Tra Antares e Rho Ophiuchi

Un caleidoscopio di luci e colori

Michele Diodati
GruppoLocale
3 min readFeb 18, 2017

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Credit: Sebastian Voltmer

Una tra le viste più spettacolari del cielo che si possono osservare attraverso un telescopio è la zona di confine tra le costellazioni dello Scorpione e di Ofiuco (il serpentario, colui che porta il serpente). Quando poi Marte si trova a transitare in quella regione, la vista diventa ancora più spettacolare, come dimostra l’immagine di copertina, opera dell’astrofotografo Sebastian Voltmer.

Marte, visibile sulla sinistra, risplende di una brillante luce rosso arancio ed è l’oggetto più luminoso dell’immagine. Più in basso, al centro, si trova Antares, che splende di una luce simile a quella di Marte, così da giustificare il proprio nome, derivato dal greco Άντάρης, cioè anti-Ares, il “rivale di Ares” (Ares è il nome greco del dio latino Marte).

Ovviamente i due oggetti appaiono di simile luminosità solo per via dell’enorme distanza che separa la Terra, Marte e il sistema solare da Antares. Marte è un pianeta più piccolo della Terra, che brilla di luce solare riflessa, mentre Antares è una supergigante rossa, una stella immensa con un raggio pari a circa 850 raggi solari e una luminosità che è tra 60.000 e 90.000 volte quella del Sole. Ma, a una distanza di 600 anni luce da noi, cioè 5,67 milioni di miliardi di km, ecco che Antares appare persino meno luminosa di Marte, distante solo poche decine di milioni di km dalla Terra!

La supergigante sembra pendere da una specie di “drappo” di color arancio rossastro, di forma vagamente triangolare: è l’enorme nube, estesa per centinaia di miliardi di chilometri, prodotta dal suo vento stellare. La notevole perdita di massa, che si verifica attraverso un vento stellare denso e lento, è una caratteristica tipica di stelle molto evolute e massicce come Antares, destinate prima o poi a esplodere come supernovae.

La luminosità abbagliante della supergigante è tale da rendere completamente invisibile la sua compagna binaria, Antares B, che ci apparirebbe altrimenti come una brillante stella blu. Antares B dista circa 550 unità astronomiche dall’immensa compagna ed è una stella di tutto rispetto: oltre 7 volte più massiccia del Sole e con un raggio 5 volte maggiore, ha una temperatura superficiale di 18.500 K ed è circa 2.750 volte più luminosa della nostra stella. Ma non abbastanza, evidentemente, da poter competere con la supergigante rossa.

Sulla destra di Antares, esternamente alla nube che la avvolge, è visibile l’ammasso globulare M4, distante più o meno 7.000 anni luce. È uno degli ammassi globulari più vicini alla Terra, sebbene sia oltre dieci volte più lontano di Antares. Contiene più di 100.000 stelle, concentrate per lo più nella regione centrale, estesa per una decina di anni luce.

In mezzo tra Antares e M4, ma un po’ più in alto, è visibile un altro ammasso globulare, parzialmente offuscato dalla nebulosa di Antares. È NGC 6144, che ha dimensioni apparenti molto inferiori a M4, ma è anche oltre quattro volte più lontano: dista infatti da noi circa 8,9 kiloparsec, cioè qualcosa come 29.000 anni luce.

Sulla destra di M4, ma più in alto, si trova Sigma Scorpii, un brillantissimo sistema multiplo distante circa 600 anni luce, formato da quattro stelle di classe B di età stimata intorno a 10 milioni di anni, tutte più massicce, grandi, calde e luminose del Sole. Il sistema è circondato da nebulose a riflessione e a emissione, che sono probabilmente i resti delle nubi molecolari all’interno delle quali queste stelle si sono formate.

Nella parte alta dell’immagine, sulla destra, più o meno sulla stessa verticale di M4, è visibile Rho Ophiuchi, che ci appare per la distanza come una stella singola, ma è formata in realtà da una coppia di luminose stelle di classe B, separate tra loro da una distanza di circa 400 unità astronomiche. Sono entrambe migliaia di volte più luminose del Sole e si trovano a circa 400 anni luce dalla Terra. Altre due stelle molto brillanti appaiono affiancate a Rho Ophiuchi, formando una sorta di piccolo triangolo. Sono Rho Ophiuchi C e D, anch’esse stelle di classe B.

Rho Ophiuchi dà infine il nome a una grande nube molecolare, composta da un insieme di nebulose variamente associate. È una delle regioni di formazione stellare in assoluto più vicine alla Terra e un “laboratorio” privilegiato, data la relativa vicinanza, per lo studio dei processi di formazione stellare.

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Michele Diodati
GruppoLocale

Science writer with a lifelong passion for astronomy and comparisons between different scales of magnitude.