Il presente e il futuro della fotografia è Mirrorless.

Antonio Moro
Itomizer
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7 min readJan 4, 2015

Chi dei miei follower è interessato alla fotografia digitale? Io sono un grande appassionato di fotografia, chiaramente solo un amatore, ma mi piace informarmi il più possibile e ho seguito anni fa un po’ di corsi per farmi “le basi” davvero (cosa che consiglio a tutti).

Ho iniziato una decina di anni fa con una analogica durante questi corsi, una mitica Nikon FE con un Nikkor 50/1.4 (che ancora uso, vedi poi) e poi, inevitabilmente, sono passato al digitale comprando una Nikon D40.

Il problema della D40 era per me quello solito delle DSLR moderne: troppo grandi e ingombranti, con lenti altrettanto grandi e assurdamente ingombranti.

Non essendo un professionista, io fotografo quando mi va e non quando mi pagano per farlo. Non mi porto dietro il borsone se vado a farmi un giro / photowalk, non avrebbe alcun senso.

Ho usato la D40 poco e male per questo motivo. Quando me la portavo in giro la odiavo per le sue dimensioni e peso (nonostante fosse allora tra le più piccole e leggere!) e, dopo il classico primo periodo di innamoramento “me-la-porto-sempre-dietro” ecco che ha cominciato a prendere polvere a casa… usavo molto di più una compatta Canon che, nonostante facesse foto pessime a confronto, era sempre bella comoda in tasca.

Non ci sono paragoni, ormai questa è un’ovvietà da dire nell’epoca degli smartphone: quando poi nel 2010 è uscito l’iPhone 4 con la sua fotocamera che faceva foto più che dignitose ed era sempre con me… beh la D40 è inesorabilmente finita su eBay e sono rimasto senza una camera “seria” con cui fare foto.

Proprio in quel periodo però stava nascendo una vera e propria rivoluzione nel mondo della fotografia digitale.

Dopo la creazione del sistema Quattro Terzi da parte di un consorzio enorme (Fuji, Kodak, Leica, Olympus, Panasonic, Sanyo e Sigma) e il suo insuccesso commerciale, Olympus e Panasonic hanno lanciato nel 2006 un nuovo sistema basato sullo stesso sensore da quattro terzi ma molto, molto più compatto grazie all’intuizione di sostituire il classico specchio/prisma con un viewfinder completamente digitale: era nato il sistema Micro Quattro Terzi (MFT) ed era cominciata l’epoca delle camere mirrorless digitali.

I primi anni non c’era paragone: vero i corpi erano molto più piccoli e leggeri, così come le lenti grazie al sensore più piccolo del classico full frame o dello standard APS-C ma la qualità dell’immagine non era paragonabile e i primi viewfinder digitali facevano abbastanza cagare.

Con il tempo però tutto è cambiato e i MFT sono cresciuti su tutti i fronti enormemente.

Io sono entrato in quel sistema relativamente presto, nel 2010, comprando una Panasonic Lumix DMC-GF1 una delle prime camere di grande successo del sistema che univa una portabilità eccellente ad una qualità dell’immagine comparabile a SLR di fascia superiore.

Panasonic Lumix GF1 + Lumix 20mm 1.7

Altro aspetto che ha fatto davvero la differenza per i MFT è sempre stata la selezione di lenti disponibili: troppo spesso ci si dimentica che un sistema è fatto si di corpi macchina, ma anche e soprattutto di lenti disponibili: i MFT hanno da sempre la più grande e migliore selezione di lenti grazie al supporto incredibile che i “soci” del consorzio apportano al sistema.

Personalmente ho venduto immediatamente la lente che era in bundle con la GF1 (onesta, ma non certo buona, uno zoom classico e io sono uno che scatta solo con lenti fisse) e mi sono comprato una lente che poi è entrata nella leggenda del sistema, la mitica Panasonic 20mm 1.7 una fissa pancake incredibile, luminosa e super definita, ma soprattutto piccolissima… il tutto a 350€

A quel punto la mia GF1 è diventata miracolosamente quello che la D40 non poteva essere: un corpo e una lente piccoli, leggeri e portatili che mi davano una qualità fotografica comparabile ai sistemi di fascia alta e orrendamente giganti.

Ho goduto di questa combo per quattro anni, utilizzando, grazie ai tanti adattatori disponibili per il sistema, anche il mio vecchio Nikkor 50/1.4 (che diventa un ottimo 100 da ritratti, con un bokeh spettacolare e fuoco manuale davvero comodo come era una volta)

In questi anni il sistema è cresciuto ulteriormente e ha cominciato a trasformare i suoi limiti in punti di forza: l’assenza di un mirino ottico ad esempio in favore di uno digitale.

I nuovi mirini digitali presenti nelle MFT moderne sono eccezionali, grazie ai nuovi OLED sono definiti e chiari, offrono tutte le informazioni del caso in tempo reale mentre scatti e, soprattutto, mostrano la compensazione dell’esposizione e il bilanciamento del bianco, cosa che quelli ottici non possono fare.

Col tempo i sensori Sony (presenti nei corpi Olympus) hanno dimostrato che i MFT non temono affatto il “problema dimensioni”, anzi offrono una qualità dell’immagine eccezionale e tanti megapixel di ottima definizione.

Il parco lenti è cresciuto ulteriormente ed è ora, grazie soprattutto a Olympus, Panasonic/Leica e Sigma uno dei migliori tra tutti i sistemi fotografici (se non IL migliore, ma questa è una mia personale opinione)

Altro vantaggio netto delle MFT (ma di tutte le mirrorless in generale, vedi sistemi Sony e Fuji ad esempio) sulle “vecchie” e “grasse” DSLR Nikon e Canon è quello puramente tecnologico.

Incredibile vedere come anche i corpi più economici offrano soluzioni tecnologiche avanzatissime e innovative quando le equivalenti Nikon/Canon continuano a rimanere “indietro” per giustificare l’acquisto dei modelli superiori.

Mi riferisco in particolare al supporto Wi-Fi per il controllo remoto e il passaggio di foto a smartphone/tablet (comodissimo) all’uso di touchscreen per l’interazione con la camera e il touch-to-focus (comodissimo!) al supporto a stili fotografici particolari (bracketing, timelapse e compagnia) e in particolare a due aspetti fondamentali: i nuovi EVF e, soprattutto i sistemi di stabilizzazione integrati nel corpo invece che nelle lenti, in particolare il nuovo IBIS di Olympus lanciato con la OM-D EM5 un paio di anni fa.

Tutto questo ben di Dio, è bene ricordarlo, è offerto a prezzi di gran lunga inferioririspetto ai sistemi DSLR classici di Nikon e Canon, sia per quanto riguarda i corpi che (soprattutto) le lenti.

Essendo già (per mia fortunata lungimiranza) “dentro” al sistema con al GF1 non ci ho pensato due volte quest’anno quando era arrivato il momento di comprare un corpo nuovo e mi sono preso la stragrandiosa Olympus OM-D E-M10.

Panasonic e Olympus hanno in vendita corpi per i MFT, con approcci differenti: mentre Panasonic ha scelto di inserire nelle lenti lo stabilizzatore di immagine, Olympus ha optato come dicevo per un IBIS, cioè un sistema di stabilizzazione interno al corpo e quindi utile per qualunque lente gli si colleghi. Se unite questa caratteristica al fatto che nei MFT è possibile adattare praticamente qualunque lente sul mercato, in particolare le vecchie (ed economiche) manuali degli anni settanta/ottanta… goduria stabilizzata. Il mio Nikkor 50/1.4 manuale è rinato sulla Olympus ad esempio.

La E-M10 offre poi tutte le ultime innovazioni ad un prezzo abbordabilissimo (sui 5/600€ per il solo corpo) come il WiFi (ottima l’app, sia per Android che per iOS), uno schermo ruotabile comodissimo con touchscreen e touch-to-focus, un EVF moderno e ottimo, il nuovo processore Olympus usato nelle top di gamma (che costano il doppio) e un sensore da 16Mpx di tutto rispetto… ma ecco le key features tratte da DPreview (recensione)

- 16MP Four Thirds CMOS sensor
- Twin control dials
- Built-in flash
- 8 fps continuous shooting
- Tilting 1.04M dot LCD touchscreen
- 1.44m dot LCD viewfinder
- Wi-Fi allowing remote control and file transfer to smartphones
- Focus peaking
- 3-axis’ image stabilization (IBIS)

I MFT hanno poi il vantaggio di avere “a listino” corpi eccezionali per fare video se è quello il vostro desiderio (o se dovesse diventarlo) in particolare tutta la serie “GH” di Panasonic.

La Panasonic GH4 uscita quest’anno costa sui 1500€ ed è considerata la migliore camera per riprendere in assoluto attualmente (salvo i sistemi professionali di altissimo livello e da 20 mila euro, ovvio), mentre la GH3 dell’anno scorso (che si porta a casa con 750€) è ancora assolutamente tra le migliori… e la GH2 idem.

Panasonic Lumix GH4

Finito di incensare i “miei” cari Micro Quattro Terzi vi consiglio, se il vostro budget ve lo consente, anche le nuove Sony Alpha 7, davvero straordinarie grazie all’unione dei sensori full-frame di Sony con il concetto di mirrorless.

Corpi davvero incredibili, ma per quanto mi riguarda ancora super limitati da due fattori determinanti: il prezzo (altissimo se comparato ad una MFT) e la selezione di lenti di sistema (davvero imbarazzante)

Sony Alpha 7 mk2

Certo è che il prezzo è comunque basso rispetto alle full frame classiche di Nikon e Canon e il problema lenti è per ora ovviabile grazie agli adattatori e a lenti di terze parti.

Per quanto mi riguarda invece continuo a preferire le MFT, sceglietevi il corpo Panasonic o Olympus che preferite in base alle vostre esigenze e budget e godete del parco lenti infinito e di qualità altissima che offre il sistema.

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Antonio Moro
Itomizer

Pop culture explorer, tech head, vanilla nerd.