Nibiru non esiste

1/7. Sette risposte ai più comuni pregiudizi complottisti su astronomia ed esplorazione spaziale

Michele Diodati
GruppoLocale
2 min readMay 23, 2017

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Queste risposte sono state scritte per la raccolta Spazio Tempo Luce Energia su Google Plus. La raccolta ha, ad oggi, circa 32.000 iscritti e i post suscitano di solito decine di commenti, tra i quali compaiono spesso le domande, o meglio i preconcetti, a cui è dedicata questa serie di post.

Nei commenti ai quasi 750 post della raccolta si presentano spesso alcune questioni che evidentemente suscitano particolare interesse, ma che, altrettanto evidentemente, dimostrano che chi le pone manca di importanti informazioni di base. Ciò naturalmente non è una colpa, se nella vita ci si occupa di altro. Diventa una colpa, invece, quando si giunge a conclusioni sbagliate, pensando di sapere già tutto quel che c’è da sapere su argomenti che richiedono invece approfondimento, umiltà e pazienza.

Lo sbarco sulla Luna, l’esplorazione di Marte, le immagini prodotte dai telescopi spaziali: capire come sono andate veramente le cose e come funzionano le tecnologie spaziali richiede un sincero sforzo di approfondimento, fatto con la curiosità di scoprire quali sono le fonti veramente autorevoli e imparare da esse, senza la presunzione di sapere già in anticipo tutte le risposte. Non so come chiamare le persone che questo sforzo non sono disposte a farlo, ma dispensano ugualmente le loro “perle di saggezza” su argomenti che ignorano in modo pressoché totale: troll? complottisti? pigri? Il napoletano ha una definizione perfetta per questo tipo di persone: “ciucci e presuntuosi”.

Purtroppo per gli amanti del genere catastrofico/fantascientifico, Nibiru non esiste.

“Che mi puoi dire del pianeta Nibiru? È vero che è in rotta di collisione con la Terra?”

RISPOSTA

Nibiru non esiste. Ripeto: Nibiru non esiste. Negli ultimi quindici anni sono state scoperte decine di oggetti trans-nettuniani (TNO): corpi tutti più piccoli della Terra, ai limiti della visibilità, situati alla periferia del sistema solare. Se siamo riusciti a scoprire dei fiochi e lontanissimi TNO, potete stare certi che, se esistesse un corpo di dimensioni planetarie nel sistema solare interno, cioè in una zona prossima alla Terra, sarebbe già stato scoperto da molto, molto tempo.

Inoltre, l’ipotetico pianeta Nibiru, se esistesse, produrrebbe evidenti perturbazioni gravitazionali sugli altri pianeti. Gli astronomi riscontrerebbero anomalie nelle orbite della Terra, di Marte, di Venere: anomalie che invece non ci sono. Per inciso: Nettuno fu scoperto proprio per le anomalie che, con la sua gravità, creava nell’orbita di Urano.

Tuttavia, mentre è certo che non c’è nessun nuovo pianeta nel sistema solare interno, è possibile però che esista un nono pianeta, forse anche più grande della Terra, nell’estrema periferia del sistema solare (ma senza il benché minimo rischio di collisione per noi).

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Michele Diodati
GruppoLocale

Science writer with a lifelong passion for astronomy and comparisons between different scales of magnitude.