5 album troppo sottovalutati nella storia della musica

Ognuno di noi si è trovato ad ascoltare un album e pensare: “questo capolavoro non ha avuto il riscontro che si meritava”. Oggi ho provato ad elencarne cinque.

Andrea Wierer
I miei #2Cent
2 min readDec 22, 2015

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  1. Pro Pain “Fistful of Hate”

I Pro Pain sono forse stata la prima metal core band, nel vero senso del termine apparsa sulla scena musicale in tempi non sospetti. Fistful of Hate (2004) è il loro ottavo album in studio. Possono vantare, dal 1991 ad oggi, ben 15 studio album oltre ad un live ufficiale, 3 raccolte e un album di cover. I Pro Pain rimangono per me il caso più ecclatante di una grandissima band che non ha mai trovato il successo che oggettivamente le spettava.

2. Black Light Burns “Cruel Melody”

I Black Light Burns sono una band statunitense fondata da Wes Borland, chitarrista dei Limp Bitzkit. Cruel Melody (2007) è il loro primo album in studio. Stop a bullet, nona traccia dell’album fu usata per il commercial di Ghost Recoon Future Soldier per Ubisoft.

3. VNV Nation “Of Faith, Power and Glory”

I VNV Nation non sono affatto sottovalutati da chi segue la musica elettronica, ma meriterebbero comunque di più. Of Faith, Power and Glory (2009) è il settimo dei 10 album della band di Ronan Harris.

4. Misery Loves Co. “Misery Loves Co.”

I Misery Loves Co. furono una band industrial metal nata a Uppsala, in Svezia nel 1993 grazie a Patrick Wiren e Örjan Örnkloo. L’album omonimo fu il primo dei tre di una band che non raggiunse mai il successo sperato.

5. :wumpscut: “Fuckit”

Il progetto :wumpscut: nasce nel 1993 dal dj bavarese Rudolf Ratzinger e Fuckit (2009) è forse l’album più riuscito. È sicuramente un genere molto di nicchia.

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Andrea Wierer
I miei #2Cent

Papà, expat in Svezia, social media strategist freelance e barefoot runner! Non necessariamente in quest’ordine www.andreawierer.com