I miei interessi stories: Francesca Vecchioni

Conto Facto
I miei “interessi”
3 min readAug 28, 2017

“Renderci consapevoli delle differenze arrivando a farcele dimenticare”

Francesca Vecchioni è oggi impegnata nella battaglia contro ogni tipo di discriminazione, sia essa di razza, di età, di potenziale economico, di genere. Attivista per i diritti civili, esperta in comunicazione e giornalista, fondatrice e presidente dell’associazione Diversity.

“Siamo tutti talmente diversi che ogni tanto ce ne dimentichiamo, non ci distinguono solo l’orientamento sessuale o l’identità di genere, ci distinguono tante cose.

Ci rendono ricchi, ci fanno essere più inclusivi, ci fanno guardare il mondo con tanti occhi e ci fanno riuscire ad amare.”

E sul genere insiste: lei, omosessuale, è mamma di due bambine, Nina e Cloe. Il coming out di Francesca Vecchioni non poteva che diventare pubblico, non poteva che diventare un esempio, un esempio di “responsabilità civica”, quando la sua storia è diventata “di tutti”, a causa della della sua esposizione sociale, essendo figlia del cantante Roberto Vecchioni.

“Avere un cognome famoso è un’arma a doppio taglio. La mia è una famiglia molto riservata e “usare” il mio cognome per portare avanti una testimonianza, è stato un grande carico di responsabilità.

È chiaro che un cognome conosciuto permette un ritorno di immagine maggiore.

Questo mi ha aiutata a dimostrare che, aprendosi, si può star bene. Non bisogna aver paura dell’opinione degli altri.”

Oggi Francesca Vecchioni ha creduto, e crede, nell’uguaglianza, portando avanti le sue idee e combattendo ogni giorno contro le discriminazioni insite nella società di oggi.

“Ho sempre voluto essere madre, ho sempre immaginato di avere una famiglia numerosa come quella in cui sono cresciuta — tante chiacchiere, tanti interessi, tanti entusiasmi da condividere.
Se devo essere davvero sincera non ho mai, per un solo momento della mia vita, creduto di dover rinunciare alla gioia di crescere un figlio.
Di poter insegnare a lui per imparare io stessa, con amore, senza davvero aspettarmi niente di più stupefacente che guardarlo crescere.
E però per me era diverso.”

Accettare le proprie diversità, parlarne e qualora fosse necessario, difenderle.

Prendere coraggio per vivere una vita che descriva il proprio modo di essere, senza per forza rifarsi alle linee guida della società, senza temere il giudizio di quest’ultima, spesso severa con le minoranze.

Portare avanti il proprio sé, è questo che consiglia Francesca Vecchioni.

Capirsi per capire gli altri. Accettarli.

“Vi è una grande forza nei libri o nei film capace di abbattere i pregiudizi, e deriva dal fatto che attraverso di essi è più facile mettersi nei panni degli altri. Su alcuni temi infatti, quelli che ad esempio hanno a che fare con le nostre paure, prima della testa arrivano pancia e cuore, e nulla è più potente che provare gli stessi sentimenti per capire gli altri.”

Francesca Vecchioni è certa che la diversità sia una ricchezza, ed è su questi principi che si basa il suo libro T’innamorerai senza pensare”: sulla scelta di vivere ciò che si è, una scelta che rappresenta ogni persona e alla quale, inevitabilmente, ogni persona va incontro, prima o poi.

Il suo libro è la storia di una ricerca, il viaggio verso sé e gli altri, la storia di chi, costretto ad affermare se stesso ogni giorno, decide di trasformare ciò che poteva sembrare un problema, in un vantaggio.

“Abbiamo tutti un ruolo, una responsabilità e ognuno di noi può fare la differenza.

Ognuno di noi, e di voi, tutti insieme, possiamo rendere questo mondo più bello.”

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