Navigando con Antlos

Prendendo spunto da Air B&B e Uber, alcuni ragazzi italiani hanno creato un modello di sharing di barche a vela, con il sostegno di H Farm

Giulio Rocco Di Torrepadula
H-Mag

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di Ilaria Dell’Aquila, Jacopo Pellico, Giulio Rocco di Torrepadula, Francesca Rossato

Michelangelo Ravagnan, trentuno anni, è la mente di Antlos, una delle nuove start up ospiti di H Farm nella provincia di Treviso, incubatore di idee e progetti dall’Italia e dal mondo. Basandosi sui principi della sharing economy e seguendo il modello reso di successo da Air B&B e Uber, Antlos rende possibile godersi una vacanza in barca usufruendo dell’esperienza di skipper esperti e appassionati.

Il progetto è cresciuto all’interno di H Farm, che ogni anno permette a chiunque abbia un’idea vincente di realizzarla attraverso un programma di accelerazione, che prevede il supporto economico e strategico necessario per costruire un business. L’obiettivo di H Farm è di selezionare e sostenere le aziende del futuro, scremando fra le centinaia di richieste.

Spinto dalla passione per la barca a vela e forte del suo essere veneziano doc, Michelangelo decide insieme ad alcuni amici di offrire un nuovo servizio alla portata di tutti che permettesse a chi ama la vela e il mare di spostarsi in totale libertà. Oggi Antlos ha un team di 12 persone. La disponibilità e l’entusiasmo dimostrati da Michelangelo durante l’intervista sono anche i punti di forza del progetto di Antlos, che ha tutte le potenzialità per diventare una delle start up più interessanti nel campo della navigazione via mare.

Ciao Michelangelo, raccontaci com’è nata Antlos.

Antlos nasce nell’estate 2014 dall’idea imprenditoriale di due amici veneziani con la passione del mare. Quindi, abbiamo deciso di sviluppare insieme un progetto di azienda basato sui principi della sharing economy, prendendo spunto da altre società come Air B&B e Uber. Più tardi ci siamo trasferiti a Londra, ma siamo ritornati i in Italia per partecipare al programma di H Farm attraverso la formula di sviluppo per start up, della durata di quattro mesi.

Quali sono a tuo parere i vantaggi della sharing economy?

L’aspetto rivoluzionario della sharing economy è il fatto che ridefinisce i rapporti tra azienda e privato e tra privati stessi. Questo permette di abbassare notevolmente i costi e di rendere l’esperienza accessibile a molte più persone. Lo skipper, inoltre, spesso si dedica a questa attività come secondo lavoro, anche solo per passione o per ammortizzare i costi di gestione di una barca.

Come scegliete gli skipper ai quali affidare i vostri clienti?

La cosa fondamentale di Antlos, che ci differenzia dalle altre piattaforme di prenotazione, è proprio il focus sulle persone: cerchiamo qualcuno che si prenda la responsabilità di far vivere ai clienti una vacanza gratificante e in totale sicurezza. Non è una questione di età, quanto piuttosto della disponibilità a condividere la propria esperienza e le proprie competenze con gli ospiti: è per questo motivo che facciamo firmare un vero e proprio contratto e non un semplice regolamento online. Il nostro scopo è far vivere una bella vacanza.

Quali sono i porti dove è possibile usufruire dei servizi di Antlos?

Dunque, noi siamo presenti in tutto ill Mediterraneo, che è il nostro mercato principale quello in cui stiamo testando il nostro modello di business, raccogliendo le metriche necessarie per una eventuale espansione. Abbiamo motoscafi, catamarani e barche a vela nelle maggiori località turistiche, dalla Grecia alla Turchia passando per la Croazia, la Spagna e naturalmente l’Italia. Per quanto riguarda la stagione invernale, stiamo cercando di aprirci un mercato verso le destinazioni caraibiche, come le British Virgin Islands, in modo da mettere a disposizione dei clienti affezionati una scelta più ampia. Anche lì bisognerà precedere al recruiting degli skipper prima di partire con la campagna di promozione.

Quali sono le tipologie di barche disponibili e quali sono le più richieste?

Abbiamo principalmente barche a vela monocarena di diversa grandezza, barche a motore e anche qualche catamarano. Naturalmente, le imbarcazioni più richieste sono le barche a vela di piccole dimensioni per una ragione di convenienza economica. I catamarani, d’altra parte, sono affascinanti e sono le imbarcazioni ideali per chi vuole godersi a pieno una prima esperienza in barca poiché hanno degli spazi molto più ampi rispetto ad un monocarena, ma hanno dei prezzi più alti.

In che modo un utente può prenotare la vacanza? Eventualmente sono previsti dei rimborsi?

Noi abbiamo fatto del booking online uno dei nostri punti di forza. Un turista, infatti, potrebbe prendere i contatti degli skipper anche attraverso i social media, ma molto spesso non lo fa perché magari teme una potenziale truffa. Così abbiamo pensato di trovare un unico modello di prenotazione online che possa andare bene per tutti ed offrire una garanzia al consumatore finale. Una volta fatta la prenotazione lo skipper ti conferma l’effettiva disponibilità della barca e del suo servizio. A quel punto va pagata l’intera somma della vacanza, somma che viene conservata in un trust account fino al termine della vacanza. Antlos funziona da “portafoglio” tra le due parti ed è una garanzia in più sulla buona riuscita della vacanza.

Quali sono i feedback che avete ricevuto finora?

Grazie all’esperienza dei nostri skipper, per il momento, abbiamo ricevuto sempre recensioni positive con il massimo della valutazione. Sicuramente ingrandendoci aumenteranno le lamentele, ma fa parte del gioco.

Come vedete il vostro futuro?

È difficile prevedere come sarà il nostro futuro, la nostra è ancora un’idea di impresa che sta diventando realtà. Il nostro motto principale è quello mettersi in gioco e l’obiettivo comune è quello di sviluppare una società che funzioni autonomamente.

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