Tre domande a… FISICAST

Marco Castellani
GruppoLocale
Published in
4 min readDec 11, 2012

FISICAST è un interessante podcast di fisica scaricabile in forma completamente gratuita, del quale abbiamo parlato qualche tempo fa. Dal sito web radioscienza.it si legge “FISICAST è un podcast pensato per tutti coloro che vogliano capire meglio il mondo che li circonda. La spiegazione dei concetti generali si alterna a quella delle tecnologie piu’ moderne, con un’esposizione semplice che tiene sempre in mente le leggi fondamentali della fisica. L’assoluto rigore in ogni affermazione non è né nello scopo, né nelle potenzialità di questo strumento di divulgazione.”

In effetti l’idea di un podcast di fisica, che unisca il rigore espositivo alla comprensibilità dei contenuti è decisamente attraente e di indubbia comodità (si può ascoltare in macchina, mentre si stira… mentre si corre!). Riteniamo che sia anche una sfida di una certa rilevanza. Come e quanto si presta la fisica ad essere narrata? Che sembianze adotta nella forma del racconto?

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Jogging with our iPhones...

“Ahh! Ecco cosa vuol dire effetto fotoelettrico…” (beh può succedere se si corre ascoltando FISICAST!)[/caption]

Abbiamo girato tre domande ai curatori (Riccardo Faccini e Giovanni Organtini, Universita’ di Roma “La Sapienza”, Gianluca Licausi, INAF-OAR), e le presentiamo qui con le risposte che gentilmente ci hanno voluto accordare.

1) La prima domanda è d’obbligo: come nasce l’idea di un podcast per la fisica?

Dalla passione per la storia di uno di noi (Riccardo Faccini)! Durante un viaggio in auto e’ capitato che sentisse un’intervista su Historycast (www.historycast.org), un podcast di storia in italiano. Ha cominciato a seguirlo, e ben presto si e’ reso conto che una simile iniziativa mancava su argomenti di fisica. Tra ricercatori constatiamo spesso l’assenza di cultura scientifica in Italia. Abbiamo percio’ pensato che un modo per cominciare a crearla consistesse nel produrre qualcosa che parlasse di fisica all’”italiano qualunque”, per contribuire ad aumentare la curiosità su questi temi e, in definitiva, allo sviluppo della cultura scientifica.

Con questo spirito ci siamo lanciati in questa impresa, puntando a parlare a studenti delle superiori, alla ricerca di spunti per tesine o approfondimenti, a studenti universitari con conoscenze diverse dalla matematica e ad adulti curiosi. Per raggiungere queste categorie abbiamo deciso di produrre brani esclusivamente audio, cioe’ da ascoltare quando si fa altro, in particolare quando si fa jogging, si fanno le pulizie, si sta sdraiati sulla spiaggia a prendere il sole…

2) Qual è la sfida più grande (tecnica o scientifica) che avete incontrato sulla strada della sua effettiva realizzazione?

La sfida principale e’ riuscire ad essere comprensibili, evitando di partire per la tangente con discussioni troppo specialistiche e trovando gli esempi giusti e l’ordine corretto in cui presentare gli argomenti. Il punto cruciale e’ che noi siamo “esperti” della materia che si sforzano di parlare a non esperti, ma non siamo divulgatori professionisti. Crediamo pero’ che questo sia un contributo importante a completamento della divulgazione fatta dai professionisti del ramo.

Realizzarlo e’ pero’ una grande sfida, soprattutto per il nostro formato puramente audio, poiché parlare di fisica senza l’ausilio di una lavagna, o comunque di un supporto visivo, e’ molto difficile, anche se e’ vantaggioso per l’ascoltatore, oltre che per la praticità, perche’ lo stimola a pensare.

3) La “fame” di scienza sul web sembra considerevole, almeno a giudicare dai numeri di iscritti, ad esempio, degli account ufficiali NASA su Facebook e Twitter. Per citare un caso recente, l’account Twitter della sonda Curiosity ha guadagnato più di 250.000 iscritti, nelle poche ore intorno al momento dell’arrivo su Marte. D’altra parte Internet è un contenitore dove prospera anche molta (deleteria) pseudoscienza, con tutti i fraintendimenti che può generare. Cosa avete imparato (e state imparando) dalla vostra esperienza, che magari sia utile anche ad altri esposti sulla rete, che condividono la vostra preoccupazione di una informazione scientifica rigorosa ma accessibile?

Proprio perche’ sulla rete circola molta spazzatura e’ bene che le persone competenti contrastino il fenomeno con gli stessi mezzi. La fame di scienza e’ talmente elevata che pur senza alcuna forma di pubblicita’ in questo primo periodo “di rodaggio” abbiamo gia’ un migliaio di downloads per puntata.

La cosa piu’ importante che stiamo imparando e’ farci domande che non ci saremmo mai fatti, ma che la gente si fa: FISICAST infatti e’ esplicitamente orientato all’ascoltatore, secondo noi per spiegare la fisica alla gente bisogna partire dalla “fisica della gente”, cioe’ dalle percezioni che abbiamo in quanto esseri umani e dalle opinioni che ci provengono dalla cultura comune, usare il linguaggio della gente e soprattutto ascoltare i commenti della gente.

Una particolarità dei nostri podcast e’ che la validazione del testo non viene fatta solo da noi fisici: prima di pubblicare una nuova puntata facciamo leggere il testo a dei veri ascoltatori che ci dicono cosa non hanno capito, il testo viene quindi modificato in più iterazioni. Un’altra cosa che abbiamo imparato e’ che la disponibilita’ di attrezzature e di competenze specifiche e’ fondamentale per la buona riuscita dei prodotti e su questo dobbiamo ancora imparare molto, come sul fare marketing per attrarre quante più persone possibili.

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