«Fin da bambina sognavo di arredare le case. Oggi ci sono riuscita»

Sabrina Lanza ci racconta come ha creato e portato al successo InteriorBe, un progetto straordinario. La novità? L’interior design sbarca su Internet e diventa alla portata di tutti, dalle case di lusso ai monolocali per i giovani

Lorenza Capece
H-mag 2
4 min readJul 21, 2016

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di Lorenza Capece, Edoardo De Santis, Lucrezia Narder, Ludovica Pagliacci, Arianna Zanco

Sabrina Lanza, 40 anni, co-founder di InteriorBe durante l’intervista a H-Farm.

A H-Farm abbiamo incontrato Sabrina Lanza che è l’anima, insieme con Federica Sala, di un’idea che punta sul made in Italy. Ma che sta conquistando anche i mercati internazionali

Il logo della startup.

Facebook, Twitter, Instagram

Ci racconta chi è?

«Sono Sabrina Lanza, ho 40 anni e vivo a Milano. Fin dalle medie sapevo di voler fare l’arredatrice di interni. Ho frequentato il liceo scientifico, mi sono iscritta ad architettura, ma poi ho capito che quella facoltà non mi avrebbe permesso di seguire le mie passioni. Così ho scelto l’Accademia delle Arti applicate. Una volta terminati gli studi, ho lavorato in vari studi di architettura e in uno di questi ho conosciuto la mia co-founder Federica Sala, 26 anni, di Bergamo. Insieme nel 2013 abbiamo fondato InteriorBe».

Federica Sala e Sabrina Lanza, fondatrici di InteriorBe.

Come è nata la vostra idea?

«Volevamo innovare la professione dell’interior designer. Abbiamo pensato di utilizzare il web proponendo in Italia un servizio fino ad allora presente solo all’estero. All’inizio eravamo noi due, poco per volta ci siamo fatte conoscere online e su riviste di settore. Poi, man mano che la nostra attività cresceva, abbiamo aperto un vero portale e abbiamo cominciato a collaborare con una community di professionisti».

E il nome della vostra start up?

«InteriorBe? In inglese be significa essere. La nostra è una progettazione di interni che rispetta “l’essere”, cioè la personalità dei nostri clienti».

Che cosa fa InteriorBe?

«Innanzitutto dà consigli a chi ha bisogno di arredare la casa, anche soltanto una stanza, ed è disorientato dalle troppe proposte del mercato. Il primo contatto è online: nel giro di pochi giorni si può avere un progetto. Che va dal semplice acquisto di arredi a una vera e propria ristrutturazione».

Due esempi di ambienti arredati da InteriorBe.

Chi sono i vostri clienti?

«Gente di ogni età. Chi con un capitale importante da investire, chi con un budget low cost».

Quanto costa farsi fare un progetto da voi?

«A partire da 9,99 euro al metro quadrato».

Il vostro servizio è online? Come si possono capire i gusti di un cliente che non si vede mai di persona?

«Sul sito c’è un questionario da compilare che permette ai nostri designer di conoscere e interpretare la esigenze di ciascuno. Per noi è molto importante. Ci chiamiamo InteriorBe apposta, ricordate?».

Chi sono i designer che collaborano con voi?

«Sono professionisti italiani. Noi abbiamo scelto di puntare sul made in Italy. Lavoriamo con un gruppo di poco meno di un centinaio di persone, per la maggioranza donne».

Alcuni tra i professionisti che collaborano con InteriorBe.

Perché tutte donne?

«No, non tutte sono donne. Anche se è vero che all’inizio eravamo una community al femminile. Poi ci abbiamo pensato e abbiamo temuto che diventasse una discriminante. Oggi lavora con noi come co-founder un uomo, Stefano Venuti».

Riuscite a sfruttare il ‘“lavoro agile’’?

«Sì, e questo è molto “femminile”. Il nostro staff può lavorare da casa o ovunque si trovi, senza orari precisi. La regola da rispettare è una sola: i tempi di consegna del progetto. Che deve arrivare non oltre 10 giorni lavorativi».

Avete un “asso nella manica’’ che vi consente di tenere testa alle grandi multinazionali?

«Noi non ci facciamo concorrenza. Siamo di supporto alle grandi aziende come per esempio Ikea».

InteriorBe punta sul made in Italy. E l’estero non è nei vostri progetti?

«Certo che lo è. Stiamo già lavorando in Bielorussia e in Brasile e contiamo di espanderci in Inghilterra, Germania, Stati Uniti».

Zona living realizzata in un appartamento a Rio de Janeiro.

Cosa deve fare in concreto una persona che vuole contattarvi?

«Andare su www.interiorbe.com e compilare il form con tutta una serie di informazioni. Saremo noi a mettere in contatto il cliente con uno dei nostri professionisti».

Sabrina, tra tanti progetti che ha fatto ce n’è uno che l’ha resa particolarmente felice?

«Io non ho figli e ogni progetto ben realizzato per me è un figlio. Non ce n’è uno in particolare, sono tantissimi -tutti probabilmente- quelli che mi hanno soddisfatto».

Un’ultima domanda. Com’è arredata casa sua?

«Io ho cambiato tante case. Ora vivo a Milano in un monolocale. Ha le pareti lilla e tante foto sparse ovunque. È la mia casa e lì mi sento bene».

La redazione di H-Campus con Sabrina Lanza.

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