Novantadue chilometri per un cratere

Le sorprendenti caratteristiche di Cerere

Marco Castellani
GruppoLocale
2 min readJan 23, 2017

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Il Sistema Solare nel quale abitiamo, è ormai disseminato di sonde, telescopi in orbita ed altri strumenti di varia esplorazione, che ci riversano a Terra una gran quantità di nuovi dati, ogni giorno.

E ogni giorno c’è qualcosa di cui stupirsi.

Oggi ci soffermiamo su una emozionante vista del cratere da impatto chiamato Occator che si trova sul pianeta nano Cerere. Beh, pianeta nano o enorme asteroide, fate un po’ voi (si trova con entrambe le denominazioni); in ogni caso è un “sasso” di quasi mille chilometri di diametro — dunque un oggettino di tutto rispetto.

Crediti: NASA/JPL-Caltech/UCLA/MPS/DLR/IDA

Interessante davvero questa nuova immagine acquisita dalla sonda Dawn. Interessante perché ci regala un primo piano di un cratere davvero enorme: sono circa novantadue chilometri di larghezza (e ben quattro di profondità), una struttura veramente smisurata.

L’immagine è stata presa ad ottobre, mentre Dawn si trovava a poco più di mille chilometri dalla superficie di Cerere. Attira gli scienziati in particolare la macchia brillante che si vede sempre nella foto, che indica una forte presenza di carbonati (la più grande registrata fuori dal nostro pianeta, in assoluto). Indizio del fatto che potrebbe esserci stata acqua appena sotto la superficie, in tempi anche recenti.

Cerere è stato scoperto nel 1801 dall’italiano Giuseppe Piazzi, ma solo ora sta iniziando a svelare le sue interessanti caratteristiche.

Perché anche i piccoli pianeti, ormai l’abbiamo capito, custodiscono grandi sorprese. A noi stanarle, una per una. Con pazienza ed entusiasmo insieme: il mix migliore per la ricerca. E non solo per quella.

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