Le regole per risparmiare

Senza rinunciare al divertimento

Conto Facto
I miei “interessi”
3 min readJan 25, 2018

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L’ultimo rapporto Eurispes certifica che 3 italiani su 4 sanno di essere incapaci a risparmiare.

Stando agli indicatori, infatti, Il 48,3% delle famiglie non riesce ad arrivare alla fine del mese e il 44,9% per arrivarvi sono costrette a utilizzare i propri risparmi. Solo una famiglia su quattro risparmia.

“Non avere un piano finanziario è il peggior piano finanziario che si potrebbe avere”, avverte Alexa von Tobel, fondatrice del sito di personal finance LearnVest.com e autrice di “Financially fearless” e “The Learnvest Program for Taking Control of Your Money” saggi-terapia sulla gestione delle proprie finanze. “Non prendendo decisioni sulla propria posizione finanziaria, di fatto si decide di essere in una condizione vulnerabile. Quella, per intenderci, che vi fa stare sveglie la notte”

Qual è quindi la cosa giusta da fare? Ci sono alcune facile strategie da poter adottare e adattare al proprio salario e alle proprie abitudini di vita.

1. La ricetta delle quote

Un’ottima strategia per la gestione del denaro è la regola 50/20/30, la suggerisce von Tobel e in pratica, funziona così: il 50% del reddito deve esser investito nelle spese essenziali, affitto, mutuo, trasporti, utenze e spesa. Il 20% è destinato a una riserva per il futuro o per obiettivi finanziari prioritari e il 30% va al lifestyle, una voce che comprende shopping, tempo libero e tutto ciò che rende piacevole la vita.

“Scegliere significa rinunciare e nella nostra cultura l’offerta di benessere è tale che la frustrazione è a portata di mano”, spiega Barbara Florenzano, psicologa e psicoterapeuta che consapevole di quanto l’aspetto psicologico sia importante nella gestione delle sopracitate dinamiche, suggerisce di riservarsi una sorta di “zona cuscinetto” che in questo caso viene appunto a identificarsi con il 30% del budget totale.

2. Tecnologia

La tecnologia mobile mette a disposizione diverse app per portare avanti l’obiettivo “risparmio”.

“Il cellulare è sempre con noi e molte della app “salvasoldi” e risparmiose possono essere impostate per inviare dei messaggi che ci ricordano, per esempio, che abbiamo sforato il nostro budget”, spiega Elena Antognazza, advisor di startup italiane e straniere e fondatrice di Ziario.it.

Tra le app più utili, Toshl e MoneyWiz 2, entrambe permettono di registrare le spese, monitorare le entrate, il bilancio e gli obiettivi.

3. Cash- economy e analisi della concorrenza

Una strategia adottabile è quella del budget quotidiano. Per aiutare a portare avanti quest’ultima strategia potrebbe essere di grande aiuto la cash-economy. “Mia nonna,dopo la guerra, riusciva a far quadrare i conti di una famiglia numerosa” racconta Lara C., 37 anni, impiegata in una società editoriale, che ha rinunciato ad assegni e carte di credito. “Da quando ho cominciato a pagare in contanti, mi accorgo che spendo di meno e spendo in modo più attento”.

Il contante può dare una misura molto più concreta di un estratto conto. Risparmiare è anche una variabile di spendere meglio. Gli esperti suggeriscono anche di sfruttare la concorrenza e rinegoziare periodicamente tutta una serie di contratti con le società di servizi come telefonia, luce, gas, assicurazioni e banche.

In ogni caso il modo giusto di intraprendere e portare avanti queste strategie è dividere il compito in piccole frazioni realistiche, distribuite nel tempo, invece di guardare a quello che, complessivamente, può apparire come uno scoglio insormontabile.

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