Life on Mars?

Attualità sorprendente di una antica canzone…

Paola Giammaria
GruppoLocale
3 min readJan 30, 2017

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Tutte le immagini che si sono susseguite in questi giorni, passati alla storia come ‘ i giorni della memoria’, più l’ascoltare l’assurdità delle azioni ad effetto immediato del nuovo presidente degli Stati Uniti che chiude
indiscriminatamente l’ingresso negli USA a persone provenienti da Paesi ritenuti ‘pericolosi’, senza il minimo scrupolo di chi stesse bloccando, oltre al progetto del muro di confine col Messico, mi hanno lasciata attonita:
DAVVERO STA ACCADENDO?

Panorama marziano ripreso da Curiosity (Crediti: NASA)

SONO nata nell’anno in cui la NASA ha lanciato la sonda Voyager 1 con a bordo il disco d’oro con incisi messaggi rivolti all’eventuale incontro di intelligenze extraterrestri, tra cui il discorso dell’allora presidente Carter:

“ Questa nave spaziale Voyager è stata costruita dagli Stati Uniti d’America. Siamo una comunità di 240 milioni di esseri umani tra oltre 4 miliardi di abitanti del pianeta Terra. Noi esseri umani siamo ancora divisi in nazioni, ma queste nazioni stanno rapidamente diventando una unica civiltà globale. Noi lanciamo questo messaggio nel cosmo. È probabile che continui ad esistere anche per un miliardo di anni nel nostro futuro, quando la nostra civiltà potrebbe essere profondamente cambiata e la superficie della Terra ampiamente modificata. Dei 200 miliardi di stelle nella galassia della Via Lattea, alcune — forse molte — potrebbero avere pianeti abitati e civiltà in grado di esplorare lo spazio. Se una di queste civiltà intercetta la Voyager e riesce a comprendere il contenuto di questa registrazione, ecco il nostro messaggio: “Questo è un regalo di un piccolo e distante pianeta, un frammento dei nostri suoni, della nostra scienza, delle nostre immagini, della nostra musica, dei nostri pensieri e sentimenti. Stiamo cercando di sopravvivere ai nostri tempi, ma potremmo farlo nei vostri. Noi speriamo un giorno, dopo aver risolto i problemi che stiamo affrontando, di congiungerci in una comunità di civiltà galattiche. Questa registrazione rappresenta la nostra speranza, la nostra determinazione e la nostra buona volontà in un vasto ed impressionante Universo”

A 16 ANNI ho partecipato, a Strasburgo, ad un incontro tra licei delle nazioni Europee. Ho letto il discorso di presentazione della mia scuola in francese, forse il francese era un po’ (un tantiné, come avrebbe detto il mio
prof) arrangiato,…il mio prof era un po’ alternativo, nel senso che alternava l’insegnamento del francese con altri insegnamenti di vita…e ricordo che aveva un sogno: avere una classe di 25 studenti di nazionalità diverse.

OGGI …oggi comincio a trovare un senso alla canzone ‘ Life on Mars?’ di D. Bowie. Le note di questo brano mi hanno sempre toccata, nel senso che hanno sempre tracciato bene il movimento di un animo inquieto
che è confuso da qualcosa e cerca un senso. Tuttavia ho sempre trovato il testo inafferrabile. Oggi quella sequenza di immagini mischiate che si susseguono dal silver screen alla realtà, dall’esterno all’interno di un
animo turbato l’ho sentita nettamente.

E la domanda ‘is there life on Mars?’ racchiude in sé tutte le incertezze e le speranze, al tempo stesso.

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