Sempre lì.

Quando va tutto bene.

Andrea G. Capanna
Guerrieri Agitati
2 min readJul 31, 2020

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In un certo senso è stato facile dimenticarsene, perché è proprio facile, quando va tutto bene. Come vi ho già raccontato, in piena pandemia ho avuto una seria difficoltà ad ottenere la mia terapia, nonostante le supposte facilitazioni garantite. Durante quella settimana di pura ansia avevo ben in mente di essere Epilettico, di aver bisogno, di essere fragile.

Risolto il problema mi sono lasciato un po’ troppo andare (di testa), concentrandomi sul nostro grande problema attuale. Avevo le ferie come obbiettivo, e il modo migliore per godermele in sicurezza. E gli amici, e la mia sindrome del voler salvare tutti, le affollate domande sul mio genere, i racconti difficili di chi vive la mia stessa condizione ma sta molto peggio. Non ho smesso di prendermi cura di me stesso, ma semplicemente, non so, forse mi ero allontanato troppo.

Fino a quando non mi sono svegliato, una qualsiasi mattina, con uno strano dolore alla lingua. Un taglio netto circa a metà, non troppo profondo, con la forma precisa dei miei incisivi. Ho provato a fare subito mente locale, e mi sono controllato dappertutto. Nessuna stanchezza, o lividi o altro. Apparentemente una notte tranquilla. Ma nel mio andare a ritroso mi sono ricordato di un’aura avuta poco prima di addormentarmi, una solita, di quelle che al massimo mi fanno scuotere un braccio o una gamba come un brividino.

E allora sono tornato in me, alla mia vulnerabilità, al mostro che nel cuore della notte esce da sotto il mio letto per tirami i piedi. Ho avuto paura (tanta) ma in un certo senso mi sono sentito rimesso al mio posto. Anche se ho una terapia stabile, anche se sto abbastanza bene e conduco una vita felice rimango comunque un Epilettico, un Epilettico nemmeno tanto giovane. E non è detto che i farmaci funzioneranno per sempre, mi chiedo come ho fatto ad abbassare così la guardia, a sentirmi così sicuro.

Concludo questo breve racconto dopo aver parlato al telefono con mia madre. Mi racconta di una persona a lei molto vicina che a causa di una complicazione post-operatoria ha perso l’uso del linguaggio, si spera temporaneamente. E’ quello che non è successo a me, e che potrebbe ancora accadere.

Post-it: ricordati della tua fortuna, non darla per scontata o eterna, e non crederti invincibile.

Lo appiccico sul bordo del monitor.

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Andrea G. Capanna
Guerrieri Agitati

Scrivo e mi arrabbio, ma so fare bene solo una delle due cose. Non binario, Epilettico, Gay.