Tra le dune, a caccia di indizi

Ricostruendo la storia del pianeta rosso…

Marco Castellani
GruppoLocale
2 min readMay 29, 2017

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Siamo fatti così: tra le pieghe delle notizie, delle immagini astronomiche che ormai arrivano in grande abbondanza dagli spazi siderali, cerchiamo sempre quel qualcosa di più, quella possibilità di stupirci sempre e di nuovo. Quella che poi fa la vera differenza. Vera, perché muove il cuore e genera quello stupore che attiva una circolazione di pensieri che ci permette di interrogarci, ancora, sull’Universo che abbiamo intorno.

E appunto, di meravigliarci ancora.

Questa volta proponiamo una immagine delle dune di Marte, presa dalla Mast Camera a bordo del rover Curiosity.

Un panorama davvero “marziano”, in un dettaglio mirabile. Crediti: NASA/JPL-Caltech/MSSS

Al di là della innegabile bellezza di un panorama alieno così ben riprodotto, queste foto sono scientificamente di grande importanza per uno studio in corso — da notare, il primo in un ambiente che non sia terrestre — di come si modificano le dune nel corso del tempo. In qualche modo, infatti, Marte è vivo, perché non è mai uguale a sé stesso, ma appare come un ambiente in continua evoluzione e perenne cambiamento.

Capire come si modifica, è comprendere meglio la natura del posto che stiamo analizzando, la sua storia e la sua evoluzione.

La sonda Curiosity (che fa parte del Mars Science Laboratory) è uno dei candidati migliori per farlo. Lei, è atterrata sul pianeta rosso ad inizio agosto dell’anno 2012. Da quando ha posato le ruote sul suolo di Marte, non ha smesso di mandare immagini. Di qualità veramente superba, come potete giudicare dalla foto in questo articolo.

E’ molto interessante — e confortante — sapere che la missione sarebbe dovuta durare due anni, ma è ancora pienamente in corso. Ed è un bene. Possiamo imparare ancora molto del pianeta Marte, e confermare le ipotesi acquisite proprio nel lavoro più recente, di come il pianeta in passato fosse stato decisamente più abitabile. La sonda ha infatti raccolto indizi che indicano come alcuni strati di roccia fossero in passato chimicamente attivi, un fattore favorevole per lo sviluppo della vita.

Insomma. Ci sono molte cose ancora da capire di Marte.

Una cosa è però già certa: è ben più di una spianata di terra e sassi. O di dune, per quanto suggestive possano essere.

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