Ecopolis

Il Vagabondo
Humania — sulle tracce di Olivetti
2 min readApr 26, 2017

A La Martella ci sono tre parchi giochi: uno a fianco la Chiesa, un altro vicino ai campi di calcio e il terzo nel nuovo quartiere di Ecopolis, situato in mezzo a due filari di costruzioni basse, in ottima posizione perché ampio e senza auto che vi possano circolare. Stranamente vuoto.

Ecopolis è un quartiere che poi in realtà è un esteso condominio, un comprensorio mi spiega una gattara incontrata per strada. Le case sono di vario tipo, molte sono a schiera, chi abita al pian terreno ha a disposizione anche un ampio spazio esterno nel retro, mentre chi abita al primo piano ha invece un terrazzo, mi spiega l’artista Francesco Mitarotonda incontrato di ritorno da una passeggiata in bici con la figlia, come fanno molti altri genitori; la Martella è un luogo ideale per andare in bici.

Roberto di Taranto

I retro delle case sono variopinti ognuno li ha adibiti come meglio credeva.

Giuseppe Incampo

In mezzo a due strade ecco l’ampio parco giochi

Un casotto devastato non fa da buon biglietto da visita.

Teresa Lupo

Al centro invece il campo di bocce e desolato con delle buche in mezzo il campetto di basket ha un solo canestro e una scritta eloquente sull’asfalto bella come il sole, s****** come il mondo. Lo scivolo è alto e aperto, ma manca tutto il pezzo finale c’è il rischio di farsi male; delle altalene sono rimasti solo il palo e gli agganci per le corde.

Il parco nasce su un antico acquitrino che lo rende rigoglioso, tanto che non c’è bisogno di innaffiare.

Annarita Chiarappa

L’aria intorno non è più puzzolente come una volta, nonostante la vicinanza con la discarica.

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