Epilessia e transessualità

Un pericolante castello di pillole

Andrea G. Capanna
Guerrieri Agitati
3 min readNov 18, 2019

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Poco prima di cominciare la stesura di questo pezzo ho aggiornato la mia bio qui su Medium, ho aggiunto: non binario. Prima di uscire da questo secondo armadio ho attraversato una lunga fase silenziosa e dolorosa in cui sì, mi sono chiesto se fossi una persona transessuale e come ne sarei uscito, visto che la terapia antiepilettica si sarebbe trasformata da preziosa alleata a coinquilina stronza.

Una stima precisa di quante siano le persone transgender/transessuali affette da Epilessia è difficile ottenerla, una valutazione del 2017 è riuscita solo a fornire una forbice: fra i 150.000 e i 450.000 soggetti in transizione potrebbero essere anche Epilettici. Ma al di là delle supposizioni numeriche possiamo certamente affermare che si tratta di una casistica reale. Ci sono cis epilettici, ci sono trans epilettici.

Quando sei nato con attributi maschili e capisci, desideri o anche solo ti interroghi come me se li vuoi ancora, se ti corrispondono, uno dei primi pensieri è rivolto al futuro imminente fatto di inibitori del testosterone. Ma se, esempio non casuale, soffri di crisi e assumi il fenobarbital? Sei ad un bivio molto concreto perché ciò che ti placa le crisi impedirà la tua realizzazione personale, o nel migliore dei casi, la rallenterà.

Stessa amara solfa se il cambio di sesso è dal femminile al maschile, con l’aggravante che se la sindrome Epilettica ha origine catameniale c’è la possibilità che l’interruzione del ciclo mestruale comporti addirittura un aumento delle crisi.

Ma la chimica non è solo questo. La disforia, le difficoltà che si incontrano durante tutto il percorso di cambiamento portano spesso con sé disturbi di tipo depressivo, disagio sociale fino alle tendenze suicide. I farmaci antiepilettici influiscono moltissimo sulla salute mentale del paziente, dai piccoli segnali fino ai disturbi bipolari.

Che ci si trovi costretti a rinunciare alla propria transizione o che si decida di proseguire in ogni caso, il rischio di conseguenze serie può essere alto.

Prima di pensare alla chimica però, prima di chiamare Endocrinologo ed Epilettologo, è bene realizzare che non si sta vivendo una situazione impossibile, e che non è un sentiero impraticabile. Per il momento la malattia la puoi solo tenere a bada, ma il tuo corpo, e la tua vita, possono cambiare davvero. Se senti di non avere abbastanza forza per affrontare questa cosa, se desideri supporto, rivolgiti ad un’associazione LGBTQI+ della tua zona, oppure scrivimi a guerrieriagitati@gmail.com.

Se ancora non ti sei rivolto ad uno specialista perché hai paura di dover interrompere la transizione, fallo al più presto, proprio per trovare l’aiuto che ti serve per impedire che questo accada.

Sei un* Epilettic* Transgender/Transessuale e vuoi raccontare la tua storia? Contattami!

Guerrieri agitati è una pubblicazione dalla cadenza agitata, come sempre grazie per il supporto e per l’amore, e se hai apprezzato questo articolo lascia un clap qua sotto per favore!

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Andrea G. Capanna
Guerrieri Agitati

Scrivo e mi arrabbio, ma so fare bene solo una delle due cose. Non binario, Epilettico, Gay.