natale. Oppure la tua prossima vacanza. Quante possibili opportunità ci sono?
    Con il pensiero creativo, positivo e attivo, hai delle opportunità quasi illimitate.
  • Crea una connessione con le persone accanto a te. Troverai che molto spesso le persone sono aperte a fare due chiacchiere, anche se si tratta solo di qualche minuto. O magari puoi dare loro un mano, o la possono dare loro a te. Basta provarci.
  • Spesso ricordo a me stesso: quando non riesci a scoprire qual è la lezione, la lezione è l’accettazione. Ad un livello più profondo, accettazione non significa “ingoiare la pillola” o abbandonare il desiderio di cambiare una determinata situazione, ma semplicemente essere in pace con Il momento presente, con cio che é (o é stato) e non si puó cambiare. No, non è possibile saltare la coda. No, non puoi guarire l’influenza in un istante. No, il pneumatico a terra non si cambia da solo.
    Spesso nella vita, non è possibile allineare il presente ai tuoi desideri, ma è possibile intraprendere azioni nel presente che ti portino più vicino ai tuoi obiettivi. E soprattutto è possibile farlo da uno stato di pace interiore (con un po’ di pratica).

Se ci fosse un supermercato in cui solo gli amministratori delegati vanno a fare shopping, avrebbero bisogno di fare la fila, come ogni altra persona. E se fossi lì, in coda, sì forse parlerei con uno di loro. O forse ascolterei il mio podcast preferito. O penserei al mio prossimo articolo. Qualsiasi di queste cose mi faccia sentire più allineato alla mia intenzione, in quel momento.

Chi sono i tuoi maestri di vita?

Vale

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Valeriano Donzelli (Vale)
Gli Insoliti e i Sospetti

Storyteller | Inspirer | Leader | Peaceful Warrior. Passionate about Leadership, Communication, Human Connections, and Spiritual Life.