Tutti i colori di Marte

Una piccola storia di collisioni “virtuose”

Marco Castellani
GruppoLocale
1 min readMay 10, 2017

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Non tutte le collisioni sono spiacevoli. Soprattutto se non ci riguardano direttamente, ma attingono a corpi lontani, dalle quali poi noi possiamo però trarre vantaggio.

Un esempio in tal senso è l’impatto che creò il Cratere Hargraves su Marte, perché proprio grazie a tale impatto, Marte espone ora una serie di roccie di diversi colori e strutture, rivelando una variegata litologia — qualcosa che stiamo iniziando a comprendere piano piano.

Crediti immagine: NASA/JPL-Caltech/Univ. of Arizona

L’immagine è stata ottenuta dal Mars Reconnaissance Orbiter (MRO, per gli amici), ed è già interessante in sé, diremmo a livello artistico, perché sembra quasi un quadro astratto. E’ una foto di straordinario dettaglio: considerate che ogni pixel, ovvero ogni puntino della foto, copre un’area di appena cinquanta centimetri!

Nel complesso, si riescono a risolvere sulla superficie oggetti di dimensioni anche inferiori ai due metri. Non troppo male, per un pianeta che è distante dalla Terra, mediamente, qualcosa come 225 milioni di chilometri!

Cosa ci dicono istantanee come questa, al di là della loro bellezza? Che siamo sulla soglia di un passo rivoluzionario: possiamo indagare finalmente in grandissimo dettaglio degli ambienti planetari estremamente lontani.

Ovvero, che siamo all’inizio di una grande avventura.

Scientifica, certo: ma non solo. Prima di tutto, umana.

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