Uomini e api hanno una storia comune vecchia di millenni. Già gli antichi egizi praticavano l’apicoltura, e greci e romani erano molto interessati allo studio delle api; Plinio il Vecchio, per esempio, scriveva nel I secolo della nostra era: «Ogni cella del favo è esagonale, perché ognuna delle sei zampe dell’ape ha fatto un lato». Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tanta, ma l’apicoltura resta fondamentale tanto per l’agricoltura globale, che per gli equilibri ambientali della Terra. Certo, anche in apicoltura si può e si deve fare innovazione. E proprio questo è il senso profondo di Melixa System, rivoluzionario sistema di monitoraggio per arnie made in Trentino.
Realizzato con il supporto dell’azienda HSL (che è partner della startup omonima), Melixa System è uno strumento essenziale per tutti gli apicoltori che vogliono monitorare le proprie arnie a distanza, o raccogliere in modo continuativo informazioni dettagliate sulle attività delle api e sulle condizioni meteo. Completo di bilancia elettronica ad alta precisione, stazione meteo e un innovativo sensore in grado di misurare l’attività di volo delle api, Melixa System è un esempio di green tech di nuova generazione. Abbiamo chiacchierato un po’ a riguardo con uno dei fondatori di Melixa, Andrea Rosani. Ecco cosa ci ha raccontato.
Andrea, puoi raccontarci com’è iniziata l’avventura di Melixa?
Siamo nati nel 2011 da un progetto sperimentale: la Fondazione Edmund Mach chiedeva lo sviluppo di uno strumento per il conteggio dei voli delle api; da tale richiesta sono nati i primi 10 prototipi di Melixa System, che sono stati testati per circa un paio di anni. Nello sviluppare i prototipi abbiamo implementato la soluzione innovativa che è oggi il cuore di Melixa System. Da sempre si monitora l’attività delle api attraverso il peso (esistono delle bilance a tale scopo), ma un sistema integrato in grado di offrire anche altre indicazioni sull’attività di volo non esisteva.
In cosa consiste l’elemento innovativo di Melixa System?
Si tratta di una tecnologia che consente di monitorare molteplici parametri in modo non invasivo, e soprattutto in grado di sopportare polvere e polline nel lungo periodo. Bisogna tenere presente che Melixa Systems opera in un ambiente complesso: oltre al fatto che monitora api all’aperto, deve fare i conti con fattori imprevedibili come il meteo… può piovere, può nevicare, e quindi si può formare anche parecchia umidità all’interno dei dispositivi lasciati sul campo. Non dimentichiamo poi che le api portano polline, pertanto non si può usare un dispositivo di tipo ottico, perché gli insetti lo sporcherebbero. Senza entrare troppo nei dettagli, la soluzione innovativa che abbiamo sviluppato permette di ottenere eccellenti performance anche in ambienti complessi. Il sistema è brevettato, lo abbiamo sperimentato per due anni, e all’inizio del 2014 abbiamo deciso di creare una startup, Melixa.
Da sempre si monitora l’attività delle api attraverso il peso (esistono delle bilance a tale scopo), ma un sistema integrato in grado di offrire anche altre indicazioni sull’attività di volo non esisteva. Ora, con Melixa, c’è.
Da chi è composto il team di Melixa?
Noi fondatori siamo 5: Manuel Benedetti, Mauro Martinelli, Luca Ioriatti, Michele Sava e il sottoscritto. Le attività da noi svolte sono a costo zero. Poi c’è un dipendente a tempo indeterminato, e un consulente commerciale. In totale una forza-lavoro di 7 persone.
Oltre a essere green, siete anche giovani!
Beh sì, abbastanza. [RIDE] Abbiamo tutti poco più di trentacinque anni.
Voi operate in un settore assai tradizionale, quello dell’apicoltura: immagino che dal punto di vista imprenditoriale e della comunicazione non sia facile, per una startup.
No, ma lo abbiamo capito da tempo: il nostro progetto necessita di parecchie risorse, non solo economiche ma anche di tempo e impegno. Operiamo, come dici tu, in un settore che esiste da millenni, quindi l’innovazione va spiegata, raccontata… Melixa System viene apprezzato, ma non sempre subito; ci vuole un po’ di tempo per convincere l’apicoltore a fidarsi di Melixa System. Per fortuna, dopo averlo utilizzato per un po’ l’apicoltore se ne innamora, ma ci vuole tempo.
Rispetto ai concorrenti HSL ci ha offerto un pacchetto interessante, all’insegna della qualità, del confronto costante e dell’open innovation. È stato un piacere lavorare con loro.
Com’è nata la collaborazione con HSL?
In qualità di startup siamo stati accelerati da Industrio, che ci ha offerto supporto economico e un contributo materiale da parte di alcuni loro partner industriali. Uno di questi partner era HSL, che è un’azienda di manifatturiero avanzato, specializzata nella prototipazione rapida. Con HSL, e in particolare con Mirko Bonvecchio, abbiamo iniziato a confrontarci a tutti i livelli, specialmente per quanto concerne la scocca di Melixa System, che abbiano realizzato insieme. Rispetto ai concorrenti HSL ci ha offerto un pacchetto interessante, all’insegna della qualità, del confronto costante e dell’open innovation. È stato un piacere lavorare con loro.
Un’ultima domanda: le persone comprendono l’importanza delle api per l’ambiente, e che è fondamentale dare manforte agli apicoltori?
Certo! E del resto Melixa punta molto sulla dimensione culturale del problema. Non a caso la nostra campagna di equity crowdfunding, che terminerà a inizio giugno, è orientata su questi temi. Perché salvaguardare le api e l’apicoltura significa salvaguardare l’ecosistema nel suo complesso. Purtroppo in gran parte del mondo le api selvatiche sono scomparse; quasi sempre gli unici in grado di garantire la sopravvivenza di una colonia di api sono gli apicoltori, che però devono affrontare difficoltà di ogni tipo, a causa dell’agricoltura super-intensiva e del boom di pesticidi. Naturalmente anche l’apicoltore ha bisogno di strumenti di supporto, ha bisogno di informazioni, ed è questa la nostra mission.
