Danielle e Lee con il logo di Fitssi.

Social e sport si incontrano su Fitssi

Una nuova applicazione promette a tutti sport in compagnia. Ce lo raccontano i fondatori Lee McPherson e Danielle Brookes

brixhilda shqalsi
H-Mag
Published in
3 min readJul 14, 2016

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di Beatrice Daniel, Alessio Scroccaro, Brixhilda Shqalsi, Nicole Zanellato

«Ci siamo incontrati a una festa di compleanno e abbiamo subito capito che tra di noi c’era feeling» dice sorridendo Danielle Brookes, 28 anni. Insieme al suo collaboratore, Lee McPherson, 33 anni, è la giovane creatrice di Fitssi: un app per allenarsi in compagnia. Li abbiamo incontrati a H-Farm, dove da 9 settimane sono impegnati nello sviluppo del loro progetto e dove rimarranno fino a settembre. «Ci hanno selezionato tra trecento progetti» dice Lee. «Technogym, che è un’importante azienda di attrezzi da palestra, ha ritenuto che la nostra fosse una grande idea» continua Danielle.

Per Danielle questa è la prima avventura in campo digitale. A Londra faceva la venditrice, dai prodotti di make-up agli immobili, e ora è la direttrice di Fitssi. Lee invece non è nuovo del campo: in precedenza ha lavorato per IBM e, infatti, è il capo della parte tecnologica. Nel team lavorano altre quattro persone che da Londra curano il blog, la pagina Facebook, l’account di Instagram e di Twitter. Per presentarsi ci hanno fatto vedere il loro video. La musica e le immagini fanno subito venire voglia di scendere dal divano. Guardatelo: non sembra anche a voi?

Cos’è Fitssi

Fitssi è l’acronimo di “fitness sporting social integration”. Funziona come un social: chi si iscrive deve scegliere uno sport in un menù di diverse proposte: dallo yoga al rugby, dalla palestra al calcio. Indicando il luogo in cui ci si trova e l’orario si possono incontrare compagni per allenarsi insieme. «Il nostro motto è Never train alone» spiega Lee. «Abbiamo scelto il nome Fitssi perché ha un suono simpatico, sembra quasi italiano e piace soprattutto alle donne».

«Le ragazze sono proprio quelle che hanno più bisogno di incoraggiamento e di aggregazione per dedicarsi all’attività fisica» dice Danielle.

«E noi ci rivolgiamo specialmente a loro». Lei stessa ne è un esempio: ha mollato lo sport a 16 anni, finita la scuola. Ora però si dedica alla palestra e le piace il calcio, ma più da spettatrice. La passione di Lee, invece, è il basket. E si vede: è alto e muscoloso come un atleta.

Perché funziona

Adesso Fitssi funziona in Italia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti ma l’obiettivo è di allargarsi ad altri Paesi con l’aiuto di H-Farm. Per il momento Danielle e Lee sono concentrati nel trovare nuovi finanziamenti. E sono convinti di farcela. «Ogni volta che ne parliamo ad amici e conoscenti le reazioni sono di grande entusiasmo: si vede che risponde ad un bisogno reale» dice lei. Anche la famiglia li sostiene. «I nostri fratelli usano gia l’app: ma i genitori, a dire la verità, non hanno ancora capito bene l’idea, non sono molto pratici dei social. Ma si fidano di noi» ci rivelano entrambi.

E dopo?

Prima di salutarci abbiamo chiesto a Danielle e a Lee i loro sogni per il futuro e ci hanno stupito. Niente applicazioni digitali e social. Lei vorrebbe vivere in una fattoria con tanti animali perché li ama moltissimo. Lui, per risponderci ha digitato qualcosa su Google. E sullo schermo è apparso un razzo. «Vorrei lanciarne uno nello spazio» ha detto. Davvero un tipo che pensa in grande.

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