In alto i calici

Denise Frigerio
Hic + Nunc
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3 min readDec 3, 2019

Una incontro fra storia, arte e vino, fra il Teatro La Scala e Bellavista in occasione dell’ambitissima Prima del 7 dicembre

Ebbene sì, Milano può essere una città di grandi opportunità, di grandi sodalizi e di appuntamenti prestigiosi. Ma ce n’è uno più di altri che porta lustro alla città: la prima alla Scala del 7 dicembre. Un vero e proprio evento nell’evento che da 15 anni vede l’incontro fra due eccellenze: Bellavista e il Teatro alla Scala. Già, era il 2004 quando Bellavista brindò per la prima volta al rinnovo de La Scala, come la chiamano familiarmente i milanesi, dopo l’importante ristrutturazione e ancora oggi la affianca condividendo un percorso di musica ed emozioni. Il Brut Millesimato Bellavista è diventato infatti il vino ufficiale del Teatro: per ogni vendemmia una stagione teatrale, per ogni Prima del 7 dicembre un nuovo vintage. “Un’unione fra mondi diversi, quello vitivinicolo, quello teatrale, musicale e storico, che immerge in un’esperienza unica”, sottolinea Francesca Moretti, Ceo del gruppo vino Terra Moretti. E anche quest’anno la tradizione si rinnova con il Brut 2004, speciale tributo alla storia del teatro e ai simboli che ne rappresentano l’essenza. In questo vino c’è l’intensità dell’inverno, i profumi bianchi di una primavera fresca e tutto il sole e la morbidezza della luce estiva, ma ci sono anche anni di lavoro e sentimento.

Un’annata insolita quella del 2014, con una primavera lunga con piogge leggere, un’estate mite e la neve che è rimasta a lungo sulle Prealpi, con una vendemmia perfetta in ogni grappolo. Anche l’estetica è un omaggio al teatro, dall’etichetta alla custodia. L’etichetta è infatti un elegante capolavoro grafico, con quattro figure inserite negli affacci del Teatro tratte dai bozzetti di due tra i più apprezzati direttori di scena della storia della Scala: Luigi Sapelli con le sue Maschere destinate all’Ernani di Giuseppe Verdi e Umberto Brunelleschi con una magnifica Tourandot creata per l’omonima opera di Giacomo Puccini. Mentre l’astuccio fa convivere l’austerita della facciata dell’edificio costruito da Giuseppe Piermarini nel 1788, alla vivacità del motivo decorativo del tessuto che ricopre le pareti e i soffitti dei palchi.

Il programma della cena:
Durante la Prima si alzeranno i calici nei due intervalli, con Alma Grande Cuvée Brut, per proseguire con Alma Grande Cuvée non dosato come aperitivo e infine scoprire il Teatro alla Scala Brut 2014, la cena invece vedrà le portate accompagnate con il Petra Toscana Rosso 2015 — “Melanzane alla brace”, “Minestra di cavolo nero e piccione”, “Ceci, seppioline e caciucco”, per gli starter, “Omaggio a Cavaradossi”, risotto Gran Riserva Gallo alle rape rosse e salsa al gorgonzola, e “Tenerezza di Vitello” con salsa affumicata, curcuma e millefoglie di funghi e patate — mentre il Franciacorta Nectar Demi Sec farò coppia con il dolce, un “Albero di arance” con gelato al cioccolato ai 3 fondenti Amedei e zabaione al rum. Si chiude con il caffè Borbone.

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Denise Frigerio
Hic + Nunc

Giornalista di fatto, problem solver per vocazione.