Fail fast, fail forward

Come sfruttare il fallimento per migliorare il proprio design

By Steve Johnson on Pixabay

“Fail fast”

Ecco un esemplare di tirocinante UX a cui hanno appena bocciato un lavoro

A volte basta un disegno

Una volta identificato bene il problema che il tuo design deve risolvere, è molto utile iniziare sfruttando gli schizzi su carta per comunicare le tue idee.

Questo era una delle prime idee, poi scartata, per il mio progetto di tirocinio
  1. Qual è l’opportunità? (ovvero, siamo di fronte ad una possibile occasione non ancora colta dal mercato o dal nostro cliente?)
  2. Qual è il valore per l’utente? (cioè, il nostro design concept risolve effettivamente un problema?)

Chiedere non costa nulla

All’inizio del mio tirocinio, facevo fatica a chiedere ai miei colleghi un riscontro sulle mie idee: tra la timidezza e la paura che non piacessero, aspettavo a volte troppo tempo prima di chiedere il loro parere.

Ansia portami via

Go fast, go furious

POP è una app molto utile che permette di passare direttamente da wireframe su carta a prototipi interattivi

Esci dall’ufficio

I bar sono ottimi luoghi dove trovare la propria “preda”

TL;DR

L’approccio Fail Fast, che consiste nel testare le proprie idee il prima possibile, può rivelarsi molto utile nel campo del Design. Le nostre prime idee si possono presentare al team anche sotto forma di schizzi, per capire quali possono diventare dei prototipi. Per poi capire se si può investire su un’idea, il metodo Guerrilla è ottimo per ottenere un riscontro dagli utenti, raccogliendo opinioni e problemi di usabilità.

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Due ragazze e due ragazzi e le loro avventure nel design e nel development. Viaggia con noi.

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