Imparare dalla diversità

Peculiare configurazione per una galassia davvero enorme…

Marco Castellani
GruppoLocale
2 min readMar 1, 2017

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Forse uno dei casi in cui più è evidente l’incredibile varietà che ospita il nostro universo, è quello della forma e configurazione delle galassie. In tali casi la diversità è quasi la regola, e tutto trova il suo posto in cielo, in maniera compiuta e diremmo quasi mirabile.

Crediti: ESA/Hubble & NASA

Questo è appena un esempio, ed è la galassia chiamata UGC 12591, in una splendida immagine ottenuta dal Telescopio Spaziale Hubble. E’ una galassia peculiare in diversi modi: intanto è a metà strada tra le galassie cosiddette “lenticulari” e quelle a forma di spirale. Si trova a circa 400 milioni di anni luce da noi, all’interno di una configurazione molto vasta che prende il nome di Superammasso di Perseo-Pesci, a sua volta una delle più grandi strutture dell’universo osservabile.

Non paga di tanta particolarità, è essa stessa un oggetto straordinario per la sua stessa massa: nel complesso, contiene materia per centinaia di miliardi di volte la massa del nostro Sole. In pratica, grande circa quattro volte la nostra Via Lattea, di suo già abbastanza “robusta”. Inoltre ruota su sé stessa ad una velocità decisamente improponibile, arrivando a punte di quasi due miliardi di chilometri all’ora.

Osservazioni di galassie così particolari sono preziose per gli astronomi, perché ci aiutano a capire le modalità specifiche di formazione: per la precisione, se si sono formate semplicemente crescendo piano piano nel tempo, oppure come risultato di collisioni e fusioni di galassie più piccole.

L’argomento è ancora aperto. E la diversità (delle galassie) non è un ostacolo, non è un pretesto per edificare “muri”, financo solo concettuali.

E’ — invece— una splendida opportunità, per conoscere e capire.

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