I miei interessi stories: Bruno Mars

Conto Facto
I miei “interessi”
2 min readFeb 5, 2018

«Mi ricordo quando ho visto ballare insieme per la prima volta persone di parti diverse del globo, gente sconosciuta che festeggiava insieme. Con questo album volevo solo questo.»

Sbanca tutto agli Oscar della musica, Bruno Mars, portandosi a casa sette su sette Grammy.

“Là fuori c’è una tonnellata di produttori pronti a farti provare i suoni più strambi. Fanno a gomitate. A me però non interessa la base club.

Io, il suono, lo devo toccare. Niente laptop. È un duro percorso: ci perdo la testa. Controllo ogni beat. Posso cominciare all’alba e chiudere gli occhi alle quattro del mattino dopo”.

Re incontrastato della sessantesima edizione dei Grammy, il cantante hawaiano ha vinto in tutte le categorie nelle quali è stato nominato, in un’edizione che verrà ricordata per aver portato sul palco il sostegno alle donne vittime di molestie, ai movimenti #MeToo e Time’s Up, nati a Hollywood.

“Un giorno saremo tutti cenere. Abbiamo così poco tempo a disposizione.

Certi politici tentano di dividere poveri da ricchi e di innalzare muri contro gli immigrati.

Ecco perché dobbiamo ballare e amare, amare, amare il più possibile.

Devo ricordarmelo anch’io, ogni mattina. La musica ci muove. Ci butta nella mischia.”

Oggi il nome Bruno Mars è famoso in tutto il mondo ma aveva solamente due anni, Mars, quando la mamma gli regalò un pianoforte. Ne aveva quattro quando scrisse la sua prima canzone. Prima ancora di iniziare a parlare correttamente, iniziò a imitare Elvis in un modo incredibilmente convincente, nel 1992 recitò nei panni di un piccolo Elvis in “Honeymoon in Vegas”.

“Non avevamo nemmeno il bagno in casa, dovevamo usarne uno dall’altra parte di un parco. Ma avevamo tutto perché avevamo noi stessi.

A volte non c’era nemmeno l’elettricità in casa, ma ci dicevamo: non importa, troveremo un modo per cavarcela”.

Un’infanzia in cui fu vittima di bullismo, da cui ne uscì diventando amico di quegli stessi bulli. E coltivando la sua passione per la musica. Nato da un ebreo portoricano e da una filippina, secondo l’opinione pubblica avrebbe dovuto fare musica latina o spagnola.

“Con lo stupore di un bambino. La mia speranza è che tutti si sentano bambini quando ascoltano la mia musica. Che riscoprano il sole, il corpo e la sabbia negli occhi. È un atto primitivo.

Quando gli uomini delle caverne sedevano attorno al fuoco e battevano i legnetti sulle rocce, la musica aveva il dono di risvegliare l’animo e fermare il male.

Una volta sul palco, per me è questione di sentirmi vivo.

Al bando i drammi, voglio solo divertimento”

Con i premi conquistati, ora Bruno Mars si porta a 11 Grammy in carriera, con l’intenzione di proseguire seguendo il suo istinto traducendolo in note musicali, per far ballare tutti in tutto il mondo.

“Che noia è oggi, la mia missione è portare gioia”

--

--

Conto Facto
I miei “interessi”

Conto Facto è il primo prodotto di raccolta online di Banca Farmafactoring. Http://www.contofacto.it